“Felix qui potuit rerum cognoscere causam” [Felice chi puconoscere le cause delle cose] (Virgilio)
Usanza popolare antichissima e caratteristica, in prossimità del solstizio invernale, l'accensione del ceppo, grosso tronco che dovrà bruciare per dodici notti. E' una tradizione risalente a forme di culto pagano di origine nordica: essa sopravvive l'antico rito del fuoco del solstizio d'inverno, con il quale si invocavano la luce e il calore del sole, e si propiziava la fertilità dei campi.
Nell'antico rituale teutonico, siriaco ed anche in quello romano si festeggiava il solstizio invernale come Compleanno del Sole Invitto.
Lo stesso periodo temporale fu pure scelto da tutte le civilizzazioni le cui religioni furono fondate sulle leggi della natura. La festa della nascita del Sole la più grande di tutte perché rappresenta l'inizio di una nuova era. Non solo la fine di un ciclo, ma la formazione di uno nuovo.
Cicli che ogni cercatore sperimenta nella propria evoluzione, attraverso il mondo dello spirito, come una grande ora per la libertà dell'anima.
"Spesso ci chiediamo come conciliare il mondo materiale con quello spirituale e come viverli insieme..[...]
Chiaro che viviamo prima di tutto in quello materiale, ma il fatto che quello spirituale, soprattutto all’inizio, abbia una natura così opposta a quello materiale ci porta a cercare di "demolirlo" o rivestirlo di significati materiali che non ha..[....] Una volta raggiunto un certo conseguimento interiore le cose si chiariranno da sole.... Anche quando cerchiamo di trasmettere ad altri i contenuti e pure quando si cerca sempre di mettere ogni cosa nel contesto giusto e chiarire quanto ciò di cui si parla sia collegato o meno alla realtà materiale ed alla nostra percezione"
"Cammino accecato verso la luce
e cerco di raggiungere la sua mano
Non chiedere nulla
e non cercare di capire
Apri la mente e
apri il tuo cuore
vedrai che io e te
non siamo distanti l'uno dall'altra
perché io credo
che l'amore é la risposta
Io credo
che l'amore mostrerà il cammino"
Il Sole Invitto è l'attesa di ogni uomo, che ripete l'attesa del cosmo, dall'alba al tramonto e dal tramonto all'alba, senza fine. In un eterno ritorno.
Cicli che ogni cercatore sperimenta nella propria evoluzione, attraverso il mondo dello spirito, come una grande ora per la libertà dell'anima.
"Spesso ci chiediamo come conciliare il mondo materiale con quello spirituale e come viverli insieme..[...]
Chiaro che viviamo prima di tutto in quello materiale, ma il fatto che quello spirituale, soprattutto all’inizio, abbia una natura così opposta a quello materiale ci porta a cercare di "demolirlo" o rivestirlo di significati materiali che non ha..[....] Una volta raggiunto un certo conseguimento interiore le cose si chiariranno da sole.... Anche quando cerchiamo di trasmettere ad altri i contenuti e pure quando si cerca sempre di mettere ogni cosa nel contesto giusto e chiarire quanto ciò di cui si parla sia collegato o meno alla realtà materiale ed alla nostra percezione"
"Cammino accecato verso la luce
e cerco di raggiungere la sua mano
Non chiedere nulla
e non cercare di capire
Apri la mente e
apri il tuo cuore
vedrai che io e te
non siamo distanti l'uno dall'altra
perché io credo
che l'amore é la risposta
Io credo
che l'amore mostrerà il cammino"
Il Sole Invitto è l'attesa di ogni uomo, che ripete l'attesa del cosmo, dall'alba al tramonto e dal tramonto all'alba, senza fine. In un eterno ritorno.
Paolo D'Arpini
.............................. .
Quest'anno, venerdì 21.12.2012, per festeggiare la data auspiciosa del Sole Invitto saremo a Modena, ospiti dell'Ass. Senza Nome, in Via Via Vignolese 1070 Modena - Inizio alle h. 21.00 - E’ necessario un cenno di adesione: associazionesenzanome@gmail. com - 3386333218
Nessun commento:
Posta un commento