martedì 7 marzo 2017

DNA non-modificativo reliquia di origine "aliena"...?


Risultati immagini per Il DNA “spazzatura”. Enigma da risolvere

Uno dei più famosi scienziati australiani ha scritto che il nostro DNA contiene dei messaggi “alieni” che provengono dallo spazio. In un articolo comparso sulla rivista “New Scientist” il Professore Paul Davies del Centro Australiano di Astrobiologia presso l’Università Macquarie di Sidney, ritiene che quello che viene definito “DNA spazzatura” che è presente in ogni cellula umana (telomeri) è in realtà nient’altro che un messaggio cosmico che ci è stato lasciato in eredità.

Davies, come molti altri scienziati è sicuro che la vita si deve essere evoluta da qualche altra parte nell’Universo. E’ una conclusione naturale, se si crede che la vita abbia potuto evolversi così rapidamente qui sulla terra. Si è pensato che se l’universo ha miliardi di anni di esistenza, gli extraterrestri potrebbero essersi evoluti prima di noi, e perciò essere molto più progrediti della nostra specie umana. Di questi tempi, tutto ciò che ha a che fare con “Lo spazio” oltre alla caccia agli extraterrestri, sono assai popolari –alimentati dal SETI (Search for Extra Terrestrial Intelligence) le ricerche per le trasmissioni aliene e l’esplorazione di Marte della NASA. 


Paul Davies , una persona che non ha paura della pubblicità, ha persino ipotizzato che la vita sulla Terra in realtà proviene in prima istanza, da Marte. La sua nuova concezione di DNA aiuterebbe risolvere i problemi di coloro che credono nella evoluzione cosmica e biologica. Egli sottintende che una delle ragioni per le quale il SETI non ha mai scoperto un messaggio codificato intelligente dallo spazio, è che gli esseri umani al momento, sono troppo primitivi per comprendere i messaggi degli alieni. Questi esseri potrebbero usare una tecnologia molto più avanzata della nostra. Una strategia più attraente, da parte degli alieni, potrebbe essere, lasciare delle codificazioni che gli uomini possano scoprire quando siano sufficientemente evoluti – come per l’obelisco nero nel film “2001: Odissea nello spazio” . Tuttavia assicurarsi che tali codificazioni possano sopravvivere per miliardi di anni sarebbe difficile da realizzare.’

Per anni i creazionisti hanno stigmatizzato il comportamento di certe organizzazioni quali la SETI che sprecano milioni di dollari dei contribuenti alla vana ricerca di messaggi codificati dallo spazio, mentre trascurano di indagare la vita del nostro pianeta che contiene abbondanti informazioni codificate complesse nel nostro DNA.

Una sorgente di intelligenza più grande della nostra è responsabile di queste informazioni codificate proprio nel DNA. Molti scienziati famosi, come Sir Francis Crick, uno dei co-scopritori della struttura molecolare del DNA, riconoscendo le implicazioni di questa codificazione, suggerisce che quella immensa e complessa codificazione è stata messa lì dagli alieni miliardi di anni fa.

Molti evoluzionisti sostengono che il cosiddetto “DNA spazzatura” è un sovrappiù che è rimasto dal nostro passato evolutivo. Questo è come dire che si tratta di “organi vestigiali” come per esempio la nostra appendice L’appendice, insieme ad altri 100 organi, si è ritenuto erroneamente, che non avesse alcuna funzione pratica nel corpo umano. Il termine “DNA spazzatura” è stato creato perché non genera codificazioni per le proteine. Semplicemente, gli scienziati non hanno identificato alcuna funzione. Ma il fatto che nessuna funzione sia conosciuta non vuol dire che non abbia alcuna funzione. Scoperte recenti hanno rivelato che (i telomeri) hanno molti usi e presto ne verranno scoperti degli altri. Un esempio è rappresentato dalla capacità di questo “DNA spazzatura” di passare a cromosomi con segmenti di DNA interrotti, inserirsi tra l’interruzione e riparare il danno – una funzione essenziale per la sopravvivenza.

L’idea di Davies fornirebbe una potente idea per spiegare la preponderanza del “DNA spazzatura”, che sino ad ora è stato essenzialmente un ostacolo all’idea evoluzionistica dell’uomo. Dato che questo DNA non-modificativo occupa sino al 98% del genoma, il processo di selezione naturale tenderebbe a favorire quegli individui che non debbano sprecare risorse ad elaborare un genoma che sia riempito al 98% di spazzatura.

Da un punto di vista evolutivo agli esseri umani è permesso di essere soltanto il 2% di ciò che sono in potenza. Infatti, le recenti ricerche scientifiche cominciano a comprendere che questo DNA di "scarto" può avere molte più funzioni pratiche di quante gli scienziati non abbiano mai considerato.


Riccardo Lautizi

Risultati immagini per dna spazzatura

(Fonte: Accademia Kronos)

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