Alma Vulgaris e homo vitruviano al Maha Kumbha Mela
Alma Vulgaris prende il modo di cantare dalla melodia circolare ed essenziale di alcune lullaby del centro Italia ponendo come fondamenta la tradizione popolare per approdare in un mondo espressivo contemporaneo e vitale.
Ricerca che vuole ripercorrere la ciclicità della vita e degli eventi: nascita, vita e morte, il sorgere lo splendere e il tramontare del sole, la fanciullezza la maturità e la vecchiaia, serenità e malinconia.
Tutto questoraccontato attraverso una visione popolare della vita, con canti della tradizione orale italiana: ninna nanne e ballate, rielaborati con sonorità contemporanee. omo vitruviano attraverso un uso inedito delle chitarre interviene su essi ricreando un tessuto armonico manipolato e riprodotto attraverso l' uso del loop. il loro ultimo spettacolo con arrangiamenti di canti suoni e recitazione è stato dedicato a Ennio Flaiano scrittore minore satirico dell’Italia del benessere: uomo del cinema nella solitudine del satiro di un marziano a roma la notte è troppo lunga per i pensieri e troppo corta per i piaceri, l’insuccesso mi ha dato alla testa, sulla scena una falsità è più autentica della realtà.
La stupidità degli altri mi affascina anche se preferisco la mia. in un universo dove non c’è quasi niente l’amore muove il mondo e le altre stelle, i momenti migliori ci arrivano per sbaglio. Al limite tra sogno e realtà cittadino del mondo nella provincia italica intellettuale inorganico, l’infanzia è l’unico luogo che non ci riesce mai di abbandonare, non c’è che una stagione: l’estate e le altre non fanno che girarle intorno. il peggio che può capitare a un genio è di essere compreso. a tal proposito un critico inglese citava negli anni 60 ennius flaianus credendo fosse un antico scrittore latino poi quando si incontrarono e scopri che era un contemporaneo rimase molto deluso. terminato il tur alma vulgaris e homo vitruviano appassionati di cultura orientale e musica indiana sono partiti per l’India incuriosisti da un evento unico e raro il Maha Kumbha Mela dove fiumi di gente sui ponti nel triveni sangam punto dove confluiscono i fiumi sacri ganga e yamuna dove dal 14 gennaio al 26 febbraio si ritrovano quattrocento milioni di persone per bagnarsi in questo periodo, in questo luogo, dove ci sono delle particolari congiunzioni astrali. Ogni dodici anni per ricevere una santa benedizione.
Questo evento Maha Kumbha Mela accade ogni cento quarantaquattro anni ed è una cosa davvero eccezionale, una forza pazzesca senza eguali anche setutto molto caotico e polveroso. ora il vortice di energia si sta esaurendo e il varco si sta chiudendo… resta il fatto che per noi occidentali l’aver sostituito l’uomo vitruviano col cristo in croce può essere una ulteriore metafora davvero sincera di come la condizione umana sia inchiodata a delle coordinate terrestri punti cardinali eliometri, forza di gravità, alchimia a base ossidativa nell’atmosfera, forma sferica della terra generata dalla rotazione gravitazionale generatrice a sua volta di una arbitraria ciclicità, sviluppo oculare duplice con messa a fuoco centrale che ci si sforza di far rientrare all’interno di una percezione del mondo limitata che vede solo ciò che essa stessa è e percepisce mentre la deriva cosmica lo sovrasta...
noi nasciamo in ogni alba che si leva (G. D’Annunzio)
Ferdinando Renzetti