sabato 20 febbraio 2021

Società di Mutuo Soccorso Bioregionale, a Capracotta e nei paesi e quartieri del Molise



Buongiorno, vi scrivo per raccontarvi quanto segue e aprire una riflessione condivisa che porti a delle scelte conseguenti.

Qualche giorno fa, un amico che mi ha autorizzato a fare il nome, Antonio Sammarone, bravo falegname di Capracotta, mi manda un messaggio vocale in cui mi chiede se posso aiutarlo a pagare una serie di bollette perché in scadenza ultima. E mi promette di restituire la cifra, in totale ottocento euro, nel giro di quattro mesi.

Ieri ci sono andato a parlare dicendo che da quando sono tornato a vivere a Capracotta, cioè dal 2008, ho prestato più volte a amici e amiche in estrema difficoltà, ogni anno, qualcosa per un totale come minimo di ventimila euro. E di questi solo una minima parte è rientrata tramite scambio di lavori. Come mai ho potuto dare una simile cifra?

Perchè nel 2008 prima di morire mia madre mi disse testuali parole: "tu sai, Antonio, che nella vita mi sono sacrificata per te e gli altri figli/e e marito. Grazie a questi sacrifici ho/abbiamo accumulato del denaro sotto forma di acquisto di casa a Lainate e a Roma (anche se di soli 30 metri quadri) e di circa 40 mila euro in banca. Vorrei che facessi qualcosa per Capracotta e una parte la tenessi per la (eventuale) tua vecchiaia perchè tu sai che chi si "prodiga" per gli altri, quando ne avrà bisogno è facilissimo che nessuno gli vada in soccorso. In tanti anni ti ho raccontato mille fatti che confermano questa amara realtà tanto che mio papà, Papà Loreto negli ultimi anni della sua vita ripeteva che "chi fa del bene merita di essere ucciso". E per chiudere il discorso Peppina, mia madre, concludeva: "non fare come me che mi sono sacrificata e donata (troppo), ogni volta fermati, conserva delle energie. Fai poco ma bene e con amore."

Feci miei questi suoi desideri. I soldi e i beni erano frutto del suo lavoro e come erede credo che bisogna rispettare le volontà. Da allora ho venduto le due case e ho attivato la scuola eco-conviviale "vivere con cura" a Capracotta perchè sono convinto che bisogna dare gli strumenti a tutte/i di conoscenza e coscienza per diventare autonomi e scoprire i mille doni della Natura e della montagna, per creare anche un'economia ecologica in un clima di collaborazione tra individui.

Per farla breve: in tredici anni ho messo a disposizione le due case di Capracotta per ospitare animatrici e animatori per i tanti corsi laboratori, per offrire loro rimborsi viaggio e compensi vari. realizzare materiali divulgativi, acquistare libri tanto che ormai le due case sono di fatto anche biblioteca, archivio e -potenziale- Museo (che chiamerei M'Useo a significare che va ancora vissuto e USATO, quindi Museo Vivo, Vivente).

Senza parlare delle attività svolte come Ludoteca ispirata al metodo Montessori/Rodari, sempre con relativo sostegno economico. Tenendo conto che la Proloco ha contribuito ogni anno con 600 euro e per il 2020, in crisi pandemica e economica con 300 euro a fronte di due mesi di attività giornaliere.

A questo va aggiunto spese di miei viaggi, il più delle volte in treno, in Italia, per incontri e manifestazioni atte a far conoscere le attività a Capracotta e in Molise.

E come ho iniziato questo scritto, ho dato il sostegno economico a situazioni delicate e disperate. Ma dopo tanti anni è arrivato il momento di fermarmi sia per seguire il saggio consiglio di mia madre sia perché dal febbraio dell'anno scorso sono in pensione (la sociale a 400 euro al mese) e ognun sa che col  passare degli anni occorre rallentare ritmi e dedicare tempo e risorse alla salute.

Fatto questa mia breve storia arrivo al punto. 

Sia per la crisi pandemica/economica sia per le condizioni sfavorevoli in cui la Montagna e i paesi e le/gli abitanti sono "costretti" a vivere  occorre che si rilancino le società di Mutuo Soccorso laddove la rete parentale/amicale né gli istituti sociali riescono a provvedere, per tante ragioni.

Nel concreto propongo, in collaborazione con l'Auser, di cui molto probabilmente, a breve, Vivere con Cura diventerà Circolo affiliato per le tante affinità elettive, di riattivare appunto la Società di Mutuo Soccorso, non solo come sostegno economico in caso di necessità impellente ma anche come centro di riflessione per creare anche piccole o grandi possibilità di entrate o reddito integrativo a chi sempre più si ritrova disoccupata/o o inoccupata.

E in questo caso propongo che da subito attiviamo una colletta per Antonio Sammarone anche o soprattutto perchè ci ha messo la faccia capendo che è un profondo disagio diffuso e la frase che mi ha ripetuto è: "così non posso più andare avanti, sempre piu' penso di chiudere tutto e andare via da Capracotta".

Per esempio potremmo dare ognuna/o 10 euro o a offerta. Come supplente mi offro di raccogliere i fondi e trasciverli su un foglio affinché tutto sia trasparente.

Infine vorrei dire questo: presso la falegnameria di Antonio da tanti anni, di nascosto di notte, vanno ad abbandonare cani/e e gatte/i e che lui  ha sempre accolto e nutrito con generosità e donati a chi li desiderava. Ebbene suggerisco la nascita di un possibile lavoro: aprire una piccola pensione per cagne/i e gatte/i. Tutto in regola con mensa per cagne/i e gatte di Capracotta perchè sempre più la corruzione consumistica autodistruttiva del pianeta ha portato alla pessima abitudine di confezionare cibi in scatolette per animali.
Perchè non pensare (in rapporto con esercenti del posto :macellerie, ristoranti, volontariato) di far si che qualcuna/o prepari cibi salutari e equilibrati e ci sia anche grande convivialità tra i custodi responsabili delle nostre/i amiche/i a quattro zampe?

Quando mi capita nelle camminate porto con me alcune di loro. Oltre alla Foresta terapia c'è anche la Terapia con gli Animali. Grandi doni.

Un cordiale saluto. Antonio D'Andrea


barchettaebbra@gmail.com


2 commenti:

  1. Commento di Concetta Fornaro: "Ti ringrazio del racconto e sembrerebbe facile da gestire la proposta e perdonami aggiungo, solo apparentemente risolvibile con colletta per pagare le bollette.

    Naturalmente conosci il micro-mondo che ruota intorno a me e quindi il "mutuo soccorso" è costante e tangibile.
    Lo sforzo che va fatto è di innescare nuovi cicli e cercare giustizia ed uguaglianza nel quotidiano vivere civile.
    Cercare nuovi equilibri per economie locali e capillari; la ormai nota decrescita felice dovrebbe non solo essere auspicata, ma praticata.
    A Capracotta sei attivo con laboratori come dicevi; bene ci sono bandi che potrebbero finanziare e strutturare "il Manifesto per una Educazione Attiva" e potresti coinvolgere le micro-realtà aziendali/artigianali potenziali tutori e docenti per un contrasto attivo e reale alla povertà educativa. ...

    Sai bene quanto sia disposta e supportare idee ed azioni; così come ben sai che innescare cicli inversi è lungo e faticoso, necessita crederci e modificare gli stili di vita, la mentalità, attivare consapevolezza e responsabilità... lungo, faticoso, impegnativo e rischioso, perché anche questa hai toccato con mano, la "mala fede" di chi prima si unisce, ma poi è troppo focalizzato sul tornaconto personale.

    Nello specifico devo confidarti che non avrei capienza dei 10,00euro, ma ti posso garantire che mi impegnerò in modo incisivo a vendere a prezzo pieno le altre tre copie del "libro di Lucia" e sarai tu a valutare quanto vorrai versare a contributo per Antonio Sammarone.

    Posso impegnarmi a commissionare dei lavoretti a lui o inviare da lui delle persone per rimpinguare costantemente e con dignità "la sua cassa".

    Facciamogli un profilo facebook e pubblicizziamo il suo saper fare, rendilo partecipe con un laboratorio di falegnameria e trucchi per "gestire al meglio" manufatti in legno; diamo suggerimenti di orientamento lavorativo per competenza ... i suoi consigli valgono di certo più di 10,00 euro e sono convinta che in tanti, siano pronti a supportarlo in modo attivo.

    Così tutti alla pari! A ciascuno il suo, il mutuo soccorso non facilmente, visti i tempi, potrebbe essere paritario.

    A presto Antonio e grazie sempre per gli spunti a cui mi apri. Grazie a quanti pazientemente "mi hanno letta" ...
    Confidando in interazioni virtuose vi saluto tutti.
    (Concetta).

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  2. Vi ringrazio per aver inserito qui la mia riflessione
    Sono convinta che uno sforzo partecipato tra Enti del Terzo Settore, Micro Imprese locali e liberi cittadini volontari, Ovvero Cultura, territorio come giacimento fisico e patrimonio di risorse umane, possa essere la soluzione per il famoso cambiamento dal basso e soprattutto dal contesto. Bisogna partire da ciò che abbiamo. La progettualità nasce dal nostro impegno e dalle nostre competenze, metterle a disposizione dell'altro è già patrimonio e ricchezza...Per contrastare una "politica" che non ci piace e che non ci considera bisogna strutturarsi, usare gli strumenti come bandi e finanziamenti che ora sono disponibili per cambiamenti concreti e reali... se volete vi racconto di un ultimo progetto a supporto di una ODV costituita da famiglie di cittadini con disabilità, la ANFFAS Molise - Economia circolare nelle proposte, educazione alla cittadinanza globale nelle proposte e se le proposte meritano, vengono ammesse. Caro Antonio D'Andrea hai seminato tanto e mi hai definito la Cenerentola ... ora bisogna attivare autonomie in reti di microeconomia che celebrano la convivialità ed il piacere di cooperare, ma appunto cooperare per nuovi cicli, non interventi spot o eventi per sensibilizzare. A presto e grazie ancora dello Spazio. Quello che progetto e coordino lo trovate sulla pagina fb "Officina CreAttiva" e a presto con la piattaforma www.ilcammellomolise.com seguite anche la pagina #ilsaponebuono

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