mercoledì 7 gennaio 2015

Due presepi bioregionali di Teodoro Margarita



Vi dovrei raccontare di due presepi.

Vi dovrei raccontare di due presepi rivali, ambedue bellissimi e e dimoranti sotto una rupe, di fronte al mare della Divina costiera.


Vi dovrei narrare di loro, della loro unicità e della loro rivalità tremenda.


Vi dovrei narrare di una notte di tempesta e di come una piccola comunità di pastorelli si mise in combutta con Farfariello, il diavoletto birbante del presepe per giocare un brutto tiro all'altro villaggio... l'incantato ed ammirato, troppo, presepe propinquo.


Vi dovrei raccontare di come era terribile quella notte la tramontana e di come la bufera sferzava le persiane. Una acqua e vento, "acqua e viento mena 'o noce 'e Beneviento..." da storia cupa.
Vi dovrei raccontare di come andò quella notte, delle liti precedenti, di storie d'invidia e gelosia, di Cicci Bacco e di pastorelli per niente dormienti, al contrario fin troppo svegli.


E dovrei svelarvi le beghe irrisolte e di come, alla fine, tutto, o quasi, si risolse.
Qui annoto, qui prometto, in pubblico, per poi costringermi a scrivere.


Dovrei narrare poiché ho visto, ho ascoltato tutto, ho preso parte.


E dovrei farlo per conservare quell'angolo nella mia, nella vostra, nostra memoria di uomini e di donne minacciati di sradicamento da questi aggeggi come questo, pc, tablet, etc...Una piccola storia di due presepi, almeno fino a Sant'Antonio o sinanche al due febbraio, Candelora, a seconda delle tradizioni seguite, potrebbero giacere lì, presso la Galleria del Diavolo che il nome avrà pure avuto una parte in quella contesa tra due presepi. Due villaggi, due piccole frazioni in guerra come ce ne sono tante... o meglio ce n'erano tante in Italia. Dovrò parlare.


Svelare i misteri, dettagliare i particolari. Chissà, forse so troppo, ho visto troppo, sognato e immaginato troppo durante quella buriana. Oppure no, è stato tutto vero e davvero qualche pastore o pescatore si è recato alla taverna di Cicci Bacco ed ha ingarbugliato la matassa in quei piccoli mondi ove ciascuno, anche chi dorme, compie la sua parte. Sono storie napoletane, in senso lato, storie campane, e in un film per piccini come Opopomoz, suggerisco di cercarlo, fu il film che per primo guardò mio figlio, potrete cogliere echi. Se non vi dovessi giammai narrare della storia di due presepi amalfitani.... che dico, praianesi.


E  l'Epifania tutto meno i ricordi e la magia, si porta davvero via.


Teodoro Margarita  Cranno (CO)

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