domenica 21 febbraio 2016

Operatori ecologici volontari per monitorare il territorio - Una proposta di Accademia Kronos




Dopo il summit di Parigi sul clima, viste le prospettive di future catastrofi climatiche prospettate dagli scienziati presenti ai lavori della COP21; catastrofi in arrivo a causa dell’inarrestabile aumento della temperatura terrestre, tutti i Paesi firmatari dell’accordo di Parigi ( 149 su 157 ), si sono mobilitati per mettere in pratica le raccomandazioni fornite dagli scienziati. Anche per l’Italia il Ministro Galletti ha promesso di attivarsi subito…..

Dopo Parigi, Accademia Kronos ha presentato alla Ministra del MIUR, Stefania Giannini, un dettagliato progetto per sensibilizzare sul problema dei cambiamenti climatici discenti e docenti in ogni angolo d’Italia.

Il progetto è stato presentato e protocollato il 20 gennaio, siamo in attesa di una risposta. Gli amici ambientalisti che avevamo incontrato a Parigi ci informano che molti Paesi del nord Europa si sono già attivati, coinvolgendo le scuole e predisponendo trasmissioni televisive di sensibilizzazione al problema.

"E voi in Italia, cosa state facendo?" Ci hanno chiesto. In verità noi di AK ci siamo mobilitati subito, ma le istituzioni ancora no.

Al momento solo l’Agenzia Roma Natura, che gestisce 12 aree protette nel territorio del comune della capitale, ha ufficialmente aderito alla nostra richiesta operativa e così nascerà presto, limitata all’area di Roma e provincia, la “Giornata del Clima” nelle scuole. Dai ministeri invece non abbiamo ancora ricevuto nessuna risposta, nonostante le nostre sollecitazioni. Tuttavia noi “non molliamo”, abbiamo capito che aspettare risposte e decisioni dalle massime istituzioni può rappresentare solo tempo perso. Quindi abbiamo deciso di andare avanti da soli. Abbiamo, quindi, pensato di costruire una nuova figura professionale, legata solo ad Accademia Kronos. Abbiamo deciso di mettere in pratica promesse e idee che ci eravamo scambiati a dicembre a Parigi con gli altri ambientalisti europei.

L’IDEA

Abbiamo pensato di mettere a disposizione per ogni comune italiano una figura professionale capace di prevedere fenomeni meteo-climatici pericolosi per l’incolumità delle persone e, nel frattempo, in grado di realizzare Piani locali di Adattamento ai Cambiamenti climatici.

"Ma c’è già la Protezione Civile incaricata di intervenire in caso di calamità naturali e climatiche!" Questo è quanto ci aspettiamo possa venirci detto dai soliti saccenti. Ma noi non intendiamo sovrapporci a chi già impegnato nella Protezione Civile, anzi il nostro operatore può rappresentare un valore aggiunto alla stessa protezione civile. Questo nostro esperto in effetti avrà per conto di AK il ruolo di monitorare il proprio territorio, cercando tutte quelle criticità che potrebbero rappresentare in caso di violenti fenomeni meteo situazioni pericolose per l’ambiente e le persone. Oltre a ciò questa persona dovrà essere in grado di formulare, ad esempio, strategie capaci di affrontare l’inquinamento atmosferico delle città ed altri aspetti legati alla difesa dell’ambiente e al risparmio energetico.

Una figura ovviamente volontaria (inizialmente !) che non dovrà comunque credersi di rappresentare la panacea di tutti i mali meteo-climatici previsti. Una figura, che con serietà d’impegno, potrà diventare nel tempo un punto locale di riferimento sia nella prevenzione catastrofi climatiche che nei vari processi di adattamento alle mutazioni climatiche.

Ovviamente questi nostri operatori verranno formati attraverso brevi stage che andremo presto a programmare distribuiti in tre aree d’Italia, da nord a sud. Il corpo docente e gli istruttori di AK sono il meglio degli esperti sui cambiamenti climatici oggi presenti in Italia, Esperti sia nel campo climatico in genere che in quello specifico legato al mare, agli ecosistemi forestali e agricoli, all’alimentazione e alla salute. A settembre di quest’anno Accademia Kronos compie venti anni di impegno ambientale e, soprattutto, meteo-climatico. Ciò rappresenta una garanzia di esperienza acquisita in tutti questi anni nel settore dei cambiamenti climatici e, quindi, giustifica la nostra pretesa di creare noi per primi una nuova figura professionale al passo con i tempi o, meglio, come risposta al recente summit di Parigi.

Il nostro operatore non si dovrà limitare solo alle funzioni di monitoraggio e di realizzazione di progetti di prevenzione sul territorio, ma interessarsi anche di valutare, in caso di estremi fenomeni meteo, di operare per la salvaguardia di persone e animali. Tanto per dare un’idea sulla diversità operativa e strutturale dei nostri potenziali esperti sui cambiamenti climatici, rispetto ad altre figure tradizionali, forniamo di seguito un esempio. Mettendo ovviamente da parte gli aspetti di monitoraggio ambientale, di prevenzione su allagamenti, frane, incendi di bosco, invasione di insetti parassiti per le piante e pericolosi per l’uomo, ecc. ecc., il nostro operatore che si troverà ad operare in città soggette nei periodi estivi ad eccessivi tassi d’umidità e a temperature torride, dovrà attivarsi prima dell’estate per redigere piani di emergenza in caso di prolungate bolle di calore africane. Quindi individuare zone climatiche montane dove in caso di temperature torride trasportare le persone a rischio e, nel contempo, individuare nella propria città centri commerciali, ambienti vasti climatizzati dove poter rifugiarsi nelle ore più calde del giorno. Nel contempo il nostro operatore dovrà prendere accordi con vettori locali capaci di trasportare rapidamente, all’arrivo di pericolose bolle di calore, le persone più a rischio in zone più fresche ( monti, boschi, ecc.). Il piano d’emergenza climatico dovrà essere redatto prima dell’arrivo dell’estate e consegnato alle autorità locali perché possano prenderne in tempo visione ed essere messi in condizione di operare rapidamente e con efficienza nel caso di particolari ondate di caldo insopportabile. Il comune, ma anche la prefettura o altri organi di tutela della salute locali, dovranno organizzarsi informando in tempo la popolazione su cosa fare nel momento del rischio caldo torrido.

Un esempio questo per dimostrare cosa vuol dire l’impegno del nostro operatore. Ma la stessa cosa potrà valere per tante altre situazioni, dallo smog in città, al mare e ai fiumi inquinati, alla siccità prolungata, ai rischi incendi boschivi, all’invasione di insetti dannosi, ecc. I nostri operatori ovviamente, dopo un breve stage, verrebbero forniti di materiale didattico e informativo da usare soprattutto nelle scuole.


Filippo Mariani ak@accademiakronos.it

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