giovedì 28 marzo 2013

Treia - Pasquetta del 1 aprile 2013, all’alba - Maratonina di prima mattina e “Pesce d’Aprile”

Non fidatevi di questo comunicato... è uno scherzo!


1 aprile,  il ripetersi di lazzi e scherzi,  in questo giocoso giorno di primavera,  è  collegato al “Risus Paschalis”  una tradizione nordica  nella quale  (per tutto il medioevo) si compivano atti impudici (in corrispondenza del periodo pasquale) spesso legati a più antichi riti “bacchici” che sancivano il risveglio della natura. 
Infatti anche il “pesce” è un antichissimo simbolo fallico e l’idea di attaccare un pesce finto sulla schiena di amici e parenti voleva significare che essi avevano raggiunto la maturità ed erano pronti ad usarla…. (Una specie di ‘avviso ai naviganti’ per celebrare la piena disponibilità sessuale).
Negli anni questa tradizione si è trasformata in una specie di celebrazione della eccessiva semplicità  e goffagine e  chi ne era vittima dimostrava di non essere stato abbastanza accorto nell’interpretare le reali intenzioni di chi lo provocava, infatti l’appiccicare il pesce sulla schiena significava che la vittima era stata “gabbata”.  In tempi abbastanza  recenti lo scherzo da primo aprile più famoso è stato quello architettato da Orson Welles con la radiocronaca dell’arrivo dei marziani sulla Terra; ma di casi simili alla Marchese del Grillo sono piene le cronache locali delle provincie  d’Italia, dove l’uomo è ancora legato alla terra, agli animali ed alla fecondazione delle zolle.  E quest’anno a fecondare le zolle di Treia ci penseranno  i partecipanti alla “Maratonina di prima mattina” una celebrazione che  è iniziata una  ventina d’anni fa. 
Tutti coloro che vogliono partecipare debbono presentarsi davanti all'ingresso del circolo vegetariano VV.TT., a Treia in via Sacchette 15/a, in tenuta ginnica, alle ore 3.30,  prima dell’alba, muniti di secchiello e paletta per la raccolta del concime  di piccione. La luna illuminerà l’operazione ridicola ma utile. Infatti gli escrementi di piccione davanti all'ingresso fanno sporco.
La cerimonia si concluderà con la dispersione dello stesso guano nel vicino orto, più tardi ad ora imprecisata verranno distribuiti i cotillons (pesci d’aprile) che daranno diritto a ricchi premi di consolazione.  

Paolo D’Arpini


Nota
In una delle trascorse edizioni ebbi la sorpresa di leggere sulle pagine romane del Corriere della Sera la pubblicazione del nostro Pesce d’Aprile. Una notizia di cronaca dal duplice valore che descriveva questa iniziativa del Circolo, definendola “uno scherzo e quindi non soggetta a controlli di partecipazione”.

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