giovedì 28 agosto 2014

Grottammare, i cani, i vermi, le bufale



Grottammare - Stagione da cani....

      Stagione piovosa, questa estate ormai declinante: piovono bombe
d’acqua sul pianeta, e a Grottammare - più modeste ma notevolmente più
divertenti - piovono balle istituzional-giornalistiche.

      Metà giugno: TUTTI i quotidiani locali pubblicano (caratteri a
scatola e a più riprese perché non si sa mai e poi repetita iuvant)
una mega velina (oggi retrocessa nel silenzio totale a mega bufala) di
una costituenda “Dog Beach” sulla spiaggia grottammarese a sud della
foce di Tesino.

Monumento all’autoproclamato e mai dimostrato petfriendlysmo comunale
e ad un’Associazione quarantatreesimaparallela che dopo essersi
variamente autocelebrata e perfino autocitata con la creazione di una
torta (non in faccia, ahimè, ma regolarmente venduta nei bar della
zona) promuove la propria apoteosi passando per spiaggia: una
“spiaggia per cani”. Così, ecco sulla stampa ubbidiente l’annuncio
urbi et orbi: lenzuolata di nomi dei cavalieri che fecero l’impresa
(il sindaco, l’architetta ics, l’ingegnere ipsilon, l’assessore zeta,
lo scultore iota, i prodi membri dell’associazione); c’è financo il
rendering: recinto con cancello modello Auschwitz e rete per separare
i cani buoni dai cattivi, e siepi e docce e ombrelloni e sdraio per i
fortunati proprietari dei fortunatissimi dogs. E poi il vero must, la
statuona di cane in travertino alta due metri (sic). Inizio dei lavori
“metà prossima settimana”, inaugurazione “a metà luglio”. Certo
certissimo, praticamente già fatto. Invece…

Fine agosto e fine estate. Ecco nella foto la suggestiva spiaggia per
cani. Vi si possono ammirare gli ameni spazi, le docce, gli
ombrelloni, il verde diffuso e la canina statuona di due metri.

I cani e i loro amici bipedi spellicciati ringraziano.


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      Si capisce, per carità, mille giusti motivi possono aver
impedito la realizzazione di sì nobile impresa (se ne faranno una
ragione, i dogs, lieti che siano stati loro risparmiati il ghetto e la
statuona di due metri!). Ma dalla stampa e dal Comune non una
spiegazione, o chessò… delle scuse con evidenza pari
all’annuncio-bufala, né al popolo bue né ai numerosi siti nazionali -
animalisti e non - che in buona fede ospitarono e diffusero la
novella.

      Niente di nuovo sotto il 43° parallelo, la sindrome da
autoincensamento compulsivo ha semplicemente colpito ancora, e il
decorso è noto: si spara la non-notiziona/velinona col titolone,
rifulgono i nomi con annesse aureole, si accattano notorietà
visibilità e consensi. Se tutto finisce in mega bufala e la spiaggia
per cani è solo una desolata pietraia di cartelli storti e vermifughi,
pazienza, è la Perla dell’Adriatico, bellezza!

      Purtroppo nessuno che fiati mai, neanche per seppellir di risate
‘sta gente. E dire che specie in estate qua da noi la propensione
giornalistico-istituzionale alle bufale cresce proporzionalmente al
caldo (complice il solleone che come si sa picchia in testa) fino a
sortire esiti di assoluta ilarità degni di un festival del comico o di
un cabaretamoremio.

Si arriva al punto - è solo il caso più recente - che nel reciproco
scopiazzarsi tra giornali-colleghi, un noto quotidiano locale che non
sa leggere né copiare, riprendendo dagli altri la descrizione di un
“Pinocchio in bicicletta”, creativa installazione del club velico
“Amici del mare” (assemblata coi materiali più disparati e dalla più
disparata provenienza, correttamente definita dagli altri
“installazione idraulica rotante nei quattro metri (quadri) di
sabbia”) scrive di una - teniamoci forte - “scultura di sabbia alta
quattro metri” (e ci mette pure la foto!).

Ah se una risata finalmente vi seppellisse!

Sara Di Giuseppe

faxivostri.wordpress.com

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