EU ha messo a disposizione del nostro paese 200 miliardi (a debito) che il Governo italiano sta sperperando in iniziative che nulla hanno a che fare con la transizione ecologica: armi, autostrade, alta velocità, incentivi all’auto individuale, gassificatori, navi metaniere, gasdotti e nuove trivellazioni; e case di comunità senza personale, scuole senza insegnanti, e quasi niente per il riassetto idrogeologico. Con meno di quell’importo sarebbe possibile invece convertire tutto il sistema energetico nazionale alle energie rinnovabili in poco tempo… (Tera e aqua)
Ed inoltre...
La stragrande maggioranza dei governi ha tagliato le proprie quote di spesa per la sanità, l’istruzione e la protezione sociale. Allo stesso tempo, si sono rifiutati di aumentare le tasse sui profitti eccessivi e sull’aumento della ricchezza. Il Commitment to Reducing Inequality Index (CRI Index) del 2022 è la prima analisi dettagliata sul tipo di politiche e azioni contro la disuguaglianza che 161 paesi potrebbero aver perseguito durante i primi due anni della pandemia. L’indice mostra che, nonostante la peggiore crisi sanitaria in un secolo, metà dei paesi a basso e medio reddito ha tagliato la propria quota di spesa sanitaria nei propri bilanci. Quasi la metà di tutti i paesi ha tagliato la propria quota andando alla protezione sociale, mentre il 70 per cento ha tagliato la propria quota andando all’istruzione. Poiché i livelli di povertà sono aumentati a livelli record e i lavoratori hanno lottato con prezzi elevati da decenni, due terzi dei paesi non sono riusciti ad aumentare il salario minimo in linea con la crescita economica. Nonostante l’enorme pressione sulle finanze pubbliche, 143 paesi su 161 hanno congelato le aliquote fiscali sui cittadini più ricchi e 11 paesi le hanno persino abbassate... (Diogene)
Fonte notizie: Rete Ambientalista
Nessun commento:
Posta un commento