domenica 9 ottobre 2016

Società e Natura - "Le terre restano gli abitanti cambiano... in conseguenze dell'esodo in corso"


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La nave Italia affonda e i topi cercano di scappare, è questa una metafora che bene si addice a quello che sta accadendo nel nostro Paese. E’ dell’altro giorno la notizia ufficiale che nel 2016 sono “scappati” dall’Italia 107.000 cittadini, di cui oltre la metà costituita da giovani in cerca di lavoro e di un futuro dignitoso all’estero.

Nonostante gli editti trionfalistici dei nostri governanti, l’Italia giorno dopo giorno affonda; ciò è purtroppo dimostrato dai continui suicidi di imprenditori e pensionati che non c’è la fanno più a pagare tasse, bollette, affitti e multe di Equitalia, ogni giorno chiudono centinaia di attività commerciali e migliaia di giovani, anche quarantenni, restano a casa dei propri genitori perché senza lavoro. Oltre a questo una catastrofe immane continua ad abbattersi sulle nostre coste nell’indifferenza della nostra “Comunità Europea” che ha chiuso le frontiere a migranti e clandestini, lasciandoceli tutti a noi. Solo nell’arco di tre giorni della scorsa settimana sono arrivati dall’Africa 12.000 persone!

E’ del 7 ottobre 2016  la notizia riportata su tutti i giornali in cui l’Europa delle Banche, finalmente, dopo aver preso coscienza della difficile situazione italiana, ci ha concesso un contributo-elemosina pro migrazione di 100 milioni di euro a fronte di 4 miliardi di euro che fino ad oggi abbiamo speso per sostenere questa invasione infinita, di cui il solo il 15% dei profughi ha veramente diritto all’asilo politico e il rimanente invece è formato da giovanotti in cerca d’avventura. Le città sono al collasso, la trasmissione TV della rete 4 ”Dalla vostra parte” ogni sera ci mostra la rabbia e la disperazione di cittadini italiani in difficoltà economiche a cui sono negati aiuti dalle istituzioni, mentre debbono assistere impotenti all’arrivo continuo e massiccio di clandestini e migranti che invece ricevono dalle istituzioni tutta l’assistenza possibile. Poi ci tocca constatare il presappochismo dei nostri governanti, preoccupati soprattutto a restare incollati alle loro poltrone, incapaci di tirarci fuori da questo pantano e, infine, dobbiamo sopportare anche la figuraccia che stiamo facendo a livello mondiale sulla gestione di Roma capitale. “Dilettanti allo sbaraglio” sono stati definiti da ogni parte i “grillini” che vorrebbero gestire Roma e cambiare l’Italia. In tutto questo ed altro come possiamo pensare di uscire da questa crisi profonda, quando nella nostra Italia che affonda non ci sono più neanche le barche di salvataggio? Ecco perché chi può abbandona “la nave” anche a nuoto.

Peccato!! L’Italia poteva diventare il faro culturale e imprenditoriale di tutto il Mediterraneo, il punto di contatto tra l’Africa e l’Europa e invece è diventato il più grande parcheggio mondiale di disperati e furbetti provenienti dal Sud del mondo. L’Illustrazione che apre questa riflessione bene interpreta la nostra situazione… al momento solo Dio ci può salvare.. visto che i nostri politici non sono più in grado di farlo!!


Filippo Mariani - Accademia Kronos

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