Il termine conversione ecologica è stato introdotto quasi trent'anni fa da Alex Langer per sintetizzare il percorso necessario per ricondurre l'attività e la convivenza umana entro i limiti della sostenibilità sociale e ambientale.
Il termine allude alla duplice dimensione di questo passaggio: da un lato, la riconversione strutturale dell'apparato produttivo per ridurre l'aggressione alle risorse della natura (produrre meno e meglio; utilizzare meno materiali; usare più a lungo quello che si è prodotto e scartarlo meno; recuperare tutto quello che si è scartato) e, soprattutto, per ridurre lo sfruttamento degli uomini e delle donne che vivono e lavorano su questa Terra da parte di altri membri del genere umano; dall'altro lato, quel passaggio comporta la conversione personale del nostro stile di vita, attraverso una riduzione e una qualificazione ecologica dei nostri consumi e un miglioramento dei nostri rapporti con il prossimo, gettando un ponte (Alex amava molto questa metafora) verso chi ci è estraneo, in competizione con noi o nemico.
Associarsi per effettuare insieme degli acquisti, per promuovere insieme dei servizi o per risparmiare, è già oggi possibile; o è comunque possibile inserire questo obiettivo in una piattaforma rivendicativa, che molte organizzazioni, anche di natura molto diversa tra loro, comprese quelle sindacali, potrebbero appoggiare.
(Guido Viale su Granello di sale , Attac)
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