martedì 4 ottobre 2016

Bioregionalismo elementale e stupidità umana - "...acqua, elemento vitale! La cercano su Marte, la cercano su Venere, ma dove ce n'è tanta -ovvero sul pianeta Terra- la inquinano


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La cercano su Marte, la cercano su Venere, sperano persino che sia sulla Luna, magari in forma ghiacciata, ma dove ce ne è, e tanta ed ancora buona, non se ne tiene conto… Anzi la inquiniamo.  Come mai siamo così stupidi sulla faccia della Terra?

Dall’acqua nasce la vita e la vita è sostenuta dall’acqua, lo sanno anche i bambini. L’evoluzione delle specie viventi è tutta maturata nell’acqua. Piante, amebe, molluschi, pesci, anfibi, rettili, uccelli, mammiferi… hanno la loro origine ed il loro sostentamento nel liquido primordiale. L’acqua copre i due terzi del pianeta, è pioggia, ruscelli, laghi, depositi sotterranei.. si trova persino sotto i deserti. Il liquido blu ha provveduto alla creazione e conservazione dell’atmosfera sul pianeta, alla miracolosa bellezza che fa apparire azzurro il nostro pianeta, se osservato dallo spazio.

L’acqua è sempre la stessa, viene in continuazione riciclata e spostata, trasformata in ghiaccio o vapore, ma esiste nella stessa sua incredibile quantità e qualità da milioni di anni, è il risultato di un “gioco” forse irripetibile fra calore e raffreddamento…


Ma oggi sentiamo dire che sulla Terra “manca l’acqua”, come mai? In realtà l’acqua non manca, la sua percentuale non aumenta né decresce è sempre stabile, grazie a Dio! Allora cos’è che manca?

Quel che viene a mancare è la quantità di acqua potabile od utilizzabile, ecco la verità!. E per quale ragione “manca” quest’acqua? Semplicemente perché non viene data la possibilità al liquido di auto-rigenerarsi, come è sempre avvenuto nei secoli passati, l’acqua non fa in tempo a “disinfettarsi” dai veleni che l’uomo immette nell’atmosfera e sul pianeta a vari livelli di profondità. Per cui l’acqua disponibile, per il mantenimento dell’esistenza di ogni specie vivente, è stata decurtata.

Ma cosa fa lo stupido uomo per risolvere il problema? Non smette di inquinare, anzi aumenta sempre più l’immissione di sostanze nocive (perlopiù di produzione industriale) e contemporaneamente “raziona” commercialmente l’uso dell’acqua pulita residua. Sì, l’uomo ha reso l’acqua un genere di consumo commerciale, la vende come fosse un “prodotto”, l’ultima acqua potabile del pianeta è stata resa oggetto di sfruttamento economico.

Haihaiai, siamo proprio giunti all’idiozia più sordida e cieca…

Ed infatti giunge notizia che nella sua forsennata ricerca di sorgenti liquide l'uomo sta già inquinando l'eventuale risorsa idrica contenuta nelle viscere del Pianeta Rosso, Marte... 


Paolo D'Arpini - bioregionalismo.treia@gmail.com 


 
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3 commenti:

  1. Scrive Econew a integrazione dell'articolo: "Il 97 % degli Italiani, ammaestrati dalla pubblicità, consuma acqua minerale: costosa, inutile ed inquinante. Il Cittadino Intelligente, quando ha sete, apre il rubinetto e beve acqua fresca, al contrario, il Cittadino Poco Intelligente, quando ha sete, si sottopone a un defaticante stress psicofisico: esce di casa, raggiunge il più vicino supermercato, paga circa 18 euro, si carica un pacco di 10 kilogrammi, ritorna a casa, deposita le bottiglie nel frigo, poi esce un´altra volta di casa con un voluminoso pacco di bottiglie vuote, raggiunge la più vicina raccolta differenziata (se va bene, ndr), scarica il malloppo e mette, così, finalmente fine (salvo incidenti di percorso, ndr) alla faticosissima e dispendiosa operazione. Il tutto per bere la stessa e identica acqua che ha in casa quasi gratis: un solo centesimo di € per 10 litri di preziosa acqua potabile...”

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  2. Tranquilli! L'acqua di Marte non è inquinata, dal momento che l'uomo, fortunatamente, su Marte non c'è mai stato e nemmeno le sue macchine diaboliche dette razzi interplanetari. L'unica cosa che l'uomo può fare è andare poco al di là dell'atmosfera.

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  3. il 97% dell'acqua sta nel mare ed è una grande quantità di questa che cade sulla terra, ma non viene trattenuta dal manto erboso indebolito, causa lunghi periodi di siccità, e crea smottamenti ed alluvioni nella sua corsa di ritorno verso il mare il vetiver forma una barriera filtrante, che rallenta la velocità dell'acqua, che permea nel terreno e ricarica le falde, protegge le piante a valle e evita disastri economici e tragedie umane. Il problema dell'acqua non esiste, il problema è l'indifferenza verso le soluzioni che ci offre la natura e il privilegio per scelte altre.

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