martedì 16 settembre 2014

Le pesche esistono grazie ad un contadino cinese di 7500 anni fa

Ante Scriptum - I cinesi dicono sempre che tutte le invenzioni fatte dall'umanità provengono dalla loro terra. Spesso hanno ragione, come ad esempio nel caso della polvere da sparo (usata però solo per i fuochi artificiali) o della cartamoneta (utilizzata per le offerte ai defunti) e tante altre cosette... E forse hanno ragione anche a definire la Cina “Terra di mezzo”, ovvero il centro del mondo, che equivale al "Paradiso Terrestre" originario.  E la notizia sotto riportata ne è un'altra riprova... (Paolo D'Arpini)



Una ricerca di  archeologia e antropologia guidata da ricercatori cinesi in collaborazione con colleghi canadesi hanno scoperto che il progenitore della pesca, così come la conosciamo oggi, risale a 7500 anni fa. “Tutti pensavano che la prima domesticazione fosse avvenuta in Cina – ha dichiarato Crowford, professore di antropologia all'Università di Toronto – ma non si sapeva né dove né esattamente quando.”

Oggi, con la datazione al carbonio di alcuni noccioli di pesca si può rispondere a entrambe le domande. I noccioli sono stati rinvenuti nella valle bassa del fiume Yangtze e le analisi sembrano indicare che la pesca si sia discostata dai suoi antenati selvatici 7500 anni fa.

Il problema del team di ricerca è stato cogliere i segni e i segnali della selezione umana sul ritrovamento. Il confronto è potuto avvenire perché i reperti erano ben conservati. Così i noccioli sono stati confrontati, per dimensioni e struttura, con quelli di altre pesche selvatiche datate 5000 anni fa. Si è potuto così scoprire che nella valle dello Yangtze vi era una fiorente agricoltura già in tempi molto remoti. D'altronde va segnalato che i primi noccioli di pesca, assolutamente confrontabili con quelli moderni, sono stati datati nel periodo della cultura Liangzhu, che fiorì tra i 4.300 e i 5300 anni fa.

“La tesi che vorremmo dimostrare – ha dichiarato Crawford – è che già a quell'epoca conoscessero l'innesto, permettendo un’accelerazione della selezione.” Ci sono voluti circa 3.000 anni prima che la pesca somigliasse quindi al frutto che conosciamo oggi.

“In generale si crede che l'umanità, in passato, non fosse così intelligente quanto lo siamo noi oggi – ha concluso Crawford – in realtà all'epoca della domesticazione della pesca l'uomo disponeva già dell'intelligenza e del talento di cui siamo dotati oggi.”


(Fonte A.K.)

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