A proposito di Ventunora o Ventunore (Antico modo di numerare le ore) Il ventunora (o le ventunore) sono le ore ventuno a conteggiare dal tramonto precedente, e quindi assunto che il sole tramonti alle attuali sei di sera (le diciotto), il ventunora corrisponde alle tre del pomeriggio (le quindici). Ovviamente in estate si sposta più avanti, alle quattro del pomeriggio.
Che meraviglia le campane che suonavano a “undinora”. ho sempre chiesto alla nonna di spiegarmi cosa significasse “undinora” e mi ha sempre risposto : “è undinora” nessuno è mai stato in grado di spiegarmi il significato di “undinora” nemmeno mia zia. una volta mio nonno mi disse che significa 21esimaora anche se le 21 sono le nove di sera e non le 6 del pomeriggio. lui mi disse che siccome si andava a dormire alle 9 di sera per stare sui campi alle 4 il tempo si conteggiava diversamente. ora le campane stanno suonando per il vespro, ricordo tutte le donne che alla suonata della messa riavviavano a passo lesto sulla strada indossando sul capo le velette di pizzo nero. da bambina mi precipitavo fuori solo per guardarle. Oggi ho chiesto a tutti in giro per il paese e mi hanno confermato che era la ventunora
In alcuni paesi la campana suona ancora “ventun ore”, trentatre colpi che alle tre del pomeriggio in inverno, alle quattro in primavera estate ricordano l’ora della morte
di Cristo, che secondo il vangelo è avvenuta all’ora nona. E' curioso che si chiami ventunore, un ritocco che suona alle tre del pomeriggio in estate alle quattro e ricordi l’ora nona.
Abituati al nostro modo di numerare le ore, da mezzanotte a mezzanotte, può riuscire curioso sapere che non sempre è stato così. Soltanto nell’Ottocento questo sistema, detto francese, si è imposto e oramai è in uso in tutto il mondo.
In precedenza da noi vigeva il sistema italiano, che andava da tramonto a tramonto (anziché da mezzanotte a mezzanotte). In sostanza, si pensava che con il tramonto del sole finisse un giorno e ne cominciasse un altro. Prima ancora, al tempo del Vangelo, vigeva l’uso degli antichi romani, dall’alba all’alba. Tuttavia, il sistema italiano e quello romano avevano il difetto evidente che tramonto e alba non erano fissi ma variavano con il variare delle stagioni. Di conseguenza anche le 24 ore delle giornate variavano di stagione in stagione con il sorgere e con il tramontare del sole.
Bene, nei nostri paesi, nelle nostre campagne in particolare, il sistema italiano è rimasto in piedi si può dire fino ai giorni nostri, in riferimenti ad alcuni tocchi delle campane: come il ventunora e l’ora di notte.
Il ventunora (o le ventunore) sono le ore ventuno a conteggiare dal tramonto precedente, e quindi assunto che il sole tramonti alle attuai sei di sera (le diciotto), il ventunora corrisponde alle tre del pomeriggio (le quindici). Ovviamente in estate si sposta più avanti, alle quattro del pomeriggio. Il ventunora era segnalato (e in alcuni paesi è segnalato ancora) con trentatré colpi di campana - i primi trenta lenti e cadenzati, gli ultimi tre veloci - per ricordare gli anni di Cristo e l'ora della sua morte in croce (che accadde nell’ora nona dei Vangeli, conteggiandola all’uso dei Romani dall'alba).
Ferdinando Renzetti

Nessun commento:
Posta un commento