lunedì 20 aprile 2015

Marche, 31 maggio 2015 - Un voto per l'Agricoltura Contadina



Il 31 maggio 2015 si vota nelle Marche per il rinnovo del consiglio regionale e per l'elezione del Presidente (detto anche Governatore). Non sappiamo se il nuovo eletto sarà l'uscente presidente Spacca od il  candidato democratico Ceriscioli. Io personalmente mi auguro -chiunque egli sia- che possa avere la sensibilità e la lungimiranza di prendere in considerazione la nostra  proposta per l'agricoltura contadina che già inviai il 29 maggio 2011 a Paolo Petrini, assessore all'agricoltura, senza peraltro ricevere alcun riscontro...


Proposta per l’Agricoltura Contadina  (Testo menzionato)
Gentile assessore Paolo Petrini, l’epoca d’Internet aiuta a superare le difficoltà di contatto e facilita l’approccio con le Istituzioni. Questa possibilità che viene offerta ai cittadini di essere più vicini ai loro Amministratori mi spinge a raggiungerLa così, a mezzo Email, per prospettarLe un’iniziativa che potrebbe interessare codesto Assessorato.
Innanzi tutto mi presento, il mio nome è Paolo D’Arpini e da alcuni mesi ho trasferito la mia residenza in Provincia di Macerata, a Treia. Sono il presidente dell’Associazione Circolo Vegetariano VV.TT. che qui in Treia ha stabilito la nuova sede (in Via Sacchette, 15/a), inoltre sono il referente alle Pubbliche Relazioni della Rete Bioregionale Italiana.
Il 30 e 31 ottobre 2010, si è tenuto un convegno nazionale della Rete Bioregionale Italiana in quel di San Severino Marche (Macerata), durante l’incontro è stata discussa la proposta di Legge avanzata in parlamento per favorire l’Agricoltura Contadina (Il Testo segue in Link). Anche quest’anno, durante l’incontro nazionale, previsto in Emilia Romagna, verrà discussa ed illustrata tale proposta. Nel Lazio (regione di mia precedente residenza), in data 1 luglio 2010, ho inviato al Suo omologo, Dr.ssa Angela Birindelli, una richiesta di studio per l’eventuale trasposizione a livello regionale delle norme previste a livello nazionale, pur che la Proposta di Legge nazionale non ha ancora fatto sostanziali passi, non avendo trovato in ambito governativo adeguata attenzione, forse per motivi “politici” (e conseguentemente nemmeno a livello regionale).
Testo introduttivo.
“Appello per l’agricoltura contadina”
Considerando che non si può fare a meno della biodiversità, ovvero i sistemi naturali che sostengono la sopravvivenza di noi tutti. Osserviamo che anche qui nelle Marche avanza la desertificazione (non soltanto siccità bensì perdita dell’humus in seguito al dilavamento dei terreni di superficie), la deforestazione, l’utilizzo improprio dei terreni per produzione elettrica, l’impoverimento dei suoli dovuti a monoculture, la modifica dell’ambiente e, in generale, la dispersione del patrimonio biologico delle specie animali e vegetali, tutti aspetti che dederminano una perdita economica considerevole nell´economia regionale.
Sorge quindi la necessità di agevolare ed incentivare la lavorazione biologica ed estensiva dei piccoli appezzamenti, con sistemi naturali, quella che è stata definità da sempre “economia spicciola della realtà contadina”. L’agricoltura contadina é l’unica che può garantire il mantenimento della biodiversità nell’habitat e la produzione di cibo bioregionale idoneo alla dieta integrata degli abitanti della Regione Marche.
Purtroppo le pesanti norme burocratiche poste sull’agricoltura facilitano di fatto i grossi coltivatori ed allevatori, gli unici che possono soddisfare le spesso inique sanzioni e richieste di ottemperamento tecnico. Sempre più difficile é mantenersi vivi per quei piccoli produttori che, oltre al soddisfacimento delle proprie necessità familiari, dispongono di un leggero “surplus” da poter immettere in commercio. E non solo i contadini sono penalizzati ma pure i piccoli allevatori ed i raccoglitori di erbe spontanee.
A livello nazionale (dal 20 gennaio 2009) è partita ufficialmente una nuova campagna con 6000 firme raccolte per rendere possibile la rinascita della figura del contadino e della contadina. La decisione di promuovere questa campagna è stata presa collegialmente da varie associazioni, fra cui la Rete Bioregionale Italiana, con l’adesione del Circolo Vegetariano VV.TT., ed ora chiediamo che alla Regione Marche venga studiata una specifica Legge REGIONALE per facilitare lo sviluppo dell’agricoltura contadina.
Il testo della Proposta di Legge Nazionale è qui al Link:  http://retebioregionale.ilcannocchiale.it/2011/05/24/bioregionalismo_e_proposta_di.html
Mi chiedevo ora se Ella, avendo analizzato quanto qui espresso, non volesse prospettare ai suoi colleghi di Giunta ed al Presidente On. Gianmario Spacca (la cui Segreteria riceve copia di questa lettera), l’ipotesi di una regolamentazione o Legge Regionale sul tema proposto.
Faccio presente che su questo argomento è stata da noi organizzata il 7 maggio 2011, con il Patrocinio del Comune e della Proloco di Treia, una specifica tavola rotonda dal titolo: “Cure naturali, alimentazione bioregionale, agricoltura biologica, arte e spiritualità della natura”, nell’ambito delle celebrazioni del 27° anniversario del Circolo VegetarianoV.TT. (Festa dei Precursori).
Resto quindi in attesa di un Suo gradito cenno di riscontro e mi farà piacere visitarLa, all’occasione propizia, unitamente alla Dr.ssa Caterina Regazzi ed al Prof. Benito Castorina che sono i referenti tematici rispettivamente per: zootecnia e agricoltura biologica, della Rete Bioregionale Italiana.
Distinti saluti, Paolo D’Arpini
Addì,  29 maggio 2011
Via Mazzini, 27 – Treia (Macerata)
Tel. 0733/216293
Email: bioregionalismo.treia@gmail.com 

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