martedì 13 maggio 2014

Treia - Il "vuoto della mente" ed il tavolo elettorale del 13 maggio 2014


Treia - Manifesto elettorale zen

Comincio da dove ieri ho finito.  “Il maestro Chan Huangbo disse: “Molte persone hanno paura di svuotare le loro menti per non sprofondare nel Vuoto. Ahimé! Quello che non capiscono è che la loro stessa mente E’ il VUOTO…”. 

 La mattina del 13 maggio 2014 con questo pensiero vuoto in testa sono andato al solito appuntamento con il cappuccino bollente nel baretto in piazza. Treia di prima mattina era sfolgorante di luci e colori, il sole alto nel cielo e tante bancarelle in piazza, per il mercato settimanale. Mentre entravo al bar assieme a David Menichelli, incrociato sull'uscio, abbiamo visto che dentro c'era già Lorenzo, il nostro anfitrione del PD, il quale ci ha pagato la colazione.... con l'intento subdolo di coinvolgerci a tenere un banchetto elettorale in piazza. 

Treia - Porta Cassero

Così siamo andati a visionare i posti disponibili assieme alla capa vigilessa di Treia. In un primo tempo pensavamo di posizionarci fuori porta Cassero, poi constatata la distanza e il peso del tavolo (in prestito dalla CGIL) ci siamo fermati appena all'inizio della piazza, a ridosso del comune. Lì, una volta istallato il nostro punto d'appoggio, ci siamo dedicati, Davide ed io, a promuovere la signora Bora, marchigiana doc, candidata PD per l'Europa. 

Treia - Banchetto PD in piazza - 13 maggio 2014

L'abbiamo fatto avviando vari scambi di opinione con i passanti su varie tematiche di interesse locale ed universale. Il discorso è iniziato dal tratto di mura recentemente crollate a Treia. Un vecchio carpentiere esperto ci ha confidato che era inevitabile che succedesse, vista la costruzione a due piani con garage e spianate in cemento costruitivi sopra, una quindicina di anni fa, senza collegare il vecchio col nuovo, al che le mura striminzite ed isolate a forza di infiltrazioni d'acqua piovana (e forse di liquami fognari) si sono rigonfiate e crollate. “A suo tempo- ha detto il carpentiere- avevo informato il comune della presenza di crepe sul muro, ma nessuno è intervenuto e intanto il sindaco Santalucia si era pure dimesso”. 

Treia - Il giorno del crollo delle mura

Nel mentre arrivano Simonetta ed il fidanzato che vedendomi al banchetto si fermano incuriositi... ma ecco le loro parole: “Due passi in centro stamattina con Francesco, nel giorno di mercato che dà un minimo di movimento al paese; incontriamo l'amico Paolo al banchetto di propaganda elettorale e nel suo saluto di rito "cosa fate di bello" scatta la discussione intorno alla nostra risposta "un bel niente"... Siamo nella fascia dei quarantenni (ed oltre) che hanno perduto il lavoro in parte per la crisi, ma anche per chi della crisi si approfitta per ledere i diritti dei lavoratori per esempio non pagando gli stipendi. Ci si scervella per inventarsi qualcosa: espatriare? Ma per dove. Cambiare mestiere? Fare cosa. Io sto buttando alle ortiche più di 25 anni di lavoro amministrativo per frequentare un corso che forse può offrirmi altre opportunità, ma sarebbe anche bello che le amministrazioni offrissero idee, opportunità, tutoraggio per iniziative locali volte anche a ridare vita e mestieri ai centri storici. Tanto per combattere le multinazionali e riconquistare le nostre identità e eccellenze locali. Ma sono parole, qui servono entusiasmo e soldi, per mangiare!”.

Abbazia di Rambona, interno

Intanto a latere va avanti un discorso fra Romina, candidata di una lista civica che ha un banchetto non molto distante, e Davide. Il discorso verte sul progetto di sviluppo territoriale (al fine di creare nuovi posti lavoro nel settore turistico) della zona da Passo Treia all'abbazia di Rambona, da qualificare come area paesaggistico-naturalistica sul modello dell'abbazia di Fiastra, una struttura questa che attira molti clienti sia religiosi che mondani. 

 Al tavolo un altro discorso che è venuto fuori durante i diversi incontri è quello della trasparenza amministrativa con previsione di riprese in diretta dei consigli comunali e di giunta. Lo scopo sarebbe quello di consentire maggiore informazione e partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica, come ad esempio avveniva già diversi anni fa con il giornalino locale “Orizzonti treiesi” a cui collaboravano il commediografo Fabio Macedoni ed il prof. Alberto Meriggi, due uomini di cultura “super partes”. 

 Treia - Locandina dell'ultimo spettacolo di Fabio Macedoni

Mentre tutto ciò che qui narro si svolge, come uno spettacolino inconsueto (che sarebbe piaciuto a Dolores Prato), davanti agli occhi attoniti ma distanti del segretario dell'Accademia Georgica e dell'ex vicesindaco Corrado Speranza, scorgo il pittore Dumì che ci osserva dubbioso, forse pensando alla battuta esposta sulla vetrina della sua bottega d'arte: “Attenti all'uomo!” 


E l'uomo veramente compare, in forma di un vu cumprà, per venderci dei calzini e sapere se abbiamo lavoro da offrirgli. Ed io: “No, nessun lavoro, qui abbiamo solo candidati” E lui di rimando: “No una candidata ce l'ho già, l'ho presa all'altra bancarella, è la signora Giuliana, è brava e bella ed abita pure qui a Treia”. Tutto ciò avviene gioiosamente di fronte al baretto di Giovanna, al numero civico di Via Lanzi 2, et voilà anch'essa si affaccia e sorniona fa un commento sulla figura della nostra candidata Bora: “E' una bella ragazza però ha le ciglia finte..” - Al che non posso fare a meno di ribattere, può darsi ma almeno non si mostra seminuda come fanno altre...”. 

Insomma un po' di battutine e di teatrino ci stanno bene per alleggerire la tensione politica e creare movimento. E ce n'è di bisogno giacché a parte il mercato del martedì (e l'attuale fermento elettorale) pare che qui tutto sia stantio. 


Treia fino a pochi anni addietro era una cittadina attiva, rientrava nella categoria di “civitates mediocres” -città medie- con varie attività lavorative e attività culturali, oggi -a detta di un passerby critico- è molto al di sotto del livello di San Severino Marche (sua antagonista storica) e persino di Appignano, ove il lavoro non manca e la società è sana e partecipativa, Qui a Treia, soprattutto dopo la chiusura della ceramica Bartoloni e della manifattura di moda Trea, resta solo la LUBE e la pallavolo. La cultura a Treia viene emarginata, le competenze ignorate e di conseguenze i pochi che sanno ancora “leggere e scrivere” se ne vanno.

Su queste meste riflessioni infine si avvicina al tavolo un elettore renziano doc che chiede “come si fa a votare renziano alle europee?” - “Niente paura, siamo qui noi apposta, voti Bora, la candidata renziana certificata”.

UE. La candidata marchigiana del PD -  Bora

Il nostro tavolino al mercato si trova fra due banchi commerciali, da un lato si vendono cianfrusaglie simil-cinesi e dall'altra fiori e piantine da orto, per non far torto a nessuno abbiamo chiesto in prestito da uno un paio di vasi per zavorrare i santini e dall'altro uno scatolone per fissare il manifesto. Soluzione equanime, ma non “voto di scambio” perché entrambi i venditori sembrano completamente disinteressati alle nostre moine. 

Angelo Frascarelli a Treia

Per aumentare la suspence ecco che appare sulla scena un altro candidato di un'altra lista civica, è David B., che si avvicina e mi fa: “L'altro giorno c'è stato l'incontro con il prof. Angelo Frascarelli di Perugia che ha parlato di contributi CEE per l'agricoltura, però mi sono dimenticato di invitarti...”. Subito dopo sopraggiunge Enzo Catani che mi conferma di essere stato a quell'incontro e commenta: “Quello proposto da Frascarelli è un buon metodo per conservare l'ambiente”.


Non voglio dilungarmi oltre anche perché ad un certo punto della storia è riapparso Lorenzo, che con tempismo perfetto, vista la nuvolaglia nera in cielo ed il ventaccio sempre più forte, ci ha fatto smontare baracca e burattini.... Et a la prochaine!

Paolo D'Arpini



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Commento ricevuto da Alberto Spurio Pompili: 

"Caro Paolo, quando leggo le tue cronache minute, mi viene in mente il "tenero Giacomo" della settimana enigmistica... e allora dalla Toscana ti mando un piccolo contributo per una ecologia della campagna elettorale.

A) dare sempre in mano alle persone il volantino o il "santino", magari con un sorriso.E' un piccolo gesto ma il contatto umano è sempre importante. Se poi il santino è un segnalibro, meglio: si ricicla e rimane un piccolo ricordo.

B) evitare assolutamente di lasciare il volantino sui parabrezza delle macchine, è una piccola violazione di privacy e inoltre molta di quella carta andrebbe a finire in terra . Meglio se viene usata carta riciclata ma sembra di pretendere troppo...

C) dare informazioni anche se brevi sul candidato che si propone, specialmente se si presenta per la prima volta... dà un'idea di familiarità e di condivisione di un progetto.

D) per l'incollaggio dei manifesti infine ecco una ricetta di colla fai da te per 20 mq: 5 pugni di farina  in 5 bicchieri di acqua fredda. Sciogliere bene evitando grumi. Mettere a fuoco leggero girando spesso con un mestolino, finché si gelatinizza. Durata dell'intera operazione: 20 minuti. L'amido presente nella farina è un ottimo collante, unico inconveniente non si mantiene per più di 24 ore per cui conviene farne quanto ne serve!"



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