Alla pioggia non si arrende,
al vento non si arrende,
alla neve e al caldo estivo non si arrende,
ha un fisico robusto.
Mai adirato,
non ha smanie,
sempre sereno e sorridente.
Ogni giorno mangia settanta grammi di riso integrale,
il miso e un po’ di verdura.
In tutti i casi
non bada a se stesso
per conoscere, capire
e non dimenticare.
Vive in una piccola capanna di paglia
all’ombra di un bosco di pini.
Se ad est c’è un bambino ammalato
va ad assisterlo,
se ad ovest c’è una madre stanca
va per portarle quei fasci di riso,
se a sud c’è un moribondo
va per dirgli di non avere paura,
se a nord c’è un litigio o un contenzioso
va a dire di lasciar perdere le cose insignificanti.
Quando è periodo di siccità piange,
quando è estate fredda cammina preoccupato.
Da tutti viene detto un sempliciotto,
non è mai lodato,
però non è nemmeno causa di sofferenza.
Io voglio diventare
una persona così.
al vento non si arrende,
alla neve e al caldo estivo non si arrende,
ha un fisico robusto.
Mai adirato,
non ha smanie,
sempre sereno e sorridente.
Ogni giorno mangia settanta grammi di riso integrale,
il miso e un po’ di verdura.
In tutti i casi
non bada a se stesso
per conoscere, capire
e non dimenticare.
Vive in una piccola capanna di paglia
all’ombra di un bosco di pini.
Se ad est c’è un bambino ammalato
va ad assisterlo,
se ad ovest c’è una madre stanca
va per portarle quei fasci di riso,
se a sud c’è un moribondo
va per dirgli di non avere paura,
se a nord c’è un litigio o un contenzioso
va a dire di lasciar perdere le cose insignificanti.
Quando è periodo di siccità piange,
quando è estate fredda cammina preoccupato.
Da tutti viene detto un sempliciotto,
non è mai lodato,
però non è nemmeno causa di sofferenza.
Io voglio diventare
una persona così.
(Miyazawa Kenji)
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..e qui presso l’antico crematorio si può udire l’eterno pianto:
oscuro, muto, grigio, orribile, incolore,
soffocato, inudibile, incomprensibile,
lo si sente nel cuore.
Non è come un pianto di tristezza.
Non ha alcuna sfumatura di dispiacere
né alcuno spasimo…
Nel mezzo di quel pianto sconosciuto s’innalza il canto di Kali!
Amo quell’Oscura Bellezza,
con i capelli arruffati, che seduce il mondo,
così io l’amo…
Quella nera amata risiede nel mio cuore!
oscuro, muto, grigio, orribile, incolore,
soffocato, inudibile, incomprensibile,
lo si sente nel cuore.
Non è come un pianto di tristezza.
Non ha alcuna sfumatura di dispiacere
né alcuno spasimo…
Nel mezzo di quel pianto sconosciuto s’innalza il canto di Kali!
Amo quell’Oscura Bellezza,
con i capelli arruffati, che seduce il mondo,
così io l’amo…
Quella nera amata risiede nel mio cuore!
(Avadhut)
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“Sì, è così, sempre più chiaro diventa. Vedo come quella “sinistra” quel deturpamento dello spirito nobile, quell’oscuro yin, tende a travolgere l’intelligenza e l’azione positiva, a volte autoreferenziale e non disponibile al dialogo futile, dello yang, della forza creatrice. Essa, forza oscura, l’altra parte della luce, si muove con estrema sottigliezza e subdolamente, ha un andamento mellifluo, si maschera da giustizia e da progresso. E’ la finanza amorfa che si oppone all’economia imprenditoriale, è l’astrazione e l’ideologia speculativa che trascina la concretezza e la capacità di risposta diretta in una diatriba di parole. E’ il femminismo osceno che porta in evidenza il corpo, cancellando allo stesso tempo la natura divina e prolifica del corpo, rendendo il corpo un campo del vizio e della trasgressione. E’ l’esuberanza religiosa di un papa che esibisce la compassione, si inchina davanti al carcerato e gli lava i piedi.. senza liberarlo anzi giustificando la sua pena ed il suo senso di colpa. Quante cose ho visto… ma non posso raccontarle tutte assieme né voglio… per non cadere nella trappola della “ragione”, nel meccanismo del “bene e del male”, nella direzione e separazione del “destra e sinistra”. Lascio le cose così appena accennate…”
(Paolo D’Arpini)
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Ruba a qualcuno la tua forsennata stanchezza
o gemma che trapassi il suono
col tuo respiro l’ombra che sta ferma
di fronte ad un porto di paura
quel trascendere il mito
come se fosse forzatamente azzurro
o chi senza abbandono
che non sanno che il pianto dei poeti
è solo canto.
Canto rubato al vecchio del portone
rubato al remo del rematore
alla ruota dell’ultimo carro
o pianto di ginestra
dove fioriva l’amatore immoto dalle turbe angosciose di declino
io sono l’acqua che si genuflette
davanti alla montagna del tuo amore.
o gemma che trapassi il suono
col tuo respiro l’ombra che sta ferma
di fronte ad un porto di paura
quel trascendere il mito
come se fosse forzatamente azzurro
o chi senza abbandono
che non sanno che il pianto dei poeti
è solo canto.
Canto rubato al vecchio del portone
rubato al remo del rematore
alla ruota dell’ultimo carro
o pianto di ginestra
dove fioriva l’amatore immoto dalle turbe angosciose di declino
io sono l’acqua che si genuflette
davanti alla montagna del tuo amore.
Alda Merini
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“Supponete che una persona stia camminando al buio e che all’improvviso un cane cominci ad abbaiare rabbiosamente accanto a lui. Che accade? L’uomo accende la lampadina tascabile e si trova davanti un enorme serpente velenoso. Facendo attenzione può evitare le sue fauci velenose. In questo caso il cane dovrà essere considerato il suo guru oppure no? Si potrà certamente obiettare che il cane non ha abbaiato per rendere l’uomo cosciente, ma chi dà la Consapevolezza può presentarsi anche in forma di cane”
(Sri Anandamayi Ma)
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Scriveva Federico Nietzsche: “E’ col trionfo “ecumenico” cristiano (sventura dell’umanità, degli animali, del mondo) che si è realizzata una globale inversione dei valori. Tutto ciò che nel mondo pagano, tra i nostri padri contadini politeisti, era percepito in maniera retta, pulita, veritiera, si è velato e capovolto. Mai un antico avrebbe dato, per esempio, nome di “amore” all’odio o viceversa. La nera pretaglia sfruttatrice è proprio questo che impose, urbi et orbi. Così, per almeno mille anni essa torturò in nome del bene…”
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Il credere è statico, l’esperimentare è dinamico. Il credere è il risultato della memoria, l’esperimentare è il risultato di una azione. L’unica verità incontrovertibile è quella corroborata dalla propria esperienza personale… ma a meno che non si abbia una rivelazione diretta interiore affermare di credere in una religione è un esercizio mentale di volontà ed è privo di ogni sostanzialità. Cosa diversa, come detto sopra, nel caso di esperienza diretta o “realizzazione”. Ma siccome la “realizzazione” avviene nel Sé, possiamo tranquillamente affermare che la “verità intrinseca” è l’unica reale verità.. tutto il resto essendo semplice proiezione mentale” (Saul Arpino)
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Alcune brevi:
Ralph Waldo Emerson: La fiducia in se stessi è il principale segreto del successo…la quintessenza dell’eroismo.
Haneef Fatmi: L’intelligenza è quella facoltà del cervello grazie alla quale si percepisce l’ordine in una situazione precedentemente considerata disordinata.
Carl G. Jung: Riuscirete a vedere con chiarezza solo quando sarete in grado di guardare dentro il vostro cuore. Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia.
Thomas Carlyle: E’ un fatto matematico che se lascio cadere questo sassolino dalla mia mano il centro di gravità dell’Universo si altera.
Lewis Carroll: “Allora dovresti dire quello che pensi”, continuò la Lepre Marzolina. “Lo faccio sempre”, rispose Alice, “almeno penso quel che dico, che è la stessa cosa…no?” ”Non è la stessa cosa per niente! ” disse il Cappellaio, “Sarebbe come dire che…vedo ciò che mangio è la stessa cosa di ..mangio ciò che vedo!”
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"L’uomo è un essere naturale nella stessa misura in cui lo sono la pianta e l’animale. Chi può negarlo, a parte il fantasticone cristiano, che ripone il suo onore più alto nell’ignorare le verità più evidenti, o nel sacrificarle per il bene della sua fede? Chi può strappare l’uomo dalla sua unità col mondo vegetale e animale? Chi può separare la storia culturale dell’umanità dalla storia culturale delle piante e degli animali? Chi può disconoscere che le piante e gli animali si modificano e si perfezionano con l’uomo come viceversa l’uomo con loro? Chi può gettare uno sgurdo anche solo fugace nelle mitologie e nelle religioni dei popoli senza scorgere sempre nella società degli dei e degli uomini animali e piante?"
(LUDWIG FEUERBACH)
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"Lo Spirito, che nel minerale si manifesta come fissità materiale, nella pianta come forma e nell’animale come psiche, nell’uomo sorge come pensiero: al grado di pensiero tuttavia, esso non ha la potenza che esprime come impronta nel cristallo, come forma nella pianta, come psiche istintiva nell’animale, ma consegue un’identità con sé, sia pure inizialmente riflessa, in cui comincia ad esprimere direttamente se stesso come Io. Compito del pensiero è realizzare al proprio livello l’identità con sé a cui lo Spirito rinuncia ai livelli della Natura, per esprimersi come struttura psichica, vitale e minerale." (Massimo Scaligero)
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"Le circostanze della vita si formano non solo in seguito ad azioni concrete, ma anche per effetto del carattere dei pensieri di una persona. Se avete un atteggiamento ostile nei confronti del mondo, esso vi risponderà allo stesso modo. Se siete abituati ad esprimere perennemente insoddisfazione, avrete sempre più motivi per farlo. Se nei vostri rapporti con la realtà predomina il negativismo, il mondo sicuramente vi mostrerà i peggiori lati di sè. Al contrario, un atteggiamento positivo cambierà in meglio la vostra vita nel modo più naturale. L’uomo ottiene sempre quello che sceglie. Così è la realtà delle cose , che vi piaccia o no…." (VADIM ZELAND)
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“Il farsi incontro. Qui l’incontrarsi delle forze celesti e terrestri è di grande importanza poiché, nel momento in cui il terrestre compare, mentre il celeste è al suo culmine (riferito alla massima espansione solare), tutte le cose si dispiegano al massimo della loro consistenza corporea, e l’oscuro non può nuocere al chiaro. Da questo incontro ne nasce una grande fioritura, questo è dunque un tempo di grande qualità ed influenza”. (Richard Wilhelm)
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Equilibrio
Come potrei non meravigliarmi,
di questo divino, inconfutabile talento artistico che è la vita,
si fatta di meravigliosi e instabili equilibrismi.
Come potrei non guardare il cielo che accarezza la terra,
e come sua sposa, la conduce all’altare.
Come potrei non notare,
il vasto e silente rito, osservato ogni giorno dal mare,
si incastrano perfetti automatismi, dai percorsi dolenti
mi conducono, verso la montagna regale che,
mentre scende perspicace fino al mare,
osserva la natura e tace.
Come potrei non rimirare la collina,
che come una regina recluta a se i ruscelli, freschi di vita gettano acqua all’ombra dei vigneti.
Come potrei non raccontarvi dell’insolito e bizzarro incontro con un filo d’erba, semplicemente gli feci spazio nel piazzale di cemento dopo averlo calpestato alla radice e lui contento morì
Dove l’equilibrio è precario, ci sono uomini e donne che credono di essere gli autori ed i fautori del libro della vita
illusione follia la vita non si crea, essa genera se stess
la vita non è illusione, né rabbia, né rassegnazione,
è arte e meraviglia.
(Annamaria Gaglioli)
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Massime brevi:
«Nessuno può essere reso completamente schiavo più di coloro che credono falsamente di essere liberi.» Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832)
Dire che uno Stato non non può perseguire i suoi scopi per mancanza di denaro è come dire che un ingegnere non può costruire le strade per mancanza di chilometri (E. Pound)
La politica è l’azzuffarsi dei cani sull’osso del potere gettato loro dai banchieri. I politici hanno una loro etica. Tutta loro. Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale. (Woody Allen)
Dobbiamo imparare a fare le cose difficili, come disse Gianni Rodari in una delle sue ultime poesie: parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco, liberare gli schiavi che si credono liberi.” (Mario Lodi)
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“Si parla tanto, in questo periodo, di riscoperta della sacralità della natura, ma tutto ciò ha un nome: spiritualità naturale o laica! E cosa è quest’ultima se non la visione spirituale di tutti coloro che si sentono parte indivisa della natura e del cosmo? Correttamente parlando la spiritualità laica non è una religione, non un concetto né un credo, ma un moto che parte dalla coscienza per integrarsi nella natura e con se stessi, proprio come fecero i nostri antenati durante i festeggiamenti del solstizio estivo, la cerimonia che sancisce l’inizio dell’estate, della maturazione delle messi, delle fresche abluzioni e del vivere il momento presente”.
(P. D’A.)
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Il canto delle foglie
Ascoltami ora, ascoltami bene, è un breve momento!
Le foglie che parlano… mosse dal vento.
Di loro puoi sentire i discorsi ed i lamenti.
Ma sono altri che comandano: “i venti”!
Però la foglia ricorda, quando è stanca,
si stacca dal suo ramo e più non parla.
Cade pian piano sulla terra
la forza che la spinge
è sempre quella: il vento.
Ma lui di lei ha bisogno perché,
coi suoi suoni, la foglia fa l’accompagnamento.
(Franco Tonnarini)
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