domenica 10 marzo 2013

Italia martoriata... con la scusa della produzione energetica "pulita" o "sporca" che sia



In questi mesi stiamo assistendo a veri e propri crimini contro il paesaggio e l'ambiente naturale in Italia. Oscuri individui cercano di convincere amministrazioni pubbliche, comuni, province e regioni, sulla necessità di salvare l'Italia dalla crisi energetica, realizzando foreste di torri eoliche, di pannelli fotovoltaici nei terreni agricoli, e di impianti sopradimensionati per la produzione di energia da biomassa. Per fortuna i cittadini non sono "stupidi" come pensano questi "falsi commercianti d'energia", per cui ovunque nascono comitati di difesa del territorio capaci di contrastarli.

Sull'eolico lo abbiamo detto più volte: in Italia, a parte alcune limitate aree geografiche dove i venti superano le 3.500 ore annue (valore utile perché abbia senso l'istallazione di un grande rotore eolico ), tutte le altre aree (l'85% dell'intero territorio italiano) hanno un'incidenza di ore vento tra le 2000 e le 1000 ore annue. Morale della favola girando per l'Italia sono più le pale eoliche ferme che quelle in movimento.

Ciò però non ferma questi nemici del nostro territorio, ora puntano a portare questi obbrobri sulle vette dei monti, sui crinali delle colline. In questo modo devastando definitivamente l'unica bellezza rimasta nel nostro Paese: il paesaggio.

L'alternativa? Facile! Basta solarizzare tutti i tetti delle case, istallare sempre nelle case micro eolici e puntare una volta per tutte sul risparmio energetico. In tutto il mondo si stanno attivando le smart grid, ossia le reti energetiche intelligenti dentro i centri urbani. Molte città olandesi e tedesche già producono in questo modo l'energia sufficiente a soddisfare le esigenze delle città senza ricorrere all'elettricità prodotta dalle grandi centrali e trasportata per centinai di Km dagli elettrodotti; centrali termoelettriche a volte inquinanti come quelle di Brindisi, Civitavecchia, Montalto di Castro e Vado.

I sistemi per produrre energia elettrica ed anche calorica senza deturpare l'ambiente esistono già, ma in questo modo i grandi "speculatori dell'energia pulita" non farebbero più i loro mega profitti e allora via alla deturpazione dell'ambiente.

Ennio La Malfa

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Di questo e simili temi se ne parlerà durante la Tavola Rotonda del 27 aprile 2013, h. 17.00 -  "Marche una bioregione da proteggere. Focus su rigassificatore, elettrodotti, impianti fotovoltaici a terra,  che si tiene nell'ambito della Festa dei Precursori al Circolo vegetariano VV.TT. di Treia.

Vedi anche: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2013/03/treia-preparazione-psicologica-e.html

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