sabato 10 marzo 2018

Bioregionalismo bio-culturale all'eco-Festa dei Precursori, dal 27 al 29 aprile 2018 a Treia


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Si chiamano  bioregioni  quei territori caratterizzati  da continuità e omogeneità di paesaggi, zone eco-sistemiche interezze fluviali valli e versanti o per continuità di piante e animali omogeneità e continuità nei paesaggi materiali naturali e culturali.

La scuola eleatica può essere considerata come un paesaggio bioculturale ed  anche se entità astratta può rientrare benissimo nei parametri del bioregionalismo.


In fondo all'articolo che avevo  recentemente scritto sulla scuola eleatica, pubblicato qui: 
http://retedellereti.blogspot.it/2018/03/archeologia-parmenide-zenone-e-la.html -  riportavo che un gruppo di moderni edifici in cemento armato, legno e vetro, destinati a biglietteria, esposizione, ristoro, servizi igienici e vendita di souvenirs costruito con i finanziamenti POR Campania 2000 – 2006, (nota bene), per la valorizzazione del Parco archeologico di Elea-Velia nell'ambito di un progetto cofinanziato dall'Unione europea. Di questi solo la biglietteria è utilizzata, mentre gli altri risultano in stato di abbandono sin dal loro completamento: gli scaffali accatastati non sono nemmeno stati montati. Nel 2016 l'area archeologica ha
fatto registrare 33.380 visitatori.

La maggior parte della struttura finanziata dall'unione europea versa in stato
di abbandono addirittura con gli scaffali che non sono stati neanche montati.
Inutile parlare di un centro visite con antiquarium annesso con i reperti
trovati che non si sa neanche dove sono custoditi. Poi le presenze : i dati
riportano 33 380 visitatori l anno quando con un serio piano strategico di
adeguata comunicazione e di pianificazione culturale e territoriale si potrebbe
arrivare ad attrarre milioni di visitatori cosa che sembra pura utopia allo
stato attuale della considerazione che si ha della cultura in italia, non
perché sia favorevole al turismo anche se culturale ma per ridare lustro e
dignità a una delle scuole più antiche della nostra civiltà definita appunto
come patrimonio dellumanita. Chi va ad elea per pietre filosofiche ci va per
vedere qualcosa di immateriale qualcosa che sta solo nell energia del luogo. Ci
va per incontrare Senofane Parmenide Zenone e Melisso. Si tratterebbe di
riorganizzare una scuola di filosofia con convegni incontri seminari adatti a
tutte le eta. Mostre di arte poesia fotografia sempre sul tema del paradosso.
Questo e’ solo un sogno cmq per chi ama il luogo e la filosofia in un certo
senso va bene anche così senza niente di tutto quel che ho prospettato, almeno
ora quando vado ad Elea ad incontrare i miei filosofi preferiti lo posso fare
con tutta calma pace e in silenzio. Anche perché se si riuscisse a creare quel
che ho detto posso immaginare come non funzionerebbe con tutte le lottizzazioni
politiche che ci sono in italia dove vengono spesi fondi enormi per la cultura e
non si sa che fine fanno e come vengono impiegati. Molto spesso sono stati
finanziati film da milioni di euro che poi sono stati autentici fallimenti al
botteghino e anche prodotti culturali di bassa qualità. In questo ambito grande
responsabilità ne ha la sinistra che ha gestito gran parte della cultura
italiana negli ultimi cinquant'anni.  
Per dire c'è proprio bisogno che Veltroni
realizzi dei film scriva libri oppure produca programmi televisivi di scarso
successo poi interrotti per mancanza di idee e di pubblico. Non poteva
limitarsi a fare il sindaco oppure la Melandri che dopo essere stata ministro
della cultura si e assegnata un importante incarico  nella direzione dei musei
di Roma. Ho citato i due personaggi non perché ce l'ho con loro ma solo a mo di
esempio pre dire di come e’ lottizzata e gestita la cultura in italia. Che poi
a questo punto e’ solo falsa cultura anche perché loro non rischiano niente o
vanno bene o vanno male rimangono sempre al loro posto perché la maggior parte
degli eventi culturali si svolgono tutti con finanziamenti statali. Quindi
spesso un evento costato fior di quattrini anche se non riscuote consensi
continua ad essere finanziario lo stesa con le stesse modalità e le stesse
incapaci persone. Forse sarebbe meglio riportare tutto ad economia di mercato
e lasciare tutta la cultura alla capacita di autoripodursi e autosostenersi
così poi si vedrebbe dove sta la vera capacita di produrre spettacoli film e
quanto altro. Conosco direttori artistici del partito che si spostano da un
festival all altro senza mai dimostrare le loro capacita con produzioni
eccellenti festival e spettacoli di riguardo, nonostante i loro decennali
fallimenti continuano ad imperversare nel panorama culturale. Spesso poi
insegnano pure alle università oppure producono spettacoli a loro nome
naturalmente subito finanziati e naturalmente non li va a vedere o a sentire
nessuno oltre loro stessi i parenti e gli amici della loro rete di appartenenza
e lottizzazione. A pescara si svolge un famoso festival jazz uno dei primi d
europa dagli anni sessanta sempre con lo stesso direttore artistico. Nonostante
la validità dell'offerta non ci sono stati riscontri sul territorio nel senso che
se facciamo la somma del denaro che e’ stato speso in trent’anni per far suonare
jazzisti americani a pescara e vediamo l’effettiva ricaduta sul territorio con
investimenti nel settore culturale o turistico o anche livello didattico tipo
il jazz nelle scuole o scuole di jazz ma anche musicisti jazz il risultato e’
vicino allo zero. Ora non voglio parlare di autarchia o come facevano glia
anarchici negli anni 70 che proclamavano, riprendiamoci la cultura ma che senso
ha far venire tutti questi musicisti americani pagati fior di quattrini in
vacanza in italia che oltre a stare in vacanza vengono pure pagati con offerte
ormai desuete fuori dal contesto, senza legami col territorio che non lasciano
frutti sul campo che le semplice fruizione estetica di un ora di buona musica,
come seminare i semi ricavati da frutti di di seconda generazione, sterili, che
fanno magari la pianta ma non danno frutti oppure spesso non germinano neanche.
Discorso lungo, in verità avrei voluto parlare della filosofia di Zenone in
particolare,  sarà per la prossima volta...



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Per questo quando frequento piccole feste e festival auto-prodotti, come la Festa dei Precursori di Treia, che quest'anno si svolge dal 27 al 29 aprile 2018,   mi sento veramente felice per la dignità, l'umiltà e la semplicità che poi sono i valori veri della cultura vera trasmessa  spontaneamente e naturalmente, senza sovrastrutture, imposizioni biglietti, finanziamenti, ordine pubblico e quanto altro, è  difficile prospettare poi la Festa dei Precursosi in un contesto più grande, per ora teniamocela così che va benissimo. Nel silenzio e nella pace e nell'armonia del bel paese di Treia.  Complimenti a voi e complimenti pure a me un saluto da Sebastian... (Alias: Ferdinando Renzetti)



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Il programma di massima della manifestazione è il seguente: 

Il 27 aprile 2018, alle ore 18, presso la sede Auser Treia in Via Lanzi 18/20,  è prevista una conferenza dell'artista bioregionale Ferdinando Renzetti sulla lavorazione della Terra Cruda, con esempi pratici. 

Il 28 aprile 2018, alle ore 10.30, passeggiata archeologica  nel centro storico di Treia, per conoscere le bellezze storiche della città, a cura di Auser Treia, accompagnano l’archeologo Enzo Catani e l'assessore alla Cultura, Edi Castellani. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 17, nella sede del Circolo vegetariano VV.TT. in Vicolo Sacchette 15/a – Treia, si tengono una serie di interventi sulle consuetudini alimentari bioregionali, introduce lo storico  prof. Alberto Meriggi, segue giro di condivisione e si conclude con il reading sul cibo per antonomasia “Il Pane”,  a cura dello scrittore Michele Meomartino,  con proiezione diapo.  La sera, alle ore 21,  nella sala di meditazione del Circolo,  esecuzione di bhajan a cura del gruppo di canti “Luce di Stelle”, diretto da Mara Lenzi, con accompagnamento di sitar, harmonium, mrdanga e cembali.

Il 29 aprile 2018, alle ore 10.30 escursione erboristica nel circondario di Treia, a cura dell’Auser Treia, con accompagnamento della semplicista Aurora Severini. Alle ore 13.30, picnic nel giardino del Circolo con le erbe raccolte ed il cibo vegetariano da ognuno portato. Verso le ore 16 si terranno degli interventi in sintonia nella sede del Circolo, come ad esempio quello del botanico   Roberto Ferretti de La Scentella (autore di “Le Marche in Valigia”), Loris Asoli di  Arcevia (Fondazione di una comunità per il nuovo mondo), ed altri importanti partecipanti. La sera, verso le ore 21.30,  nella sala di meditazione del Circolo, bhajan  con il vocalista Upahar Anand, accompagnato da flauto indiano e tablas,  e celebrazione  del  Wesak acquariano.

Info: circolovegetariano@gmail.com - Tel. 0733/216293

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