Contadini in assemblea
Scrive Ferdinando Renzetti da Pescara:
"ciao paolo come stai dopo la perdita di equilibrio e la conseguente caduta? Riguardati perché poi il Giornaletto chi lo scrive?... Ti spedisco alcune mie penultime riflessioni:
il pane e la zappa gli alleati d’autunno:
la zappa, attrezzo antico seppur attuale, usata nel modo e nel posto giusto origina un movimento che può essere salutare. riscalda e aiuta a sentire il sangue che scorre nelle vene e aiuta la terra a rigenerarsi…. il pane… il pane, l’alleato di sempre, adoro il pane, il sole di questa mattina bacia il pane caldo di forno. la zuppa di pane legumi e verdure, riscalda il cuore nelle stellate sere d’autunno.
il vero non lineare
attraverso trasversale
la poesia come mondo
le colline hanno gli occhi
dialogo discorso confronto costruzione del se con coscienza e conoscenza. mi sveglio e trovo l’orto giardino ricoperto di foglie. come un grande riccio mi metto al lavoro, mi arrampico su un albero, volo come una coccinella, scavo una galleria per ritrovare la strada di casa, la nostra casa più preziosa il pianeta azzurro. ridisegnamo il mondo e coltiviamo la fiducia ripensando al nostro modo di abitarlo. l’autunno porta una grande varietà di frutta. è il momento del raccolto celebrato da feste tradizionali con colori profumi sapori e l’abbondanza del qui ed ora. le giornate si accorciano, il paesaggio cambia, gettiamo semi che raccontano di cura e attenzione per l’uomo e la terra. biodiversità significa che ogni giorno siamo immersi in un flusso circolare fatto di gesti che dati al terreno ci restituiscono fiori e frutti.
esplorazione percettiva sensoriale emozionale officina di inventiva e ingegno
il lavoro in cerchio non esclude nessuno e infatti ci si trova subito al cospetto di un cosmo copernicano messo per iscritto, dove il centro compare dappertutto e i confini da nessuna parte. questo cosmo, epicentro perpetuo e sconfinato è appunto il paese, con i suoi caseggiati, le sue piazzette metafisiche, i vicoli ingolfati dal vento. al centro c’è la casa dove è accolto colui che sono io: una dopo l’altra sono diverse le case a segnare un decorso formativo; le prime, simbolo classista di distinzione; le seconde, emblema di afflizione e caduta; le ultime, stazione della peripezia nel microcosmo, cui non è
lecito tornare se non nel sentimento e nel ricordo.
Ferdinando Renzetti

Nessun commento:
Posta un commento