sabato 18 maggio 2019

La Natura ha coscienza di se stessa...


Risultati immagini per Alla natura nulla importa dell'esistenza di un "Dio"
Le istituzioni che rappresentano Cristianesimo, Ebraismo, Islam sono  sempre state in lotta, con fasi alterne e qualche pausa.
  Queste istituzioni hanno come caratteristiche:
-         Credono fermamente in un Dio personale ed esterno al mondo, creando un dualismo fortissimo nel pensiero umano (Creatore–creatura o Dio-mondo);
-         Considerano semplicemente come “ambiente dell’uomo” un complesso di venti-trenta milioni di specie di esseri senzienti, con tutte le relazioni che li legano. Non hanno alcuna considerazione per il mondo naturale, visto come al servizio dell’uomo, essere del tutto privilegiato e “metafisicamente” diverso;
-         Non si sono ancora accorte che ci troviamo sul terzo pianeta di una stella di media grandezza, lanciata nel braccio esterno di una galassia qualunque, fra miliardi di altre galassie;
-         Non danno importanza a questa vita, rimandano tutto all’altra vita, che sarebbe eterna, dove si viene premiati o puniti;
-         Considerano “verità” qualcosa accaduto negli ultimi tremila anni (o meno), senza accorgersi che si tratta di un milionesimo dell’esistenza della Vita e di un millesimo della storia dell’umanità. Si basano su pochi libri considerati “sacri e intoccabili” (o quasi) e su alcuni uomini storicamente vissuti;
-         Sono sostanzialmente misogine, anche se il mondo islamico lo è di più: non hanno alcuna considerazione per la donna, anche se la parte laica della civiltà occidentale attuale si sta allontanando da queste assurdità;
-         Non accettano assolutamente il sesso senza figli, ribadendo ancora una volta che bisogna negare ogni piacere in questa vita, per essere compensati “nell’altra”. Anche le autorità laiche industrialiste-sviluppiste approvano di fatto l’idea di fare figli, perché vogliono sempre più consumatori;
-         Mente estesa, Anima del Mondo, Inconscio Ecologico, Animismo, esseri senzienti, Madre Terra: non sanno neanche di cosa si sta parlando, o fanno finta di non saperlo. Forse perché se ci sono queste idee di fondo, o comunque  si trova la Divinità immanente nella Natura, non c’è più bisogno di intermediari: quelle tre visioni del mondo (che in realtà sono una sola) possono andare a casa, e con esse i loro sedicenti rappresentanti.
  Dal punto di vista filosofico, le tre religioni abramitiche sono praticamente uguali: forse è proprio per questo che, di fatto, sono sempre state in forte contrasto fra loro, con fasi alterne.
  La parte laica dell’Occidente si scosta da qualcuno dei punti citati, ma ha fatto un’alleanza con la parte “religiosa”, ha sostituito il merito selettivo dell’evoluzione al diritto divino conservando alla nostra specie tutti i suoi privilegi e il suo distacco dal mondo naturale, anche in netto disaccordo con le sue stesse conoscenze.
Situazione attuale

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  Ora veniamo a quanto sta accadendo in questo periodo.
  Le estrapolazioni in avanti di moltissimi fenomeni in corso (fra cui soprattutto l’aumento della popolazione umana sul Pianeta, 80-90 milioni all’anno, e la crescita dei consumi) danno risultati palesemente paradossali già attorno all’anno 2030: non vi si potrà arrivare così, tranquillamente, continuando come ora. L’innesco di “qualcosa” che faccia arrestare molte tendenze attuali (come la crescita economica, fenomeno palesemente impossibile), è da attendersi entro la fine di questo decennio.
  Un modo con cui la Terra inizia a difendersi dalle distruzioni provocate dalla nostra civiltà può essere il sorgere di esaltazioni fanatiche (e contro-fanatiche), in una gran parte dell’umanità. Ne scoppierebbe una violenza diffusa a macchie di leopardo, senza fronti di guerra, ma che potrebbe essere l’innesco della fine di questa civiltà, che crede di poter arrivare a una Terra con 12 miliardi di individui di un Primate di 80 Kg che pretende anche di mangiare carne.
  Non importa ipotizzare che la Terra sia un essere senziente (non necessariamente cosciente) come nella teoria di Gaia: possiamo anche considerarlo un sistema complesso in evoluzione, in procinto di recuperare le sue capacità omeostatiche e riportarsi in una situazione consona con i suoi tempi di variazione, che sono diecimila volte più lunghi di quelli che caratterizzano i processi della civiltà industriale.
  Se non volete accettare la presenza del “Grande Inconscio” o della mente di Gaia,  possiamo dire che il sistema complesso “Terra” si sta preparando a riprendere un andamento accettabile con un punto di quasi-discontinuità: agli effetti pratici immediati non cambia molto. Nessuno ci pensa semplicemente perché ogni modello culturale umano è incapace di concepire la propria fine.
   Forse la nostra specie ha la possibilità di influire sui grandi eventi più o meno quanto un gabbiano ha il potere di modificare l’andamento delle tempeste. Il gabbiano può volare con il vento a favore o contro, può rifugiarsi sulla scogliera in attesa che finisca il turbine. La tempesta sono le Forze Sistemiche del Complesso “Terra” o “Ecosistema”, il gabbiano è una sua piccola componente, come gli altri esseri senzienti. Le possibilità della nostra specie sono dello stesso tipo.
Esempi del secolo scorso
  Per 40 anni siamo stati sull’orlo di un “grosso guaio”: vi siete mai chiesti perché non è successo? Il carico di missili e testate nucleari di un solo sommergibile era in grado di far fuori quasi un intero continente, il Dottor Stranamore non era soltanto un film, la crisi di Cuba aveva portato a poche ore dalla catastrofe … In Italia erano installati missili Jupiter armati e pronti a partire in tempo brevissimo. Anche un uomo solo poteva far scattare tutto in pochi minuti, e 40 anni sono un tempo lungo per questo genere di eventi. Bastava ben poco, in tante occasioni, ma non è successo.   
  Saggezza umana? Credo di no. Non poteva succedere, perché la Terra si sarebbe ridotta in pochi giorni a quella che era stata chiamata (nel libro di Jonathan Schell Il destino della Terra, uscito in quegli anni) ”una repubblica di insetti e di erbe”: avrebbe impiegato decine di milioni di anni per riprendersi. Ma la Terra è molto più importante di noi umani, che ne siamo solo componenti, come le cellule di un Organismo: il Pianeta non poteva ridursi così. Ora invece, una forma di collasso è non soltanto possibile, ma quasi-utile, per salvare il Complesso dei Viventi, in gravissimo pericolo: questa civiltà ha ormai invaso il pianeta e il numero di umani ha largamente superato ogni valore tollerabile. Una guerra a macchie di leopardo, alimentata da fanatici e contro-fanatici, o la mente estesa che difende il Pianeta….
Conclusioni
  Spero di sbagliarmi, perché possiamo sempre sperare in un “meraviglioso imprevisto”. Ma se fosse questo il problema del fanatismo islamico, dei kamikaze, della follia omicida?
  Terminerò in modo “ottimistico” (si fa per dire): L’attuale civiltà industriale sempre-crescente è il modello culturale umano più distruttivo per la Vita che sia mai comparso sulla Terra. Quindi la sua prossima fine dovrebbe rallegrarci. Bisognerà comunque gestire la transizione, e non sarà facile.
… E il bonobo trasmise alla mente dell’ateo, con una simpatica risata: “Ma perché ti preoccupi tanto di dimostrare che Dio non esiste? Allora sei anche tu un fanatico religioso. Vieni con me a saltare fra gli alberi della foresta!                                                                                              
Guido Dalla Casa  http://www.ecologiaprofonda.it/
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