È
stato pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale n. 24 del 30 gennaio 2018 il decreto
legislativo n. 230 del
15 dicembre 2017, recante: “Adeguamento
della normativa nazionale alle disposizioni del
regolamento
(UE) n. 1143/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del
22 ottobre
2014, recante disposizioni volte a prevenire e gestire
l'introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive”(18G00012).
Il decreto tende a
prevenire l’entrata in Italia di
specie animali e vegetali esotiche, che potrebbero alterare
gli equilibri degli
ecosistemi, ed anche a permettere l’eradicazione (cioè lo
sterminio) di specie
esotiche, una volta che siano entrate nel territorio
dell’Unione europea o
nazionale, in nome di una purezza specifica e razziale in gran
parte
utopistica.
Tra i Vertebrati, le specie animali invasive
presenti in Italia che
potrebbero essere colpite dal nuovo decreto sono: lo
scoiattolo di Pallas; la
nutria; il cane procione; il procione; lo scoiattolo grigio;
l’oca egiziana; l’ibis
sacro; la testuggine palustre Trachemys
scripta.
Il difetto di questa concezione è che trascura
che gli animali
sono esseri senzienti e non oggetti, ed inoltre non tiene
conto del fatto che
la composizione in specie e razze della fauna unionale e
nazionale non è una
cosa statica, ma evolve, come è il caso dell’ibis sacro che
sembra essere
pervenuto in Europa con i propri mezzi e non portato
dall’uomo.
La Trachemys
scripta invece è stata portata
dall’uomo, ma è ormai tanto diffusa sul territorio italiano
che una sua eradicazione
è impensabile.
Carlo Consiglio
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