Non
era la fine del Mondo quello che volevano dirci i Maia, ma forse l'inizio di un'era
nuova caratterizzata dall'apertura verso la Verità ; la verità sull'origine dell'uomo che noi
conosciamo. Non sciamani, maghi, veggenti e santi, ma la scienza stessa
comincia ad aprirci gli occhi. E' iniziato tutto da pochissimi anni, prima pensare
in modo diverso dai dogmi della scienza e delle religioni si correva il rischio
di finire "sul rogo". Il
merito verso questa nuova apertura lo si deve all'astronomia, alla fisica
quantistica e soprattutto alla genetica.
Negli
anni '70 gli astrofisici, con in testa la nostra Margherita Hack, affermavano
che il sistema solare era un unicum nel cosmo e il nostro pianeta forse la
sintesi della stessa evoluzione dell'universo (la solita visione antropocentrica!!).
Poi grazie ai grandi telescopi orbitanti abbiamo scoperto che l'universo
pullula di miliardi e miliardi di sistemi solari e che nella fascia della vita,
zona dove i pianeti non sono troppo vicini né troppo lontani dalla stella
madre, esistono altri miliardi e miliardi di corpi astrali più o meno grandi
della nostra Terra. Tra il 1950 e il 1990 in Iraq dagli scavi archeologici venivano
alla luce migliaia di tavolette di argilla con scritture cuneiformi del periodo
Sumero ( 3.500 a .C.)
che parlavano degli dei che, dopo vari e lunghi tentativi, riuscirono a
costruirci, ossia a trasformare gli ominidi, già esistenti centinai di migliaia
di anni fa sulla Terra, nell'attuale homo sapiens. E guarda caso oggi la
genetica ci dice che nel nostro DNA circa 350 mila anni fa fu introdotto un
gene anomalo.
Altro
colpo è la scoperta dello studioso di lingue antiche Mauro Biglino che ha
trovato, dopo 10 anni di ricerche tra i cristiani copti etiopi, una bibbia
originale e, dopo averla tradotta, ci ha presentato un nuovo Yahveh,
più umano che trascendentale, solo scientificamente e tecnologicamente
più evoluto dei popoli di allora.
Le
tessere del puzzle ormai ci sono tutte basta metterle insieme. La Chiesa cattolica, con molta
astuzia e saggezza, in un incontro tra scienziati nel 2008 affermò che
nell'universo possono esistere altre forme di vita anche più intelligenti di
noi e che, a differenza di noi peccatori terresti, possono non aver avuto
bisogno di un Cristo. Le religioni orientali e soprattutto il Buddismo non
hanno mai confutato l'idea della vita intelligente in altri mondi, anzi! Le
religioni che invece rimarranno sempre di più spiazzate da questa antica e
nuova verità restano ovviamente l'Ebraismo e L'Islam.
Finalmente
si apre dopo millenni di oscurantismo la porta della verità ... quindi il
futuro sarà, come forse volevano dirci i Maia, pieno di sorprese anche entusiasmanti,
ma al momento impensabili. Speriamo che tutto ciò porti alla fine delle
anacronistiche e incivili guerre di religione.
Ennio La Malfa - Accademia Kronos
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