“I segreti provano ad entrare nelle orecchie, non impedirli, non nasconderti. Oh Amato, non farci mancare musica e vino, non lasciarci respirare una sola volta senza essere dove Tu sei.” (Jalaluddin Rumi)
“il tempo passa e non aspetta” dice il saggio, e non sappiamo quando è come avverrà la chiamata finale. Dobbiamo perciò essere accorti e attenti a vivere il giorno per giorno, nella consapevolezza che domani è solo un’ipotesi. Ed allora che senso ha programmare un qualcosa oltre l’oggi? Perché non lasciare che le cose avvengano senza il nostro intervento? Immaginate una scultura alla quale state lavorando ogni giorno. Se vi fermate gradualmente la bellezza svanirà. Così non possiamo mai smettere di purificarci, di migliorarci e di coltivare la bellezza che è in noi. Un giorno otteniamo buoni risultati ma appena interrompiamo lo sforzo ecco che subito scivoliamo all’indietro. E il tempo ci sorpassa senza avvisarci!
La celebrazione della vita non può essere interrotta, mai, ed anche quest’anno celebro per la 71a volta l’avvento del Solstizio Estivo (se mi sarà concesso). Dovete sapere che quando giunsi a Calcata, nella metà degli anni ‘70 del secolo scorso, nel paese vecchio risiedevano solo i vecchi che dicevano di “voler morire lì dov’erano nati” e così aspettavano giorno dopo giorno, anno dopo anno, che l’evento si compisse. Giungeva una nuova primavera ed alle porte dell’estate, se sopravvissuti, esclamavano “anche quest’anno l’abbiamo sfangata, ed avremo qualcosa in più da raccontare!”. Dicevano così perché di solito la morte sopraggiungeva in inverno e raramente d’estate. Oggi non son più a Calcata, anzi non so nemmeno bene dove sono, in questa mia esistenza senile da pendolare, fra Treia e Spilamberto. So però che il 20 ed il 21 giugno 2015 sarò qui a festeggiare il Solstizio Estivo e la mia sopravvivenza.
Quando si avvicina la data del mio compleanno, che coincide all’inizio della buona stagione, penso ad organizzare una bella festa e siccome sono anche un po’ megalomane la chiamo “Incontro Collettivo Ecologista”. Presuppongo con ciò che parecchi amici vecchi e nuovi siano presenti, per -assieme- raccontarci le avventure di un altro anno di vita ecologica e spirituale. Un anno colmo di esperienze da condividere e ritrasmettere. Insomma una saga del tramando in cui è concentrato il vissuto proiettato in ciò che resta ancora da vivere.
“L’Incontro Collettivo Ecologista”, e il festeggiamento del mio compleanno di quest’anno, si tengono a Ca’ Lamari di Montecorone di Zocca (Mo), nell’antica dimora rurale di Pietro Rossi, in mezzo ai boschi del parco di Rocca Malatina, nei due giorni del solstizio estivo, il 20 e 21 giugno. Questo vuole essere un invito a partecipare!
Paolo D’Arpini
P.S. Caterina dice che finalmente sto attuando il bioregionalismo poiché sono “presente” ovunque c’è la mia presenza…
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