mercoledì 26 dicembre 2012

Grande Kumbha Mela alla confluenza dei tre fiumi

Dipinto di Franco Farina


Ad Allahabad - come fu chiamata dai persiani la zona urbana intorno
alla lingua sabbiosa tra i fiumi, detta Prayang - confluiscono in un
solo punto i tre fiumi sacri dell'India: il Gange, lo Yamuna e
l'invisibile Saraswati: uniti insieme, nel corpo solo del Gange
fluiranno interrottamente fino a sfociare e fondersi nell'Oceano. Del
Saraswati, la cui santità era già scritta nei Veda, si è a lungo
creduto fosse un luogo metaforico, o immaginario, finchè recenti
scavi, con strumenti moderni, hanno potuto verificare che il fiume
esiste, interrato a molti metri dalla superficie terrestre, dove
probabilmente si inabissò migliaia di anni fa. Lungo il suo corso,
durante la sua permanenza in superficie, fiorirono le antiche civiltà
Harappa e Mohenjo Daro, precursori della civiltà vedica e indiana.

La confluenza dei tre fiumi è luogo specialmente santo, tanto che il
poeta e mistico indiano Basavanna invocava Shiva soltanto col nome di
Signore della Confluenza dei Fiumi. Triplice è il simbolo di Shiva,
raffigurato nel tridente: in esso si raccolgono e confluiscono i tre
momenti del tempo, passato presente e futuro, i tre stati della
coscienza, veglia, sogno e sonno profondo, i tre canali dell'energia
vitale, Ida, Pingala e Susumna. La confluenza dei tre è il punto in
cui si verifica l'unione e quindi la coscienza del Quarto, Turyia, che
è la coscienza di Dio, al di là del tempo, al di là dei Guna...

Ogni 12 anni il Kumbh Mela si svolge a Pryang, sotto un particolare
aspetto astrologico. Questo momento è il Maha Kumbh Mela, che diventa
l'occasione in cui i santi, i devoti e gli aspiranti del Sanathana
Dharma, di ogni orientamento teologico, raggiungono il Triveni
Sangham, nelle cui acque si immergono con umiltà, solennemente, come
le energie vitali richiamate dalla congiunzione dei canali si
riuniscono all'illuminazione della coscienza. Avviene perciò nel
macrocosmo qualcosa che benedice tutti coloro che vi partecipano, la
stessa unione che nel microcosmo dischiude la realizzazione del
divino.

Si dice che allo scorso Mahakumbh Mela parteciparono 70 milioni di
persone, ed è stato perciò il più grande raduno umano della storia. Al
Maha Kumbh Mela del 2013 sono attese 100 milioni di persone. E'
certamente l'evento spirituale più potente a cui si possa assistere in
terra, oltre ad essere, religiosamente parlando, merito particolare e
utile mezzo di purificazione del karma. Affrontare e vivere questa
esperienza è perciò un progresso nella maturazione e nella
consapevolezza di tutti i devoti e aspiranti del Dharma.

L'antichità del rito è testimoniata dalla citazione nel Ramayana di
Valmiki, nel Mahabarata e nei Purana. Il mito collega il Kumb Mela, o
Festa del Vaso, anfora che contiene il nettare, alla leggenda puranica
della contesa tra dei e demoni per il nettare dell'immortalità. —
Udai Nath

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