Una giuria in Nord Dakota si è già espressa a favore di una condanna che, se confermata porterebbe Greenpeace negli Usa e Greenpeace International a pagare oltre 660 milioni di dollari. Una cifra folle, frutto di una causa pretestuosa intentata dal colosso petrolifero Energy Transfer, il cui presidente ha finanziato la campagna di Trump. È un eclatante caso di SLAPP: cause legali strategiche che le aziende usano sempre più spesso per sopprimere la libertà di parola e di protesta, spegnendo ogni forma di dissenso. La nostra voce e quella del pianeta rischiano di spegnersi per sempre! Ma noi non ci lasceremo zittire! Se Greenpeace venisse messa a tacere, chi difenderebbe gli oceani dalle estrazioni petrolifere e dallo sfruttamento minerario? Chi fermerebbe gli incendi dolosi che divorano le foreste primarie per far spazio all’agricoltura industriale? Chi denuncerebbe le tonnellate di plastica che soffocano i mari? |
Greenpeace è sotto attacco, come mai prima d’ora. La denuncia milionaria intentata da Energy Transfer rischia di mettere a tacere l'associazione. Aiutaci a resistere, firma la petizione! |
Nessun commento:
Posta un commento