sabato 3 ottobre 2015

Sincretico divenire (bioregionale)



Sorta di remix ispiratomi da alcuni articoli letti su un giornale trovato casualmente ultimamente. il titolo è ispirato da un libro visto in copisteria, autobiografia di uno spaventapasseri cosi me lo sono immaginato sul suo campo a fare riflessioni sull'essere sulle piante le stagioni l'uomo la vita la terra. Sincretico divenire è il nome del personaggio che scrive la  storia o anche dello spaventapasseri stesso..


sincretico divenire (bioregionale)

in

[anacronia di uno spaventapasseri]


le vacanze sono finite,

siamo tornati al lavoro

alla solita vita

nelle case delle citta

dei paesi e borghi.

finite le passeggiate,

le dormite sotto le stelle.

sulla strada vicina,

ho osservato spesso

qui dal mio campo

passare su e giu

le vostre macchinine

andare di qua e di la

per tutta l estate.

ho visto uomini

per migliaia di anni

spaccarsi la schiena

con la zappa,

lo strumento

antesignano di ogni utensile

forgiato dall uomo.

la zappa se ben compresa

può essere benessere

per il corpo e per la mente

ed e’ strumento da consigliare

a chiunque vuol ritrovare

un rapporto con la vita

e con la natura.

zappare bene e’ una danza

ormai quasi dimenticata.

una vera arte

che pochi ancora possiedono.

siamo in pieno rinascimento agricolo,

agricoltura che

cura la terra

cura le persone

con cibo vivo

cura artisticamente il paesaggio

cura la vita sociale tra gli uomini

cura dignità e intelligenza

di ogni agricoltore.

le cose più belle

arrivano un po per caso

spero solo il nostro futuro

tra i semi,

tutte queste varietà

che coltiviamo

tornano i profumi in testa,

profumi come ricordi

ogni pianta

e’ un essere vivente

inserito in un ambiente

in cui le variabili sono infinite

la vera essenza delle piante

puo essere colta

solo attraverso

l'osservazione

lenta e continua.

abbiamo deciso,

vogliamo avere

il coraggio di imparare,

la tranquillità

di essere imbranati

di capire poco

per poi esplodere di gioia

nel vedere finalmente le cose chiare.

lasciamoci liberi

facciamo le più incredibili esperienze

giochiamo sporchiamoci…

zappiamo in libertà

sentiamo l'odore inebriante

della terra calda e umida

osserviamo le piante e

soprattutto seminiamo.

evento che avviene

quando desideriamo

maggior contatto con la terra

attraverso un gesto

anche simbolico

il gesto della semina

con il metodo a spaglio

cioè con le mani,

un gesto antico e moderno

al tempo stesso

in grado di unire

il cuore alla terra

seminiamo il futuro.

tra qualche anno

vedremo con chiarezza

tutti i puntini passaggio

si saranno uniti

completandosi

in un disegno chiaro

in continua evoluzione

riflettiamo su dove siamo ora

sulle scelte da effettuare

per migliorare la nostra posizione.

il ritmo delle stagioni,

il flusso armonico

del succedersi dei mesi,

il cambiamento delle temperature

il mutare della percezione sensoriale

di luce e buio,

durante la giornata,

sono elementi che ci aiutano

a connetterci con la natura.

e se vogliamo sentirci

parte del tutto

seguiamo l'andamento

lento o veloce che sia

armoniosamente accordato

con l'infinito che ci circonda.

accordiamoci con il mutamento

dei colori degli odori

con il mutamento

dei nostri desideri e bisogni

e per quanto possibile

accordiamo il nostro respiro

con quello più ampio del creato

e in questo momento di passaggio

riconnettiamoci con la natura

osservandola più da vicino.

l estate si sta spegnendo

l'autunno si manifesta

attraverso segnali

man mano più evidenti

inizia il mutamento

dentro la terra e noi stessi

cogliamo la luce nel riflesso

delle forze interiori,

regaliamoci tempo

e fermiamoci

a sentire la nostra voce

in armonia con il canto della vita.

passeggiamo nei campi

in mezzo alla natura

osserviamo la mutevolezza del cielo

i doni diversi degli orti

e quando l aria rinfresca e si fa sera

cogliamo l'occasione

cuciniamo piatti a base di cereali

legumi zucche e

altre verdure autunnali

prepariamo il nostro pane

riponiamo in dispensa le conserve

con i frutti dell estate.

cucinare e’ come fare yoga

o meditazione,

rilassa il corpo,

la mente si libera,

nel calore della cucina.



ritrova te stesso

se lo hai perduto

cerca te stesso

per capire chi sei

se poco lo trovi

cerca più a fondo.



Ferdinando Renzetti

4 commenti:

  1. Commento di Elena Bussolotti:

    "Bellissima poetica della zappa! Grazie ancora! Se hai bisogno di teatro per leggerla in pubblico conosco 2 artisti, uno è Alessandro Manzini che hanno fatto di due spaventapasseri in amore una gioia dell'anima pari alla vostra.. Lo spaventapasseri è simbolo di placido intervento umano a protezione dei propri semi; non li vedo più tanti.. Mio zio ne ha fatto uno con un manichino trovato in discarica.. Fotonico vederlo in mezzo alla campagna.. Io una volta velocemente ne ho fatto uno con un vecchio asciuga capelli che teneva i bastoni perpendicolari, avveniristico.. In Toscana l'Istituzione al Turismo ne ha fatto dei poster e non ricordo più dove, ma sempre nelle vicinanze c'era un concorso a chi lo faceva più bello.. I campi con questi omini bucolici certo sono più belli e allegri, come insegna ormai anche a Peppa Pig.
    Ogni parola di questo componimento mi riempie i polmoni di sacra contemplazione di ciò che rappresenta la campagna: un mondo a cui tornare se si vuole far del bene a noi stessi, all'altro, al Pianeta, al Cosmo (nome che aveva il mio spaventapasseri fatto per gioco in un momento estremamente selvaggio per me). Voglia di 'giocare' con la campagna, partorire ambiente."

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    1. Cara Elena Bussolotti: "Stiamo organizzando un festa bioregionale, con mercatino esposizione annessa e musica, yoga, canti e balli, sotto al mercato coperto di Treia per l'8 dicembre. Collaborazioni sono benvenute, ma non possiamo pagare nessuno, anzi chiediamo qualcosina perché dobbiamo pagare: suolo pubblico, assicurazione civile, promozione, rinfresco, etc." - Info. 0733/216293

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  2. Integrazione di Ferdinando Renzetti:

    L’uomo di paglia

    Le vacanze sono finite, siamo tornati al lavoro, alla solita vita, nelle case,
    nelle citta, nei paesi, nei borghi, finite le passeggiate e le dormite sotto le
    stelle. Sulla strada vicina, ho osservato spesso, qui dal mio campo, passare su
    e giu le vostre macchine, andare di qua e di la per tutta l estate. Ho visto
    uomini per migliaia di anni spaccarsi la schiena con la zappa, strumento
    antesignano di ogni utensile forgiato dall uomo. La zappa se ben compresa può
    essere benessere per il corpo e per la mente ed e’ strumento da consigliare a
    chiunque vuol ritrovare un rapporto con la vita e con la natura. Zappare bene e’
    una danza ormai quasi dimenticata. una vera arte che pochi ancora possiedono.
    Siamo in pieno rinascimento agricolo, agricoltura che cura la terra, cura le
    persone con cibo vivo, cura artisticamente il paesaggio, cura la vita sociale
    tra gli uomini, cura dignità e intelligenza di ogni agricoltore. Le cose più
    belle arrivano un po per caso, spero solo il nostro futuro tra i semi, tutte
    queste varietà che coltiviamo; tornano i profumi in testa, profumi come
    ricordi. Ogni pianta e’ un essere vivente inserito in un ambiente, in cui le
    variabili sono infinite; la vera essenza delle piante, puo essere colta solo
    attraverso l'osservazione, lenta e continua. Abbiamo deciso, vogliamo avere il
    coraggio di imparare, la tranquillità di essere imbranati, di capire poco, per
    poi esplodere di gioia nel vedere finalmente le cose chiare. Lasciamoci liberi,
    facciamo le più incredibili esperienze, giochiamo, sporchiamoci... zappiamo in
    libertà. Sentiamo l'odore inebriante della terra calda e umida, osserviamo le
    piante e soprattutto seminiamo. Evento che avviene quando desideriamo maggior
    contatto con la
    terra, attraverso un gesto, anche simbolico, il gesto della semina con il metodo
    a spaglio, cioè con le mani; un gesto antico e moderno al tempo stesso, in grado
    di unire il cuore alla terra, seminiamo il futuro. Tra qualche anno vedremo con
    chiarezza, tutti i puntini passaggio che si saranno uniti, completandosi in un
    disegno chiaro in continua evoluzione. Riflettiamo su dove siamo ora, sulle
    scelte da effettuare per migliorare la nostra posizione.
    Il ritmo delle stagioni, il flusso armonico del succedersi dei mesi, il
    cambiamento delle temperature, il mutare della percezione sensoriale, la luce e
    il buio, durante la giornata, sono elementi che ci aiutano a connetterci con la
    natura; e se vogliamo sentirci parte del tutto seguiamo l'andamento, lento o
    veloce che sia armoniosamente accordato con l'infinito che ci circonda.
    Accordiamoci con il mutamento dei colori, degli odori, con il mutamento dei
    nostri desideri e bisogni e per quanto possibile accordiamo il nostro respiro
    con quello più ampio del creato e in questo momento di passaggio
    riconnettiamoci con la natura, osservandola più da vicino.
    L estate si sta spegnendo, l'autunno si manifesta attraverso segnali man mano
    più evidenti, inizia il mutamento dentro la terra e dentro noi stessi, cogliamo
    la luce nel riflesso delle forze interiori, regaliamoci tempo e fermiamoci a
    sentire la nostra voce in armonia con il canto della vita. Passeggiamo nei
    campi, in mezzo alla natura, osserviamo la mutevolezza del cielo, i diversi
    doni degli orti e quando l aria rinfresca e si fa sera, cogliamo l'occasione,
    cuciniamo piatti a base di cereali legumi zucche e altre verdure autunnali.
    Prepariamo il nostro pane e riponiamo in dispensa le conserve con i frutti dell
    estate. Cucinare e’ come fare yoga o meditazione, rilassa il corpo; la mente si
    libera nel calore della cucina.

    ritroviamo noi stessi se lo abbiamo perso
    cerchiamo noi stessi per capire chi siamo
    se non lo troviamo guardiamo più a fondo

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