venerdì 6 aprile 2018

Viaggio (fantastico) nelle nadi della bioregione Terra: sushumna, ida, pingala


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...insieme di storie che si intrecciano tra di loro tratte da uno scritto, racconto
di viaggio di due anni fa dal titolo h2om, il materiale  ancora da plasmare e
modellare darà vita nel tempo a tre storie singole

sushumna,  la storia principale di un antropologo psicogeografo che gira per l
italia meridionale, in particolare gargano salento valle d'itria in cerca di
corrispondenze tra nuove e architetture tradizionali,  luoghi da leggere e
decifrare, storie e personaggi da decantare.

ida, inizio della seconda parte di “don chisciotte alle paduli” spettacolo
teatrale, descrizioni dell isola di prospero su cui arriva don chisciotte dopo
le peripezie nell italia meridionale e la partenza da otranto per la battaglia
di lepanto e il successivo naufragio

pingala, soprattutto  nei testi spesso poetici racconto dell incontro a Othia
tra i poeti blu dal mare e oro della rena, amrita bambung biologa fotografa
ecologista e rudraska abheda studiosa di civiltà antiche e orientali,
danzatrice di musica indiana

la citta di othia esiste veramente anche se non come descritta si trova sul
monte devio o d elio sul gargano e il suo vero nome e’  devia o delia. cozzia
invece e’ una citta orizzontale autocostruita in una forma di architettura
spontanea sulla costa tra torre mileto e lesina una citta fantasma, dodici
chilometri di case abusive senza servizi, elettricità rete fognaria acqua
potabile, abitate solo d estate e per brevi periodi. Yria e’ una citta
leggendaria scomparsa travolta dal mare e secondo alcuni archeologi sepolta
sotto il lago di varano che nell'antichità era universalmente conosciuto come
"Sinus Urianum".

susumna

la natura accende gli animi con lampi di meraviglia e stupore, elargisce
doni che arricchiscono il nostro mondo interiore, la nostra parte più bella e
creativa: la capacita di meravigliarci.

come la nebbia del mattino viene dissolta dai raggi del sole, la penna aiuta a
fissare il mondo interiore omposto di sentimenti e emozioni

ho incontrato nell antica citta di othia oro della rena e blu dal mare
traccia analogica, memoria dell infinito istante

infinito centro mare del gargano.
mareanima fievolmente offuscata
da granelli di sabbia
che la luce illumina.

le’n ticchie
ri-fatti non parole
lu sciarabba birrozza
va a’ zapp’ alla giornata

apulia mundi
sentiero dell anima
le indie di quaggiù
magico connubio

un isola bagnata da una piena luce meridiana. nell isola tutto e’ illusione:
signore dell isola e’ un mago. uomo di assoluta profonda solitudine. deserto.
come l isola su cui regna l isola e’ ricca di voci, suoni brezze leggere che
danno gioia e rilassano i sensi. il cerchio sembra chiudersi e non svela
interamente la natura del suo mistero. isola stessa simbolo del mondo, immagine
dell inesplorato e margine di incertezza aspra roccia sabbia montagna alberi
vegetazione, deserto e al tempo stesso ricca di acque di animali di suoni. un
isola disabitata abitata sorta di mondo nuovo dove non ci sono strutture
sociali. solo il firmamento della natura e delle cose, e’ il mondo nuovo
sognato un paradiso terrestre dove l’uomo può tentare se abbastanza saggio di
creare una nuova civiltà diversa lontana dalla storia.
l isola risuona di polvere antica, filo di sabbia mucchi di ceppi incrostati di
alghe e conchiglie portati dal mare e seccati al sole, scroscio eco di fondo
essere delle tenebre

nero del nero, nero o blu,
nero blu, nero rosso,
rosso cupo, nudo lucido

opaco incrostato di antico fango
madido di sudore e pur sempre essere umano

quanto? uno tre mille anni?
solo la verita contiene abbastanza fantasia

puglia di messi splendenti segnata da tre colori il giallo del grano il blu del
mare e il verde degli ulivi. siamo cresciuti a pane e cipolla

ogni tanto isola di luce come un sogno segno zodiacale, uno scorpione, un
granchio, cielo terra o mare, costellazione arcipelago montagna, antico
alfabeto ingigantito lineare b per tavolette d argilla, proiettato su
dimensione stellare, l ombra chiarisce tutto, testa di drago color rosa cenere,
nella prima luce dell alba, a sud bianco ad ovest, il giallo della polvere,
aromatico dolce amaro, sa di violetta e ciliegia e svela l anima della terra da
cui proviene oro rosso arancio albicocca mentre scende l ora dei grilli

l arte pervade lo spazio vuoto linfa vitale che scorre lo spirito si espande gli
occhi vedono l invisibile

la danza dell anima espansione nell universo

la memoria dell acqua attraverso l om

balene ai bordi sono quelle delle antiche cartografie, poste sul limite remoto
del mondo conosciuto al confine tra il rappresentato e l inimmaginato, soglia
di carta sul quale ridisegnare il mondo che si percepisce e costruire nuovi
collegamenti. una mappa che mira a costruire un metodo di esplorazione profonda
dell esistente
sulla costa la citta di cozzia si affaccia sul mar delle cozze 12 chilometri di
cemento nato in attesa dell avvento, il non finito cozziano, costruzioni come
solitudini che si guardano a distanza. qui le strade non uniscono, separano
perché portano lontano le persone, come vivere in un tempo che sta fuori dal
tempo, l oggi e’ già un po domani. il non finito cozziano, il passato vive nel
presente si mescola e non si lascia accantonare come non finire un discorso

mare anima
fievolmente offuscata
da granelli di sabbia
che la luce illumina

le stelle sono ovunque, sembrano in disordine, forse per noi ma non per tutti!
tu vedi il disordine nel cielo stellato mentre per un astronomo e’ tutto molto
chiaro. chi conosce le regole o i principi trova ordine chi non le conosce
trova disordine. il nostro tappeto volante sul quale decolliamo alla conquista
di mondi fantastici, vertigini matematiche nuovi ordini possibili in cui
sistemare la realtà nuove prospettive e inaspettate profondità

viaggio estremo negli spazi infiniti della mente un continuo gioco con il
cervello: un chilo di sale e un chilo di legno, li metto insieme e sono tutti e
due un chilo. una sigaretta e una matita insieme perché sono cilindri, due pezzi
di carta e quaranta fiammiferi insieme perché sono più di uno: classificazione
fantasiosa

i neuroni magici: ci vuole occhio per cogliere l attimo fuggente di una stella e
il mattino dopo mi passo davanti l attimo fuggente, era il momento in cui ci si
rende conto che niente sarebbe stato più come prima anche malinconia per la
fatica precedente, gli sforzi non riconosciuti, l insensatezza di essere sempre
la stessa persona eppure valere molto di più.

un cavatappi un vaso una poltrona sembrano avvolti da quel aura indefinita che
qualcuno chiama anima e altri più prosaicamente valore aggiunto. persino un
pennello, in ogni pennellata, ha la sua forza individuale e l immagine si
frantuma si spezza e si scompone in un caleidoscopio di colori e forme

la mistica e’ la condizione del tempo radiale

uomo anima corpo
infinito centro
mare anima
fievolmente offuscata
da granelli di sabbia
che la luce illumina

spiagge come discariche, plastica tappi di bottiglia cicche di sigarette in
acqua e nella sabbia; questo lo scenario sulle spiagge che sembrano veramente
discariche, la causa l inciviltà delle persone e l inefficienza degli impianti
di degradazione. per 100 metri di sabbia 714 rifiuti: 3 su 4 sono di plastica.
la plastica non ha sapore!

a circa 50 km da foggiopoli all estremo lembo nord occidentale del garganistan
sorge l antica citta solare di OTHIA incontro di culture, via per l oriente e
sentiero di pellegrinaggio per i numerosi luoghi di culto. nelle vicinanza il
golfo uriano sulle cui coste sorgeva l antica citta di URIA fondata dai dauni
alla fine del VIII sec a. c. probabilmente molto più antica e per la sua
posizione favorevole ai commerci marittimi divenne presto una delle più floride
colonie greche d occidente. le sue mura fortificate non hanno impedito numerosi
saccheggi nel corso della storia in particolare la flotta saracena di dragut
primo e distrutta definitivamente da un maremoto nel 1627. alla fine del 700 l
area e’ stata aquisita dai principi di gregorio che hanno promosso scavi
archeologici riportando alla luce l antico splendore della citta. discorso
diverso per l antica capitale othia fondata dai dauni e poi rioccupata dagli
atantidei che l hanno trasformata in citta solare divisa in sette cerchi
concentrici che rispettano i colori i chakra i pianeti i metalli i giorni della
settimana, con al centro il sole.

citta celeste con centro dappertutto e circonferenza da nessuna parte, spazio
metafisico con rimandi alla dimensione spirituale esoterica, magica, come un
alone che sta attorno alle cose.

il governo della citta si basa sui principi della sociophoria efficienza assenso
empirismo miglioramento equivalenza trasparenza responsabilta. i suoi abitanti
vivono in pace seguendo una dieta vegana rispettano l ambiente in cui vivono e
che li ospita e fanno spesso docce d amore. adottano il sistema dell open space
form nei loro incontri giocano come bombi farfalle api cicale grilli ragni. il
re U’—Gar-Gan e la regina U’-e’-Gan governano questo paese che confina a est
con il murgistan a sud con la lukanja e la daunja a ovest con il molisja e si
affaccia sul mar delle cozze.

ho incontrato nell antica citta di othia oro della rena e blu dal mare

Qui tra BAGDADA Eusogna e Itaka stiamo accogliendo con questo giorno sacro il
passaggio complesso...alla scoperta del pluriverso..si semi in aria con
Raccolti di sogni e grappoli di baci in versi affini al Divenire linfa pianta
fiore e frutto della ManiFestazione sentisenso dello Spirito

come dei cibi scegliamo i migliori, così del tempo, non la quantità, a lungo si
gode, il più dolce. (epicureo)

difatti micorize di empatia solcano i cieli reticolando corinzie scie chimiche
campate di semi sbucciati dal sole e da mani amorose.

ancora qui nell antica citta solare di othia in cerca di corrispondenze tra
cielo e terra in questi attimi di apertura del portale celeste

stiamo accogliendo con questo giorno sacro il passaggio complesso...alla
scoperta del pluriverso...si semi in aria con raccolta di sogni e grappoli di
versi affini al divenire linfa pianta fiore frutto

seguendo un vettore radiale come il cuore col suo battito la nostra vita le
generazioni prima figli poi padri infine nonni ciclo delle stagioni caldo
freddo il sole la luna, le donne cicli mensili e 9 lune per la gestazione

in un paese del sud il ritmo si impossessa di te per alleggerire la fatica col
suo morso nel giardino degli ulivi suoni e poesia dalla terra

cala la sera la luna gira il mondo e voi dormite... la luna...gira comunque...

buongiornotte. oradovesei? othia antica citta capitale del garganistan! foggia?
tra murgistan lucanja e daunja nel golfo di uria! google non riporta! a
proposito di don chisciotte a le paduli, dopo lo scontro con le ranocchie di
munchausen e’ partito da otranto per battaglia di lepanto. nave fatto
naufragio, approdato su isola deserta e incontrato prospero psicomago, calibano
spirito della terra, ariele spirito dell aria, aiutanti magici e migranti
siriani e africani!...e mangiato fungo bianconiglio poco prima dell assedio di
topolinia! ora sta costruendo arcabalena per portare tutti in nuovo mondo

quanto? uno, due, tre, mille anni?
solo la verita contiene abbastanza fantasia!

haiku:
frazione celeste
gocce di diamante
allineamento divino

stiamo accogliendo con questo giorno sacro il passaggio complesso...alla
scoperta del pluriverso... si semi in aria con raccolta di sogni e grappoli di
versi affini al divenire linfa pianta fiore frutto (21 giugno)

traccia analogica
memoria dell infinito istante
mare sabbia e luce
uomo anima corpo

infinito centro
mare del gargano
mareanima
fievolmente offuscata
da granelli di sabbia
che la luce illumina

noi abbiamo il tempo voi avete gli orologi
fai quel che puoi
con quel che trovi

full moon party
with tippu tappu
wao wao
ermete trismenegildo
pupurati band
settecentoventotto lune
56 giri attorno al sole

dune, dune di sabbia morbida e soffice
macchie di arbusti dai profumi inebrianti
la spiaggia e il mare guidano lo sguardo
oro della rena e blu del mare
il vento linea di confine
linfa di nuova energia

luogo rotondo sole architetto isola di luce

il salento, dei primi racconti e’ tessuto come in una antica coperta o in un
assolato quadro del 700 di sole di visioni di suoni di danze. regna anche un
silenzio che passa tra le cose come quel tempo che muto e rumoroso ha lasciato
le rughe e il dolore (sul volto) della tabacchina che racconta di ragazzi del
secolo scorso, di rivolte andate in fumo, resta la forza di una donna che
lavorava le foglie di tabacco capace di smontare sotto un sole che sembra
voglia incenerire tutto e tutti, il dolore che tutto sa purificare

nel secolo scorso un appassionato di esoterismo intraprende un viaggio nel sud
italia a studiare le origini di alcuni riti magici. dopo molto peregrinare
viene indirizzato da una vecchia fattucchiera in puglia. qui non trova
esattamente
quello che stava cercando ma incontra la pizzicata una donna morsicata dalla
taranta che cambierà per sempre la sua vita. un racconto che ripercorre miti le
leggende o gli studi legati al fenomeno del tarantismo e nel quale la tradizione
si fonde con la storia, sospesa tra realtà e magia.

a sud - il racconto del lungo silenzio.

rappresentazione dolente e stralunata di un meridione eternamente uguale a se
stesso
paesaggi stralunati per contrade e paesi come voci di un mercato virtuale.

immagini archetipe dell emotività antiche litanie di un tempo dove passato e
futuro coincidono effimeri confini di spazio e tempo.

lavoriamo sul presente collegandolo al passato dialoghiamo con quello che ce’ e
anche con quello che non ce’

come senza la vita io posso stare
bella la fija del lu marinare
che vofa che vo fa che vo fa
leva di qua e metti di la
tutta robba inutile
bolle di sapone per tutti
qua si campa d aria
u pani e’ luntanu

nel momento in cui riusciamo a scrivere
cio che sentiamo il cuore si rinnova

il racconto
del lungo silenzio
fino al mio respiro

questa vibrazione e’ l assoluto stesso la nostra anima si riconnette con la sua
origine om sempre vivo e costante (om chanting)

un tuffo nel luogo comune
ce’ una grande festa in riva al mare
puglia solo tu mi fai impazzire
ragione e sentimento
dal buio alla luce
banane e lamponi
ti amo per davvero

tante piccole gocce che si incontrano per formare gocce più grandi

espansione nell universo la danza dell anima

come sono come suono come risuono vedo guardo sento suono sono

sono sul treno, un mezzo che appartiene alla nostra vita. il treno e’ allo
stesso tempo presente passato futuro un po come noi che nello stesso istante
siamo quello che siamo stati, quello che siamo e quello che sognano di essere o
quello che saremo il treno e’ quel che e’ stato quel che e’ oggi e anche quello
che sarà

a sud
il racconto del lungo silenzio

vincolo sonoro sto sempre dove ce’ la musica.

sole caldo nuvole
veloce mi sposto.
siamo noi
anche oggi

come nuvole
che vanno e vengono

in a cosmic ear
a nuvola avand a luna
danza marranza
e marra tunda
de sette pianeti
nella psico mo sfera
odore di frittura
peperoni e patate
sul far della sera

a che ora inizia

il punto dell acqua centro armonico determina l incontro tra le anime plesse e
perplesse nell accelerazione della memoria, tocco immaginario respiro sguardo
movimento gesto più in grande l’energia vitale

assolutamente assuefacente

sole caldo nuvole
veloce mi sposto
siamo noi anche oggi

nello sforzo incessante
di essere uomini

lavoriamo sul presente collegandolo al passato dialoghiamo con quello che ce’
e anche quello che non ce’

eu-phoria portare abbondanza benessere sensazione di benessere che si manifesta
con vivacità allegria tendenza all ottimismo stato di eccitazione animazione
buonumore ebbrezza entusiasmo esaltazione gioia

le case parlanti ci accompagnano in questo girotondo di avventure folli e
visionarie a volte anche un po assurde nello stralunato mondo della puglia
estiva tra tradizione e modernità. una visione basata soprattutto su una
sensibilità contemporanea, ricerca scambio incontro culturale ed emotivo, con
curiosità e rispetto delle culture e delle storie in modo non passivo. una
felice promiscuità estetica per interrogarsi su architettura spontanea e
materiali antichi, cura dei luoghi spazi e segni dell uomo e dei suoi sogni.
guardare con amore e rispetto anche agli anziani e la storia che rappresentano
in un dialogo armonico tra contemporaneità e passato in equilibrio tra
spiritualità e materialismo. una regione dove la vocazione dell uomo sa della
forza dei campi sgombrati palmo palmo dalle pietre. in una terra culla di miti
e leggende anche l architettura e’ condensato di magia religione e mistero, a
livello simbolico incontro mai sopito tra uomo e divino. nelle torri costiere
il rapporto forma funzione e materiale costruttivo trova precise rispondenze in
una dimensione simbolica di rappresentazione dello spazio. le torri più antiche
a pianta circolare quelle aragonesi a pianta quadrata.

nel mantenere nella società dei trulli elementi culturali rilevanti concezioni
di vita particolarmente primitivi, pratiche magiche fatture filtri riti
propiziatori. fra essi quelli che ritengono derivati dalle pratiche primaverili
che si svolgevano nei boschi sacri intorno a templi pagani le sopravvivenze
architettoniche di questa primitiva spiritualità: i pinnacoli a culmine dei
trulli e i segni dipinti sul cupoloni in corrispondenza dell ingresso dell
edificio. circa i primi l ipotesi più diffusa e’ di porne l origine in
relazione al primitivo culto solare praticato dai messapi i preistorici
abitanti del salento e di cui fa fede l analogia formale esistente tra essi e
gli amuleti messapici, la sfera il cerchio, segni del disco solare, la piramide
il cono, forme delle pietre sacre, del baitulos, attributo del culto solare.
circa gli altri la connessione ad una forma di spiritualità magica e’ ancora
più evidente sia per la particolare situazione di essi in corrispondenza dell
ingresso del trullo con valore ritenuto propiziatorio e di scongiuro, sia per
il
significato ad essi intrinseco: a parte la varietà di origine cristiana o
puramente decorativa, politica o semplici iniziali se ne riscontra una serie la
cui terminologia decorativa e’ la medesima delle antiche pratiche astrologiche.
l iniziazione di queste circostanze puo rappresentare la causa del perché la
società dei trulli si sia attestata in una fase primitiva di sviluppo
mantenendosi inalterata per millenni sia nella struttura economica e sociale
sia nell ambiente culturale sia nell espressione architettonica. l architettura
dei trulli e’ architettura di luogo, la diffusione del tipo termina ove si
modifica la particolare composizione geologica. la cultura del trullo.

sole architetto isola di luce

il mandala opera sacra per i monaci buddisti tibetani alla ricerca del cerchio
sacro OM MANI PAD ME HUM bodhisattva mantra ecco il gioiello nel loto e’ uno
dei mantra più importanti del buddismo il bodhisattva della compassione OM
purifica l orgoglio MA purifica la gelosia il desiderio per il divertimento NI
purifica la passione ed il desiderio PAD purifica l’ignoranza e il pregiudizio
ME purifica la povertà e la possessivita HUM purifica l aggressivita e l odio

i colori del mandala indicano specifiche proprietà e relazioni spiritual ed
esiste una profonda correlazione fra i colori ed i loro significati nel
buddismo tibetano giallo simbolizza la terra bianco simbolizza l acqua verde
simbolizza l aria rosso simbolizza il fuoco il blu e’ la profondità dello
spazio infinito.

conciliare l utile per gli altri e il gradevole per se stessi

genuino grandestino, autodeterminazione dall usura alla cura dalla lotta alla
flotta culturale in metamorfosi esistenziale chi trova cerchia l aldilà che sta
qua nell ovunque si va nell universalità ci espande al vertice oo ove tutto
l’apparato amen, burocratico politico e’ obsoleto e il burrone del solco
quantico con l articolo n. 9 e 33 garibaldi e con me, più cesare beccaria e
tutta la poesia mondiale, facilitatori per incontri sentieri profondi.

indossiamo il mondo al rovescio
e la soluzione non e’ diritta,
sta sempre su un piano altro
più alto. saltiamo pasti e
mangiamo la foglia, il falso e
l esoterico vengono alla luce
in modo truce. eppure, poiché
l alto e’ come il basso
il dentro come il fuori

chi ha un senso continua a camminare
e chi lo snobba mima la vita come in prigione.

se la vita abbia senso in vero chissa
la sua voce si nasconde nei fossati
quando le lacrime non scivolano più
lungo i fili d aria

questi erano le mie meditazioni filosofiche mentre procedevo nel mio viaggio,
quando scorsi venire verso di me un uomo rivestito di un armatura con una
terribile picca o lancia, in sella a un destriero. guardai allora col
cannocchiale e scoprii che non poteva essere altri che don chisciotte e mi
ripromisi un gran divertimento da quel incontro.

così disse e d un tratto il buon Muncausen venne avanti alla testa di un
singolare corteggio di antiche armature cavalleresche, di vecchi elmi, di una
schiera di pennoni di bandiere di vessilli e di pavesi allegramente variopinti,
rossi d oro e di porpora e in ognuna delle mani brandiva una forma di pan di
zucchero, tutta ben indorata. a una sua parola. 10.000 biscotti di napoli di
gallette croccanti di ciambelle dolci di focacce di cappelli di pan di zenzero
si scontrarono a mezzaria in una esaltazione festosa, proprio come una immensa
procella di pietre da mulino o come quando piove a catinelle da innumerevoli
nubi.

chi sei tu esclamo DonChisciotte dall alto del suo potente corsiero. chi sei tu?
parla o per l eterna crudeltà del mio braccio tutto il tuo equipaggio perirà al
suono di questa mia tromba! o tenebroso che tutto rivestito di ferro osi
avventurarti sul mio cammino per fermare il grande Muncausen. sappi allora
allezzato cavaliere che perirai allietante sotto i colpi della mia arma
possente. sappi che al cospetto di questo azzurro cielo la buona causa della
ferita del valore e della purissima fede trionferai così detto brandi la spada
potente e avrebbe certamente compiuto prodigi di valore se qualcuno non avesse
messo sotto la coda del buon ronzinante un ramo tutto spinoso di ginestra dopo
di che scalciando con tutte le zampe il corsiero stramazzo a terra dove il
cavaliere gemette il credo per la sua vita. in quello steso momento 10.000
ranocchie balzarono fuori dal casco di gog e magog e assalirono furiosamente da
ogni parte il cavaliere.. invano egli gemeva invocando la sua gentile dulcinea
del torboso perche il selvaggio gracidio delle rane era più forte più sonoro
delle sue invocazioni e così in quella vergognosa battaglia il cavaliere fu
sopraffatto dalle uova delle rane che brulicavano tutte sul suo elmo
scintillante. odiosi miscredenti, si lamentava il cavaliere, via via solo degli
orribili stregoni e ei diavoli potevano riuscire in una così ardua impresa,
sconfiggere il cavaliere della mancia con una ignobile disfatta con una guerra
che non si era vista l eguale. a quel tocco 10.000 ranocchie cominciarono a
gracidare ed ora vengono a quel cavaliere avvilire, il cavaliere che fu già
difensore d illustri vergini, di tutte le dame oltraggiate e dei pellegrini
canuti. ed ecco di nuovo che il cavaliere della mancia sale a cavallo e col
braccio teso in fuori per bilanciare l asta si butto a briglia sciolta contro la schiera
del campo nemico da gran tempo muto come fulminato da quello e con un coro di
entusiasmo generale si misero a cantare al cavaliere che avanzava travolgendo
la schiera. all improvviso dal baule del cocchio trabocco gran copia di
caramello e si sparse irrefrenabile in mezzo alla folla dei combattenti, come
quando la vecchia caterina getta ai polli pezzettini pane e briciole mentre
quelli si ingozzano veloci del cibo offerto loro con generosa abbondanza e pace
fraterna e zitti!
essa fa-zitti! zitti!

lacrime di sirena- nurdles
costituiscono la materia prima prodotta dalle industrie della plastica
trasformata in oggetti che tutti noi usiamo quotidianamente. le lacrime di
sirena piccole e leggere vengono disperse da venti e correnti e finiscono sulle
nostre spiagge tra i piccoli rifiuti sui sentieri delle dune spinte verso terra
vengono catturate dalla vegetazione duale dove rimangono intrappolate tra gli
altri detriti come legnettie piccoli rifiuti sulle spiagge sabbiose e’ più
facile individuarle accumulate spesso appiedi delle dune tartarughe uccelli e mammiferi marini possono ingerire accidentalente scambiati per cibo inoltre le microplastiche ingerite dai pesci e altri organismi marini finiscono per contaminare la catena alimentare arrivando direttamente sui nostri piatti. lacrime di sirena. sono la materia prima da cui si ricavano gli oggetti di plastica che tutti noi quotidianamente utilizziamo.


Piccole e leggere vengono disperse da venti e correnti che le portano su tutte
le spiagge del mondo. pericolose perché assorbono e rilasciano sostanze
inquinanti possono essere ingerite dalla fauna marina, restano per sempre nell
ambiente cerchiamole in spiaggia tra gli altri rifiuti la vegetazione, lungo la
linea di mare, i sentieri e ai piedi delle dune.

Oh, anche l anno scorso eri qui! e trovavi modo di venire ogni giorno, in
automobile ci vuole poco! avanti mettiti la giacca e vieni. l automobile
correva per la campagna deserta fra alberi dalla foglie polverose, lui al
volante lei gli sedeva accanto. mi passa il malumore quando sto con te! sono
contento e le prese la faccia tra le mani e si specchio nei suoi occhi,
ridendo. L'aiuto ad alzarsi le scrollo la sottana maculata di verde salirono in automobile ed egli riprese a guidare. Abitavano in una casa nuova di un bianco gesso con un largo cortile rettangolare. sulle scale si vedevano ancora le macchie di vernice e la segatura asciutta. ceno’ sola: porto’ il tavolo vicino alla finestra per
guardare fuori scambiando cenni d intesa coi ragazzi del balcone di fronte.
lampioncini colorati, mi piacciono tanto, la sera ne abbiamo appesi alcuni alla
finestra due gialli uno rosso e uno azzurro, quello azzurro si e’ bruciato,
purtroppo! ecco prendo le chiavi, mi vesto! ho un vestito celeste dell anno
scorso, non sarà diventato corto? si tasto le chiavi nella tasca dei pantaloni
senza accendere la luce, socchiuse la porta che dava sul pianerottolo, scivolo’
fuori scese a precipizio le scale, apri il portone e lo richiuse adagio. sali in
automobile e via, prese la corsa verso la campagna.

terzo paradiso grembo generativo di una nuova umanità nuovo mondo che unisce la
comunità umana passaggio a un nuovo livello di civiltà planetaria, simbolo che
porta ognuno ad assumere una personale responsabilità nella tangente
epocale, riconfigurazione del segno matematico oo formato da una linea che
unisce due volte il disegno, si formano tre cerchi, i due cerchi opposti
significano natura e artificio, quello centrale grembo formativo di una nuova
umanità unendo i primo e il secondo paradiso, il primo naturale in cui gli
uomini erano perfettamente.... il secondo artificiale sviluppato dall
intelligenza umana, attraverso processi che ha raggiunto proporzione
globalizzante.

villaggio e autonomia. il potere del popolo nella costruzione di uno due tre
cento mille...villaggi. fondamentale per l elaborazione di quel nuovo modo di
vivere in cui la “ partecipazione” della gente sia ordinata al potere locale e
non semplice sovrastruttura alla attuale piramide di condizionamenti.

la nave e’ così antica, così profondamente legata all idea del viaggio che ogni
volta che ci si sale a bordo si spera di provare la stessa emozione dei
navigatori di un tempo quando prendere la nave era un impresa da visionari.

la macchina ci ha promesso la libertà e l indipendenza ma alla fine la libertà
che ci ha offerto si e’ rivelata inquinante deludente e ristretta.

l’aereo e’ un anticipazione del futuro precipitata ai giorni nostri. un mezzo
che l animo dell uomo deve trovare ancora il modo di accettare e interpretare.

l’autobus dal suo canto riesce ad andare dove altri mezzi non sanno andare e
spesso a bordo ci trovi un umanità che pensavi perduta.

per scoprire il bello camminiamo lentamente, soffermiamoci ad ascoltare e ad
ammirare

a volte la bellezza si cela nel non fare o almeno nel fare il meno possibile

firma qui!
stop al consumo di territorio,
fai sentire la tua voce!
sette metri quadrati al secondo,
80 campi di calcio al giorno.
in 30 anni divorati 5 milioni
di ettari di terreno agricolo.
il cemento ha avuto la meglio!

brani da: la tempesta di shakespeare, annibale di pietro rumiz, lessico
giovanile di natalia ginzburg, incontri con uomini straordinari di gurdijev,
diario notturno di ennio flaiano, futuro primitivo di john zerzan, il barone
munchausen, le vie dei canti di bruce chatwin, la cura della natura di gandhi,
geografia di franco farinelli, il piccolo principe, acchiappalagatta di
emmanuela spedalieri, la lentezza di quale vita, un popolo di formiche di
tommaso fiore, la rivoluzione del filo di paglia fukuoka. da repubblica:
alighiero boetti, alessandro mendini, pietro rumiz. dai blog, michelangelo
pistoletto, jose arguelles, vandana shiva. dalla gazzetta del mezzoggiorno:
federico pace, paolo cossi, filippo arriva

e tu che scrivi?

la memoria dell acqua
attraverso l om
una sfera perfetta H2om

la musica(s)muove le emozioni

Legenda

Nadi ( lett. «tubo») è un termine tipico della fisiologia sottile nelle tradizioni indiane dello Yoga e del Tantra in generale.

Il termine nadi proviene dal sanscrito  e significa tubo, canale o vena. Tali canali sarebbero le vie attraverso le quali passa il prana, inteso come energia vitale o soffio, per alimentare tutte le parti del corpo.

Le tre nadi principali sono:


        •       Sushumna è forse il più importante dei canali di energia. Si situa nel Merudanda (Danda: bastone; Meru: la montagna asse del mondo della mitologia Indu), ovvero nell'asse cerebrospinale che parte dall'estremità inferiore del tronco  fino ad arrivare all'estremità della testa, la cosiddetta corona. Sushumna viene descritta come di colore rosso fuoco (Agni)
        •       Ida, si avvolge intorno al sushumna trasportando le due polarità energetiche, che termina nella narice sinistra (parte del corpo a polarità negativo-femminile) ed è associata all'energia lunare
        •       Pingala, si avvolge intorno al sushumna trasportando le due polarità energetiche, che termina nella narice destra (parte del corpo a polarità positivo-maschile) ed è associata all'energia solare


Ferdinando Renzetti



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