martedì 15 novembre 2011

Mario Monti, lacrime e sangue…? Macché, macché solo un salutare digiuno con esposizione all'aria fresca…


Il risveglio di Paolo D'Arpini


“Mario Monti è un professore e vuole insegnare agli italiani a diventare austeri, non è vero che promette lacrime e sangue, fino al 2013, vuole solo far fare -a gratis- quello che gli italiani fanno a pagamento.. Una bella cura dimagrante e tanto jogging all’aperto!” (Saul Arpino)


Stamattina alle cinque ero già sveglio, da alcuni giorni i miei sogni vengono interrotti da pensieri strani.. mi appare la faccia seria del professor Monti, che mi indica un monte innevato e mi dice “..eccola qui la tua nuova casa… tutta in salita”!

Non ho mai amato l’alpinismo, anzi ho sempre considerato un po’ matti quelli che senza costrutto vanno sulle montagne a scalare cime. A che servirà poi non lo capisco. Mi sembra più logico partir per mare ed andar in cerca di nuove terre abitabili, di nuove dimore per l’uomo, magari andare nello spazio su Venere e Marte per crearsi una nuova casa.. Ma andare sul cucuzzolo puntuto e ghiacciato di un monte, che senso ha? Eppure Monti -nomen omen- nel sogno mi indica la via e mi butta giù dal caldo letto.

“Dobbiamo pagare la BCE, dobbiamo pagare il FMI, dobbiamo pagare.. Alzati e cammina, oh Tantalo” Così dice Monti, sì.. mi chiama pure Tantalo..

Ed ha ragione, perché il supplizio è cominciato. Veramente io Mario Monti non l’ho votato e mi pare che nessuno in Italia l’abbia votato eppure ecco lì che destri sinistri e centristi lo portano in trionfo e lo acclamano. Tanto sanno che è meglio dar la colpa a Monti piuttosto che prendersi direttamente la responsabilità di obbedire alle leggi del “mercato”, come le chiama eufemisticamente lo stesso Berlusconi.

Ah ecco, ora ricordo, c’era Berlusconi, prima! Berlusconi Silvio, cavaliere arconetano, lui vinse le elezioni.. era lui al governo.

E Berlusconi Silvio è un uomo d’onore, si è fatto da parte per il bene d’Italia.

A proposito, com’è che tal benefattore vinse le elezioni? Ah, sì.. aveva promesso di diminuire le tasse. Lui sì che aveva compreso il sentimento degli italiani, il loro desiderio più segreto…. quello di non doversi svenare per far ingrassare i vampiri al governo. Ed almeno una tassa, almeno una, il Berlusconi l’aveva cancellata, quella più iniqua e sordida, quella che va contro ogni morale umana.

L’istinto umano è sempre rivolto alla sopravvivenza, nel freddo inverno e nella calda estate, quel che realmente serve per sopravvivere è avere un posto in cui ripararsi. Il desiderio degli italiani -e di tutti gli esseri umani- è di possedere quel bene minimo che consente la vita. Un riparo, un buon ritiro, un posto sacro, un focolare con una piccola scorta di provviste, nella consapevolezza che esso ci appartiene, e quel luogo è la propria casa.

E per sentire che la casa è veramente nostra, che è inalienabile, facciamo sacrifici per acquistarla, ci indebitiamo magari all’osso per poter sentire che nessuno potrà sottrarcela, e che sarà dimora per noi ed i nostri figli. Casa mia casa mia per piccina che tu sia tu sei sempre una badia. Forse sarà una bicocca in campagna od un miniappartamento in città, ma vogliamo essere certi che nessuno può portarcela via (salvo il Padreterno o il destino, ovviamente).

Infatti la differenza fra una casa di proprietà e quella tenuta in affitto è che per quella in affitto dobbiamo pagare un canone per poterla occupare, sempre nel dubbio che se non paghiamo (o subentrano altri fattori) ecco che arriva lo sfratto, mentre una casa di nostra proprietà, pensiamo, resterà nostra, salvo che non decidessimo di venderla.

Perciò siamo disposti a sacrificarci in tutto  pur di ottenere una casetta nostra, che soddisfi le nostre esigenze vitali. E una volta ottenutala pensiamo che da lì nessuno potrà scacciarci e che non dobbiamo pagare nulla per tenerla in uso. Così almeno dovrebbe essere.

E Berlusconi, che viene dal popolo, conosceva questo bisogno di sicurezza del popolo, ed infatti vinse le elezioni promettendo agli italiani che avrebbe cassato l’iniqua sanzione sulla casa, la prima casa. Cos’è questa ICI se non un’ipoteca, da parte dell’amministrazione pubblica, per dimostrarci che in verità la casa non ci appartiene? Poiché se c’è da pagare una “tassa” per poterla abitare non è forse la stessa cosa che dover pagare un affitto? E se non paghiamo questa tassa ecco che interviene prontamente il gendarme Equitalia e la sequestra…. Non è forse la stessa cosa che avviene allorché giunge l’ufficiale giudiziario, per morosità od altro, e ci ingiunge lo sfratto dall’abitazione in locazione?

Ecco quindi che l’imposizione dell’ICI sulla prima casa equivale a dire che quella casa non è nostra, che è dello stato, e che noi dobbiamo pagare (quel che lo stato ha deciso) per abitarci dentro.

Berlusconi è un ipocrita ed uno strumentalizzatore ed è pure un Masaniello, che ha conosciuto nel passato la povertà, che sa il significato di bisogno, ma che una volta giunto al potere ed alla ricchezza ha usato questa sua conoscenza al solo fine di imbrogliare i semplici (magari togliendo l’ICI ed aumentando l’IVA). Il suo scopo come capo del governo era essenzialmente quello di fare leggi “ad personam” che gli consentissero di tenersi a galla, che gli consentissero di continuare l’imbroglio.

Mario Monti è diverso, egli è un professore di economia ed un uomo che appartiene alla finanza. Conosce le esigenze del “mercato” e sa far di conto. La cosa che gli sta più a cuore è soddisfare le richieste del potere finanziario mondiale. E questo potere -si sa- sta sempre dalla parte dei ricchi, e perciò Berlusconi potrà star tranquillo che i suoi interessi non verranno lesi. Inoltre l’economia di mercato si occupa di aspetti aridi, pareggi di bilancio, dare avere, passivi da saldare… i sentimenti hanno pochissimo spazio.. anzi sono un disturbo al buon funzionamento della finanza. Quel che conta non è l’aspirazione del cuore ma il soddisfacimento dei numeri.

Ed ecco allora che il professor Mario Monti, si appresta, con il beneplacito delle forze politiche, destre sinistre e di centro, a studiare modi per restituire credibilità all’Italia, per abbassare lo spread, per far sì che le banche siano contente… E per ottenere ciò si appresta (complici i rappresentanti parlamentari che non sono stati eletti con questo programma), a espropriare l’Italia di ogni suo residuo bene. Le ultime proprietà demaniali, le ultime spiagge, palazzi e monumenti, enti pubblici e garanzie sociali e.. -così affermano i giornali- anche le case degli italiani, che vengono gabellate ed ipotecate con il ripristino dell’ICI sulla prima casa.

Il presidente Napolitano, che è di Napoli, dovrebbe conoscere il cuore del popolo, ma evidentemente preferisce anch’egli fare un favore alla grande finanza…

Ricordo, tanti anni fa, quando stavo in India, di essermi addormentato per terra in una capanna presa in affitto.. e nel dormiveglia sentivo parlare napoletano, capivo tutto quel che veniva detto e mi meravigliavo che ci fossero dei napoletani in quel luogo.. poi aprii gli occhi e mi avvidi che erano i padroni di casa indiani che parlavano in tamil e da quel momento non compresi più nulla di quel che stavano dicendo….

Paolo D’Arpini

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