La Via Campesina internazionale ha scelto il 17 aprile 2015 come “la giornata internazionale delle lotte contadine” per rendere visibile e denunciare la criminalizzazione di manifestazioni, e le persecuzioni e le violenze alle quali devono far fronte quotidianamente le contadine e i contadini a causa dello sviluppo del modello neoliberista dell’agrobusinnes nelle campagne.
Per il movimento contadino mondiale è urgente accelerare
l’approvazione della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Diritti dei contadini e delle altre persone che lavorano nelle zone rurali, perché si tratta di uno strumento di lotta che permette di garantire una vita dignitosa nella campagna.
17 APRILE 2015: GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE LOTTE CONTADINE CONTRO LE TRANSNAZIONALI E I TRATTATI DI LIBERO-SCAMBIO
La Via Campesina internazionale ha scelto il 17 aprile come “la giornata internazionale delle lotte contadine” per rendere visibile e denunciare la criminalizzazione di manifestazioni, e le persecuzioni e le violenze alle quali devono far fronte quotidianamente le contadine e i contadini a causa dello sviluppo del modello neoliberista dell’agrobusinnes nelle campagne. Per il movimento contadino mondiale è urgente accelerare l’approvazione della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Diritti dei contadini e delle altre persone che lavorano nelle zone rurali, perché si tratta di uno strumento di lotta che permette di garantire una vita dignitosa nella campagna. Il 17 aprile 2015, La Via Campesina internazionale concentrerà la sua mobilitazione sugli impatti delle imprese transnazionali e dei trattati di libero scambio che colpiscono l’agricoltura contadina e la sovranità alimentare. Perciò nel corso di questa giornata di azione mondiale, noi esortiamo a rinforzare la lotta sociale e l’organizzazione dei popoli del mondo per rivendicare la riforma agraria ed il diritto ancestrale alla terra e ai territori che sono le due condizioni indispensabili per un’agricoltura contadina e per la sovranità alimentare dei popoli. Dopo il 1996 – in memoria del massacro dei 19 contadini senza-terra del Brasile – nel movimento contadino internazionale, questa giornata di azione si è ampliata e rinforzata con una mobilitazione a livello mondiale che ha rafforzato solidarietà e resistenza ampliando le alleanze fra la campagna e la città a beneficio di un progetto di società fondata sulla giustizia sociale e la dignità dei popoli. Noi, contadine e contadini, popoli autoctoni, afro-discendenti, senza-terra, lottiamo per un modello di agricoltura contadina e sovrana, mentre i Trattati di liber5o scambio non sono altro che trattati di libero sfruttamento, di espulsione e di estinzione della contadinanza. Infatti essi sono fondati su un’agricoltura capitalistica, industrializzata, sovvenzionata ed altamente tossica, negoziata sotto l’influenza e secondo gli interessi di qualche impresa multinazionale.. Per La Via Campesina, le politiche di apertura ed i processi di deregolazione non fanno che favorire queste transnazionali, per il fatto che questi trattati ed accordi commerciali, siano essi multilaterali o bilaterali, cercano fondamentalmente di proteggere le imprese straniere stabilendo un assieme di condizioni, di misure e di regole che assicurano l’intera protezione degli investimenti di dette imprese. Per contro, questa iberalizzazione del mercato produce impatti economici e sociali gravi sulle comunità contadine tanto al Nord che al Sud..Con i trattati di libero scambio, i diritti commerciali hanno la priorità su tutti gli altri diritti. Ad esempio, c’è attualmente un dibattito a proposito degli Accordi di libero scambio e di liberalizzazione degli investimenti fra l’Unione Europea e il Canada che saranno i più importanti mai firmati. Questi accordi avranno un impatto mondiale e determineranno nuove norme in favore delle transnazionali. Queste disporranno allora di strumenti in grado di manipolare tutti i regolamenti, le norme e le politiche pubbliche in vista di aumentare i loro profitti: il meccanismo di Risoluzione di conflitti fra investitori e Stati (RCIE) ed il Consiglio di cooperazione regolamentare. Gli Stati, le regioni e le comunità perderebbero quindi il loro potere di proteggere i cittadini ed il loro ambiente. Per questo, noi denunciamo l’arbitraggio, meccanismo utilizzato da queste imprese transnazionali che costituisce una sorta di mondializzazione, « transnazionalizzazione» e privatizzazione del sistema giudiziario in cui le imprese private dettano le norme, con una strategia mirante ad indebolire gli Stati e le sovranità nazionali. Nel caso della tristemente celebre Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), che cerca di rinnovarsi per non perdere completamente l sua pertinenza, ci sarà quest’anno una nuova offensiva contro i sistemi nazionali di produzione, distribuzione e stoccaggio degli alimenti al fine di diminuire i sistemi pubblici di protezione della popolazione. In questa giornata di Azione mondiale, La Via Campesina lancia un appello alle sue organizzazioni, ad alleati ed amici per realizzare una serie di azioni nei loro paesi e territori al fine di rinforzare questa lotta globale. Queste attività potranno consistere in manifestazioni, occupazioni di terre, scambi di sementi, fiere della sovranità alimentare, forum, attività culturali, etc. Fateci arrivare tutte le informazioni riguardanti queste attività perché noi possiamo far conoscere il più possibile questa giornata mondiale di lotta. Pubblicheremo un annuncio delle azioni che si effettueranno in ogni parte del mondo su www.viacampesina.org Globalizziamo la lotta, globalizziamo la speranza! Per la Sovranità alimentare dei popoli Contro le Transnazionali ed i Trattati di libero-scambio!
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