mercoledì 23 aprile 2025

Georges Ivanovič Gurdjieff lo sveglia citrulli...

 


Gurdjieff, il mistico maestro armeno era noto per i suoi metodi d'insegnamento poco ortodossi, spesso progettati per scuotere gli adepti e farli uscire dalle abitudini mentali e comportamentali. Una volta, durante un banchetto, Gurdjieff si alzò, il suo sguardo penetrante fisso su tutti i presenti, la sala piombò nel silenzio e con voce tonante proclamò: "Chi di voi qui si considera un idiota completo, si alzi!". Un silenzio imbarazzante seguì l'annuncio. Nessuno osava muoversi, temendo il giudizio del maestro e degli altri. Dopo un tempo che sembrò infinito, un uomo dall'aria timida e dall'aspetto dimesso, di nome Petrov, si alzò lentamente, le guance arrossate dall'imbarazzo. Gurdjieff lo fissò intensamente per un lungo momento. Poi, con un sorriso enigmatico, gli chiese: "Petrov, tu ti consideri davvero un idiota completo?" Petrov, balbettando e sudando , rispose: "Beh, signor Gurdjieff... non proprio... mi dispiaceva vederla lì in piedi, da solo.". La sala scoppiò in una risata fragorosa, mista a sollievo e stupore. Gurdjieff annuì, apparentemente soddisfatto.
 
E poi? è un aneddoto, non cè un poi..! ah! “Gurdjieff annuì, apparentemente soddisfatto". (e poi? In realtà non era soddisfatto). Chi può dirlo? la mia forse era una critica al traduttore. "Palesemente soddisfatto" chiudeva meglio! Penso fosse una specie di paradosso anche se non so se l’aneddoto sia vero, ci sono diverse spiegazioni sui significati che Gurdjieff dava alla parola idiota che puoi trovare facilmente in rete; ho letto vite di uomini straordinari e poi avevo iniziato a leggere i racconti di belzebu al suo giovane nipote e dopo un po l’ho buttato, è insopportabile, mi fa venire l’ansia, non so come fanno a leggere gli insegnamenti di Ouspenskji; su youtube trovi pure il film di Peter Brook vite di uomini straordinari. Ti ringrazio molto di avermi fatto conoscere Gurdjieff. Ho iniziato a studiarlo. Non avendo tempo di approfondirlo, ne ho fatto uso pratico: dice che passiamo la vita in stato di sogno. Impone la cura della danza Taranta. Vado a studiare. Voglio dire che esiste un altro aneddoto sulla parola idiota riferita a Gandhi, anche se non sappiamo se veri questi aneddoti, nel caso di Gurdi magari la scena poteva pure essere stata preparata per suscitare stupore, perche lavorava spesso sul principio di contraddizione, pratica ripresa poi pure dallo stesso Osho. Comunque da Gurdjieff ho appreso alcuni concetti importanti in particolare sulle danze sacre, Osho si ispirava molto a lui ed entrambi per dare esempi di insegnamenti paradossali usavano un personaggio mitico leggendario: Nasreddin…
 
Quando Gandhi studiava giurisprudenza all’Università di Londra aveva un professore che non lo sopportava; Gandhi non era tipo da lasciarsi intimidire. Il professore, infastidito, decise di vendicarsi al successivo esame, Gandhi rispose brillantemente a tutte le domande. Allora decise di fargli la domanda seguente: Signor Gandhi, immagini di stare per strada e di notare una borsa; la apre e vi trova la saggezza e molto denaro. Quale delle due cose tiene per sé? Certamente il denaro, Prof. Al posto suo io invece avrei scelto la saggezza. Lei ha ragione Prof; in fondo, ciascuno sceglie quello che NON ha! Il professore, furioso, scrisse sul libretto la parola IDIOTA e glielo restituì. Gandhi lesse il risultato della prova e tornò subito indietro: Professore, Lei ha firmato l’esame e si è dimenticato di mettere il voto!

Dal diario di Ferdinando Renzetti



 

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