mercoledì 28 gennaio 2015

Alimentazione e salute - Cereali integrali contro le malattie cardiovascolari




Con un'assunzione di soli 30 grammi di cereali integrali al giorno  si può ridurre le possibilità di morire per una malattia cardiovascolare. Nel lungo periodo un'assunzione costante di cereali integrali ridurrebbe l'incidenza fino al 15%.

Per la prima volta, in uno studio epidemiologico della Harvard School of Public Health, vi è l'evidenza scientifica dei benefici del consumo di cereali integrali, parte integrante della Dieta Mediterranea.

Non è la prima volta che i cereali integrali sono associati son un minor rischio di contrarre patologie cardiovascolari o diabete, ma fino ad oggi non vi era l'evidenza di una correlazione fra consumo e riduzione della mortalità.

Lo studio epidemiologico si è basato sui dati provenienti da più di 74.000 donne e 43.000 uomini, soggetti a regimi dietetici specifici per altre ricerche dal 1980 al 2010.

I ricercatori, mediando altri fattori, indice di massa corporea, attività fisica e dieta generale, e fattori di rischio, come il fumo, hanno confrontato l'assunzione di cereali con i dati di mortalità su un periodo di circa 25 anni.

E' stato così possibile scoprire che l'assunzione di cereali integrali è associata con una riduzione della mortalità del 9%, del 15% tenendo conto della correlazione con malattie cardiovascolari.

Lo studio ha inoltre permesso di scoprire che il tasso di mortalità scendeva del 5%, e fino al 9% per le malattie cardiovascolari, per ogni porzione di 30 grammi/giorno di cereali integrali consumata.

La riduzione del tasso di mortalità, per malattie cardiovascolari, può addirittura arrivare al 20% con la parziale sostituzione della carne rossa con i cereali.

Nessuna correlazione, invece, tra consumo di cereali integrali e tasso di mortalità per cancro.


(Fonte:  Tracce > Salute)

1 commento:

  1. "Forse pochi di voi sanno che, prima di fondare il Circolo Vegetariano VV.TT., fondai la prima azienda italiana di prodotti integrali. Si chiamava "Annapurna", che è la Dea del cibo (Annam = cibo e purna = perfezione). La cosa avvenne subito dopo il mio secondo viaggio in India, nel 1975-76, All'inizio il magazzino e laboratorio era a Roma, in un vecchio seminterrato vicino a San Paolo, poi spostai il tutto a Calcata. L'azienda restò in vigore fino al 1984, poi la chiusi per dedicarmi alle incombenze della paternità (ero un ragazzo padre) ed aprii il Circolo di Calcata, che dal 2010 si è trasferito a Treia"

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