domenica 22 luglio 2012

Tassa sul sesso? Sanare il deficit dello stato con i proventi della prostituzione significa accettare il deficit morale nella società…!

Apollo e Dafne



Certi 'parlamentari' dicono “Per battere la crisi economica, tassiamo le lucciole”....

Che sarebbe come dire: “pecunia non olet”… quindi in tempi di necessità meglio approfittare della corruzione e della prostituzione imperante, a tutti i livelli in Italia, legalizzandola e tassandola.

Il mio cuore trema di fronte alla vilificazione dell’amore implicita nella sconcia proposta.

La piaga della prostituzione è un segnale del malessere di questa nostra società e voler guadagnare sulla “malattia” è disumano e dimostra uno spirito debole.

Ammettere che il marcio possa divenire una fonte di reddito…? No, no! Lo stato come ente che tutela il bene comunitario dovrebbe invece disporre delle strategie per eliminare questo martirio della prostituzione e non “tassarne” i guadagni indebiti. Perciò ritengo tale proposta avanzata da alcuni politici indegna di chi vuol rapprentante la comunità, di un eletto in Parlamento che lavora per il bene pubblico.

Pensare che il rapporto amoroso possa essere risolto in termini di “prestazioni amorose” è avvilente.

La necessità di prostituirsi è una diretta conseguenza della mancanza di ecologia sociale nella nostra società urbanizzata.

Forse il meretricio ha origine in conseguenza e da quando è stato istituito il matrimonio monogamo (e reso obbligatorio), altrimenti questa pratica non avrebbe senso in una società spiritualmente ed ecologicamente integra in cui l’amore e la sessualità possano essere vissuti in forme sane e libere e collettive.

Ad esempio se si sente la necessità della promiscuità amorosa si potrebbe compartecipare ad una “famiglia allargata”, ed esperimenti in tal senso sono stati tentati in diverse comunità. Non ha senso accondiscendere alla pratica prostitutiva solo perché si sente il bisogno di promiscuità sessuale, sarebbe invece sufficiente superare il “contratto” monogamo e accettare che vari tipi di legame possano manifestarsi nelle maglie della società.

Saranno chiamati forse “harem” -sia al maschile che al femminile od al pansessuale- non fa nulla.

Ovviamente chi non desiderasse un rapporto promiscuo potrà sempre scegliere di unirsi in “rapporti preferenziali monogami”, l’importante è che l’amore prevalga e non lo scambio in denaro.

Se il sesso è conseguenza di manifestazione amorosa nulla posso obiettare nel modo in cui si manifesta ma se diventa “un fatto economico” mi rattristo e piango…..

Infatti posso comprendere che si possa ricevere un compenso per un lavoro di qualsiasi genere, materiale, intellettuale, scientifico, etc. ma un rapporto “intimo” non può -secondo me- essere equiparato ad un “lavoro”, esso è solo una espressione dell’emozione umana di scorgere nell’altro se stesso, amandolo, e quindi non può rientrare nell’ambito delle “prestazioni”….

Ma, vivendo nella società malsana in cui viviamo, sembra che la soluzione per sanare il deficit nazionale riposi nell’accettazione del deficit morale!

Non condivido il “pragmatismo” di quelle persone che vedono le cose nella loro bruttezza:  “…se la prostituzione esiste è meglio regolamentarla per un suo miglioramento utilizzativo”. Meglio che la dissolutezza sia legale e controllata…? Questa è una visione che personalmente non approvo….

Paolo D’Arpini, presidente Circolo Vegetariano VV.TT.
Referente P.R. Rete Bioregionale Italiana


Che bel sole - Collage di Vincenzo Toccaceli



Articoli correlati:  http://www.circolovegetarianocalcata.it/2008/07/28/cerco-famiglia/ 


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Commenti ricevuti:


Paolo Ercolani: “Per battere la crisi economica occorre recuperare competitività. Altro che tassare le lucciole!”  

Enrico Bianchi: “Caro Paolo, la tassazione della prostituzione sic et sempliciter sarebbe solo il secondo della saga di ruberie a scapito del popolo non sovrano. Se pensi che la prima e gravissima fu la liberalizzazione del gioco d'azzardo pensata ed attuata con una lenzuolata del Bersani, che infetta le menti deboli ed infesta ogni luogo virtuale e non. Stammi bene, ti abbraccio” 

 Albero Rosso: “E perché no, visto che ci sono, e non possiamo chiudere ipocritamente gli occhi?!? La prostituzione c'è, c'è sempre stata a tutte le latitudini (nulla a che fare con l'amore) e sarebbe davvero ora che anche in Italia venisse regolata e assai giustamente, tassata, come qualsiasi attività commerciale! Sarebbe ora!!!” 

 Luigi Pellini: “Lo fanno quasi tutti i paesi d'Europa, è antica come il mondo. Proverbio: Non te la prendere con lo specchio se la tua facci è brutta!”  

 Stefania Steffy: "Le prostitute servono alla società per evitare violenze sessuali di persone malate di sesso nei confronti di ragazzine o donne! Se la prostituta lo fa liberamente e con volontà di farlo, che male c'è ? Se la prostituzione fosse legalizzata e tassata regolarmente e se potessimo creare zone a Luci Rosse controllate dai carabinieri o dalla polizia o dai classici buttafuori come nelle discoteche, e una visita medica delle signore svolta mensilmente a livello gratuito... sparirebbero le malattie gravi, la tratta delle ragazzine straniere, sparirebbero quindi i papponi, la malavita non ci guadagnerebbe più, non avrebbero più motivi per marchiare le donne come mucche, sparirebbero le donne nude per la strada anche di giorno, i soldi guadagnati sarebbero delle donne che svolgono il mestiere più antico del mondo e pagare le tasse per avere la libertà di vivere, la protezione  non sarebbe una tragedia ma una crescita direi!! Dipende da che punto di vista si vedono le situazioni. Non deve essere solo tassato il mercato del sesso,ma regolarizzato con norme ben precise" 

 Luigi Crocc: “A dir la verità, anch'io potrei indignarmi sulla mercificazione che coglie le fasce sociali femminili economicamente deboli , ma se le inseriamo sul lavoro più antico del uomo la sua origine dovrebbe risalire al  peccato originale che se allora non vi erano soldi lo scambio  con una mela  frutto  femminile  con un melo legno a maschile favoriva  l' avvicinamento tra un uomo e una donna. Per cui nacque il primo  baratto sulla prima umanità che inventò  il  commercio tra uomini e uomini e donne e donne di tutte le genti e vennero  lotte e guerre dove ogni tribù o famiglia doveva resistere per  mantenersi ma se una donna non era adatta a combattere e a lavorare sui mezzi primitivi che allora usavono veniva indirizzata al commercio considerata attività debole  o  sessuale. E vennero  i sentimenti e le   religioni a regolarizzare i matrimoni non più di una donna e  non più di un uomo per avere  figli di  discendenza che ereditano la Domus. Ma non tutte si sposavano e non tutti le volevano,  e la Chiesa  di Roma costruì i conventi per sostenere sul obbedienza la povertà e la castità,   le  loro comunità , allora  perché non dare un  tetto anche alle  altre che non fanno voti  di fede  e castità  così vennero istituzionalizzati i Casini  di stato per i  controlli sanitari   e le  tariffe di  prestazione sulla  tassa  da pagare e le marchette , per avere  la pensione. Ma nel 1958 la legge Merlin  chiuse le Case  anche perché troppi  mariti spendevano e spandevano e le  mogli si lamentavano.  Gli uomini non portavano a casa i soldi per la famiglia e  non arriviamo alla fine del mese.  Ma,  a quel tempo sul  ricatto ai socialisti  e democristiani a fare i nomi dei proprietari e/o detentori di case chiuse  subito venne  approvata dai deputati e senatori la legge, senza il  referendum popolare.  Ma oggi a distanza di 54 anni  dove si annida la mercificazione? Nelle case private, ville, alberghi per il passaggio in macchina sulle strade più battute dalla prostituzione. Ma, quante sono  sul lavoro più antico del uomo?  100 mila 300   mila 1 milione  2 milioni, non si sa!  Non è possibile fare il censimento non si possono qualificare professionalmente,  orbitano sulla droga e la DELINQUENZA  comune  e  sono esenti da tasse..”

Francesca Salvucci: " Caro Paolo, qualche anno fa abitavo in un paesino dove si conosceva la donna che faceva il mestiere in questione,questa donna  non si è mai potuta ribellare a questo lavoro di generazione, la sua famiglia non ha voluto e lei non è riuscita ad uscirne... passando gli anni credo che si sia anche rassegnata e non abbia piu tentato! Ma al di la della brutta situazione  non sono daccordo con questo pensiero, la prostituzione c'è e c'è stata sempre ovunque, è una bella cosa? No. Ma invece di girarsi dall'altra parte o giudicarla (come hanno fatto per anni, forse secoli) chi di dovere dovrebbe controllare che queste donne siano consensienti e trattate con tutti i riguardi anche medici. Per la nostra cultura religiosa le case chiuse sono state eliminate, da una parte è una cosa positiva, ma dall'altra parte adesso stanno in giro x strada al freddo e vengono trattate allo stesso modo. allora, visto che la chiusura delle case non ha funzionato x far smettere l'esistenza della prostituzione qualcosa non quadra. Il nostro falso moralismo di italiani bigotti e religiosi ci ha impedito di nuovo di fare un passo in piu. Poi visto che si tratta di uno scambio di denaro è giusto che tutta questa gente paghi le tasse come tutti gli altri. Il tuo pensiero è molto dolce e parla soprattutto di amore, ma in giro per strada queste donne e questi uomini vendono solo sesso, e con quello che accade l'amore non c'entra più. L'amore è intimità, e l'intimità non puo esistere con una donna o un uomo  sconosciuti trovati all'angolo della strada con cui si passa al massimo un paio di ore. La tua soluzione sarebbe da illuminati, ma qua troppe  vite dobbiamo fare prima di avere una società rispettosa ed un governo rispettoso!!" 

1 commento:

  1. IO poetalc di verona alchimista d'ispirazione dannunziana dichiaro che, tutte le intenzioni sul sesso sono buone basta elencarle e scegliere in natura quelle più belle che fanno star meglio

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