venerdì 5 febbraio 2016

Oggi parliamo di igienismo e di bioregionalismo con Daniele Bricchi


Aprilia. Campo del vetiver 2012 - (Daniele Bricchi inchinato si cosparge con l'acqua di san Giovanni)

Le note che seguono sono tratte da alcuni discorsi di Daniele Bricchi, il lavoro di redazione ed accorpamento è stato compiuto da Caterina Regazzi, che ultimamente si sta interessando a questa disciplina salutista e dietetica. Personalmente conobbi Daniele Bricchi allorché dovendo andare al Collettivo Ecologista di Aprilia (per l'incontro bioregionale del 2012) ricevetti da lui un passaggio sul suo furgone. Egli venne a prendermi al casello di Modena sud e da lì -molto lentamente- arrivammo fino al campo del Vetiver di Benito Castorina, che ospitava l'incontro. Durante il tragitto avemmo quindi modo di parlare lungamente dell'igienismo e delle esperienza miracolose di guarigione e di buona salute che esso procura. Ma leggete voi stessi...  (Paolo D'Arpini)




Intanto per cominciare bisogna considerare l'gienismo in tutti suoi aspetti, alleggerire il carico e certamente non solo quello nutrizionale. L'idea purtroppo diffusa e originata da modalità sbagliate di divulgazione, che l'igiensimo sia alimentazione è erronea e ricca di conseguenze negative.


L'igienismo non è un sistema basato sull'alimentazione.


La nutrizione è solo un tassello del sistema.


Nella stessa maniera, i pedali della bicicletta non sono la bicicletta. Se ad una bici gli togli le ruote, il manubrio, la sella, la camera d'aria, i parafanghi ecc e gli lasci sol i pedali...non vai in bicicletta, ma te ne vai a piedi con i pedali sotto il braccio.


"assunto pitagorico": i pedali della bicicletta stanno alla bicicletta quanto l'alimentazione sta all'igienismo.

Ci si chiede come fare per i momenti conviviali, rispetto al cibo proposto: ogni persona decide se e quando e come fare eventuali sgarri o compromessi in base ai propri bisogni, situazioni, valori e scelte.


Rimane il fatto certo che il nucleo dello stare assieme è lo stare assieme stesso e non "cosa" si consuma assieme. Il centro è la comunicazione e l'energia che ci scambiamo, il calore, la simpatie, il divertimento, il gioco, il sentire, il contatto fisico gli scambi di idee e i sogni.


Rispetto alla valutazione della salute delle persone che si conoscono che vivono male e sembrano tuttavia sane vorrei dare il mio punto di vista adesso.


In uno sguardo superficiale si può anche avere l'impressione che vi siano tante persone abbastanza sane in circolazione. Tuttavia se ci soffermiamo a guardare meglio nella scatola, ci accorgiamo che: le spese sanitarie che sono sostenute sono enormi e che i paesi dove spendono milioni di dollari sono molto indietro nelle classifiche della salute media. Trovare una persona davvero sana è assai raro. Se faccio mente locale ai miei famigliari ai miei vicini, ai conoscenti, perfino ai compagni di scuola di mio figlio, troviamo numerosi interventi chirurgici, depressione, disturbi autoimmuni, cancro, abbassamenti dell'udito e della vista, calvizie, carie, ipertensione, asma, alcolismo, timidezza patologica, amputazioni degli arti, trapiantati, obesi, problemi dermatologici, dolori reumatici, artrosici, malattie cardiache, demenza, dolori mestruali, disturbi digestivi, disturbi del linguaggio e dell'apprendimento, emicranie ricorrenti, stipsi, astenia, anemia, arresto cardiaco improvviso in soggetti non cardiopatici, epilessia, autismo ecc. ecc..


Noi possiamo anche osservare le persone di una strada affollata e dimenticarci che molte persone non possono passeggiare in quella strada perchè attaccati ai flebo in qualche clinica, stanza da letto assistiti da parenti e badanti. Diversamente abili che non vanno facilmente in giro, Ragazzini epilettici che vivono con l'elmetto in testa per salvare il loro cranio quando stramazzano a terra e che i genitori a volte sono scoraggiati dal portare in giro....son tanti quelli che non vediamo in giro!!!


Possiamo anche pensare che quelle persone che camminano stiano abbastanza bene. Solo che se fermiamo un po di quelle persone e proviamo a comunicare con esse fino a farci confidare quello che hanno dentro, ci troveremo a scoprirne di tutti i colori.


Ci racconteranno che non possono avere figli, che soffrono di insonnia e si fanno di sonniferi, che sono depressi e vanno ad affollare le farmacie e gli psicologi, che hanno perso il lavoro e a volte distrutto le relazioni per cause di salute, che hanno una persona cara da visitare in ospedale o da seppellire, che sono apatici, annoiati, demotivati,..... Non continuo anche se potrei andare avanti un bel po. La salute media è bassissima.


Non dimenticherò mai quella ragazza che così da vedere mi pareva l'espressione della salute. Quando mi confidò il suo dramma venne fuori che da 20 anni la sua vita era un girone dell'inferno (praticamente tutta la sua vita) a causa di frequentissime e dolorosissime emicranie che le impedivano di vivere senza farmaci, e le impedivano di avere un lavoro, relazioni, autonomia, libertà, o un pochino di vita normale.


Molte persone interessate all'igienismo vorrebbero avere come consulente un “medico igienista”, ma, in seno all'igienismo, la tendenza a delegare l'addetto ai lavori è decisamente messa in discussione.

Il punto non è trovare un medico igienista, ma formarsi e vertere a diventare medici di noi stessi.

I bimbi possono digiunare, non è vero che non possono digiunare, sempre che si siano seguiti da persona capace, prima di tutto il genitore.


Se non siamo in grado di adottare l'igienismo per i bimbi non lo siamo neppure per i grandi e si tratta solo di continuare a percorrere la strada della competenza e formazione.

Siamo stati tutti principianti.


Noi igienisti non siamo a favore di diete di sola frutta.

Non pretendiamo di mettere sulla tavola alimenti che nello stesso tempo vietiamo ai bimbi presenti. Andrebbero in grave conflitto perché se sono bimbi piccoli, ovviamente, non accetteranno motivazioni razionali.


Se una mamma deve digiunare per qualche valido motivo, deve essere aiutata anche per cose pratiche, domestiche ecc., senno fa come Lino Banfi che in quel film, viene impegnato in mille cose contemporaneamente e informa il datore di lavoro che gli rimane ancora libero un orifizio con cui utilizzare contemporaneamente pure la scopa!


La verdura non è indicata per i bimbi troppo piccoli. Mentre lo sono il latte di sua mamma e la frutta. Suggerisco di divorare la letteratura igienista in cui si tratta di bambini. Confrontarsi con altri genitori igienisti. (sono cose fondamentali anche per chi non ha bimbi a dispetto di quello che si può credere).

Utile anche leggere bene il documento: "Come crescere bimbi sani senza farmaci e chirurgia" scritto da Daniele Bricchi e Michela Bianchini su come hanno cresciuto loro figlio Alfred aiutati dalla esperienza igienista. Loro due sono un po antipatici, ma ne è venuto fuori un torello di attuali 13 anni di età che pur non avendo mai avuto bisogno del pediatra, nessun vaccino, nessun antibiotico e la pediatra...(non igienista), si rifiuta di prescrivergli un semplice esame del sangue. Quando lo ha visto, ha ritenuto di scoraggiarci di fare alcun altro test!!!Nessun prelievo di sangue è mai stato fatto ad Alfred. Il "pargolo" batte il suo babbo nella lotta.


In conclusione:

1) moltissime persone possono apparire molto più sane di quello che sono nella realtà.

2) le persone che non hanno una cattiva salute e che vivono in maniera scorretta e innaturale subiranno un invecchiamento più rapido, osserveranno il manifestarsi di più gravi disturbi rispetto a chi vive in modo intelligente e potranno subire anche crolli improvvisi anche senza troppi segnali premonitori.... allora si dirà: che strano, fino a ieri era forte come un toro!


Daniele Bricchi

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