Una delle feste più sentite da noi Precursori del Circolo Vegetariano VV.TT. è quella del “maggio”. Quando ancora stavamo a Calcata c’era l’usanza un po’ barbara dell’albero addobbato da montare in piazza a simbolo della maturità raggiunta da parte dei giovani maschi, corrispondente al loro 18 anno di età. Io non ero molto felice di questa tradizione perché comportava il taglio dell’albero ma una tradizione, bella o brutta che sia, è sempre una “tradizione”…
Comunque qualche parola sull’origine della festa di maggio occorre dirla. Presso i Celti si chiamava Beltane, la festa della Luce splendente, festeggiata fra la fine di aprile ed i primi di maggio, corrisponde al Calendimaggio romano, ovvero il periodo situato a metà strada fra l’equinozio di primavera ed il solstizio estivo.
I nostri “primo maggio” erano all’insegna della convivialità e delle passeggiate nella valle del Treja con picnic a base di fave e pecorino…. Nel corso dei trentaquattro anni della nostra esistenza talvolta abbiamo anche organizzato tavole rotonde e recite all’aperto, tal altra invece l’abbiamo trascorso in sordina e meditazione. E sarà così anche quest’anno in cui in solitario ho previsto una semplice passeggiata sino ai Giardini di San Marco di Treia. Vedi:http://treiacomunitaideale.blogspot.it/2018/04/treia-1-maggio-2018-beltane.html
A dire il vero il 1 maggio a Treia c’è una manifestazione che si chiama “magnalonga” in cui si segue un percorso pedonale obbligato fermandosi a vari stand culinari… In una passata edizione, quella del 2015, Caterina ed io partecipammo, compiendo un percorso veramente epico. Ma quest’anno Caterina è partita per tornare a Treia proprio oggi 1 maggio 2018 ed io non me la sono sentita di avventurarmi da solo…
Paolo D’Arpini
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