lunedì 26 marzo 2018

Mondeggi, fattoria senza padroni - Plenaria di Genuino Clandestino dal 27 al 29 aprile 2018


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Riproponiamo questo testo a tutte le reti per stimolare una riflessione che ogni territorio dovrà elaborare i vista della plenaria di venerdì 27 aprile 2018 a Mondeggi.
Il nodo fiorentino che sta predisponendo l'incontro di tutto il movimento invita tutti e tutte a elaborare un pensiero e chiede alle assemblee territoriali di portare il proprio contributo.

Per agevolare un po' il nostro lavoro vi invitiamo a comunicare al più presto sia il numero dei banchi per il mercato della domenica che più o meno le persone che ogni rete prevede di coinvolgere nella partecipazione a questo incontro.  Di seguito al testo del domandone la comunicazione organizzativa e il programma.

Nel nostro manifesto ci definiamo una comunità in lotta e tra i nostri scopi ci diamo quelli di sostenere e diffondere:

-la creazione di comunità;
-percorsi pratici di accesso alla terra come scelte di vite basate su principi agroecologici e strumenti di azione politica;
-scelte e pratiche cittadine di resistenza per creare alleanze tra città e campagna riconvertendo l'uso degli spazi e delle risorse sulla base dei principi dell'auto-organizzazione, della solidarietà, della cooperazione e della cura del territorio;
-di sostenere le comunità locali in lotta contro la distruzione del loro ambiente di vita.

Il nostro, poi, è un movimento fatto di reti, non centralizzato e a forte carattere territoriale. Questa è la nostra forza e, sopratutto, rispecchia ciò che siamo: contadin*, allevator* e raccoglitor* che fanno della terra non solo il loro sostentamento ma che, attraverso pratiche quotidiane portano avanti un'alternativa concreta ad un sistema politico ed economico mortifero (ed è in questo senso che facciamo esistere un'azione politica).


Nella nostra visione, che ha forti radici nell'antiautoritarismo e nell'autodeterminazione, è dalla moltiplicazione e diffusione delle esperienze pratiche e, quindi, territoriali, che emerge quello che si può definire un movimento che, nella condivisione di certi valori e nella riproduzione di certe pratiche, assume un respiro più ampio (possiamo dire, provvisoriamente, nazionale, anche se il termine nelle sue declinazioni storiche e politiche forse non ci appartiene).

Possiamo dire che con il lavoro degli ultimi otto anni questa condizione si è, in parte, realizzata. I nodi si sono moltiplicati, il nostro discorso si è affinato e arricchito, la sensazione di appartenenza va radicandosi in ognun* di noi, certi temi e certe pratiche si sono diffuse pur mantenendo la libertà di declinarle in ogni luogo in modo diverso, rispetto alle esigenze a al contesto delle singole realtà territoriali.

Ma sentiamo anche, da qualche anno, che arrivat* a questo punto abbiamo bisogno un altro passo in avanti che facciamo fatica a concretizzare.
Certo, nei momenti dell'urgenza abbiamo vissuto fondanti e meravigliose esperienze di mutualismo che ci danno la consapevolezza di poter contare le/gli un* sulle/gli altr* ma in molt* sentiamo l'esigenza di agire prima dell’emergenza, costruendo qualcosa di più: un'infrastruttura in grado di organizzare, sostenere e difendere le forme di vite agroecologiche che creano territori resistenti. Un'organizzazione strutturata in modo da non prescindere dai nostri valori fondanti: la territorialità, l'autodeterminazione, l'antiautoritarismo.

Come nodo fiorentino crediamo che il fatto che questo nazionale si svolga a Mondeggi ci dia l'occasione di confrontarci su questa questione, forti di un contesto fecondo: da un lato, infatti, c'è la chiara volontà politica da parte delle/gli occupant* di creare le condizioni perché nascano mille Fattorie senza Padroni, rifuggendo dall'idolatria della singola situazione; dall'altro come nodo territoriale siamo consapevoli dell'importanza di quest’esperienza che è una messa in pratica di una serie di principi di cui GC si vuole promotore e difensore.


Muovendoci dalla convinzione che queste due constatazioni non siano affatto in antitesi crediamo che la partecipazione di tutta la rete nazionale alla cura e alla difesa di questa esperienza possa essere un'importante banco di prova per concretizzare i progetti sospesi e iniziare a costruire le infrastrutture proprie di un movimento.

Se riusciamo a costruire sostegno e supporto anche al di la del momento critico di un eventuale sgombero questo stesso fatto sarà stimolo e rilancio sia per la rete; sia (soprattutto) per tutt* quell* che desiderano e sognano di intraprendere un percorso simile perché dimostrerebbe a tutt* di avere alle spalle un sostegno forte in grado di creare e difendere i nostri spazi, rendendo la prospettiva di riappropriarci della terra, delle modalità produttive e di mettere in atto una scelta di vita agroecologica svincolata dall’economia neoliberista più di una speranza: un'alternativa percorribile.

Come ben detto dal Collettivo di agricoltori contro le norme a seguito dell'uccisione da parte della gendarmeria francese dell'allevatore Jerome Laronze, da cui il nostro nodo prende il nome: «sono necessari atti di resistenza collettivi [...] perché solo un movimento collettivo ci permetterà di fermare la macchina che ci riduce in frantumi».

È questa, dunque, la questione che vorremmo porre a questo nazionale:

Vogliamo tentare, nel corso del prossimo anno, di elaborare e mettere in campo le pratiche per iniziare a costruire un'infrastruttura che abbia come scopo l'organizzazione, il sostegno e la difesa delle forme di vita agroecologiche approfittando anche dell'opportunità di avere un'esperienza come Mondeggi come banco di prova? Se si, quali risorse può mettere a disposizione ogni realtà territoriale? Quali le priorità in questo senso?

Per concludere, abbiamo pensato di creare un momento che ci dia la possibilità di unire al pensiero l'opera e l'azione, pur trovandoci costretti a sacrificare parte del prezioso tempo alle consuete attività del nazionale. Per questo la scelta di ravvivare il tardo pomeriggio e la serata del sabato con un corteo per le strade di Firenze a difesa di Mondeggi Fattoria senza Padroni, contro la svendita del beni comuni, per l'autodeterminazione dei territori attraverso esperienze di vite agroecologiche.

Comunità di resistenza contadina Jerome Laronze



Confermiamo il programma:

Venerdì 27 aprile:
10.00 - 12.00  accoglienza
12.30 - 14.30  pranzo condiviso alleggeriamo la cucina portiamoci qualcosa dai nostri territori
16.00 - 20.00  plenaria (presto manderemo notizie più dettagliate oltre al domandone )
20.00 - 21.00   cena
21.00 - se vogliamo ancora plenaria o altrimenti chiacchere e convivialità .

Sabato 28 aprile:
8.30 - 12.30   tavoli di lavoro (anche qua arriveranno notizie dettagliate in seguito)
12.30 - 14.00   pranzo
14.00 - 17-00   punta generale per decidere il luogo del prossimo nazionale .
17.30 -   corteo e fiaccolata con interventi musica in piazza finché ce n'è

Domenica 29 aprile:
dalle 10.00   mercato in Piazza Tasso

Come vedete , dopo molte discussioni, abbiamo deciso di proporre la plenaria di venerdì. Ci preme sperimentare questa soluzione principalmente per due motivi:

Primo: ci interessa cercare una modalità di svolgimento della plenaria che possa assolvere in maniera più soddisfacente di come è stato fino ad oggi
            il suo compito di unico organo decisionale del movimento. Ce la faremo? non si sa , sperimentiamo.

Secondo : mantenendo la tradizionale giornata di pratica politica/festa, gioioso incontro con la città che ci ospita , che è il  mercato della domenica ,ci piace introdurre un ulteriore elemento di impatto con la città come può essere il corteo. Il corteo inoltre ci può consentire di creare legami con 
altre realtà che , in difesa del proprio territorio, possono percorrere un pezzo di strada insieme a noi nel sostegno di Mondeggi e oltre .

Va da se che per realizzare tutto questo dobbiamo chiedere alle reti di organizzarsi per impegnarsi tutti e tre i giorni. 
Un contadino che lavora da solo nella propria terra , specialmente alla fine di aprile può essere in seria difficoltà a muoversi , facendo magari un viaggio lungo.  I tre giorni possono diventare quattro o cinque . . Diventa più praticabile la presenza di una rete territoriale che discute , si confronta e si organizza per garantire la propria la presenza  all'incontro di GC nazionale.  In collettivo , si organizza per il viaggio , per lo svolgimento dei lavori indispensabili nei campi e con gli animali e con la restituzione , da parte dei partecipanti , di quello che è avvenuto durante la tre giorni. 

ancora :


Per facilitare e ottimizzare l'organizzazione in vista della 3 giorni di GC nazionale a Mondeggi vi chiediamo urgentemente due cose:

- le ADESIONI al mercato della domenica in Piazza Tasso, dalle 10 (con ritrovo alle 9) fino alle 17. Un anno fa a bologna circa il 30% dei banchi non si sono presentati,senza alcun avviso. Vi preghiamo di considerare che l'organizzazione dipenderà molto dall'affidabilità delle vostre adesioni. Inoltre per partecipare al mercato è necessario far parte di una rete territoriale aderente a GC e inviare le adesioni attraverso un referente di ogni rete. Le singole adesioni non le possiamo prendere in considerazione in quanto non siamo in grado di poter valutare la coerenza pratica e politica con i nostri principi di persone che non conosciamo e che si presentano solo in occasione del mercato. Comunicatele a crclaronze@autistici.org

- OSPITALITA' per le notti di venerdì 27 e sabato 28: c'è spazio in cameroni/dormitori a Mondeggi  per ospiti muniti di sacchi a pelo e materassino. Per tutti è disponibile un'area tende e camper sconfinata. Ogni singolo comunichi la presenza a   crclaronze@autistici.org

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