domenica 4 gennaio 2015

Tradizione contadina, bioregionalismo e tempo ciclico



L'uomo tradizionale ha sempre vissuto consapevolmente e coralmente il tempo interiore ed esteriore e non ha mai avuto bisogno di rappresentare arte letteratura divise dalla vita quotidiana immerso naturalmente in esse.

La cultura cosiddetta subalterna si esprime più con la preghiera esteriore, labora, che con quella interiore: una forma di adorazione della luce e del sole. Infatti nell'architettura rurale bioregionale  del meridione l'esposizione di abitazioni aie e borghi rivelano tale intenzione. Anche le finestre piccole e singole sparano luce all'interno delle piccole stanze. tutti  i manufatti dell'artigianato  e del rural design esprimono questo antico culto del sole. Sulle pitture delle ceramiche sugli intarsi in legno e pietra si trova spesso un bel sole raffigurato.

La cultura subalterna ha vissuto la sua arte sempre coralmente immersa nei flussi della vita e delle stagioni. un suonatore di zampogna dell'Aspromonte seleziona i materiali tipici in rapporto ai cicli lunari e stagionali, raccolta di canne nel periodo freddo, luna calante, per costruire il suo strumento. Sa fare i fori per i diversi timbri e scale di suoni, esegue suonate apprese dagli anziani che non hanno nome di un autore o di uno stile. le suonate eseguite durante feste e riti fanno parte del ciclo di vita dei singoli in rapporto al ciclo dell'anno della collettività, fanno parte di un patrimonio espresso coralmente dalla comunità. 

Le suonate si eseguono quasi sempre nella forma del cerchio rituale creando quella onda energetica che porta a una sorta di sospensione spazio temporale e benessere psicofisico. nella cultura subalterna il senso del tempo ciclico naturale basato più sulla luna e sulle stagioni che sul calendario e' vissuto coralmente ed è proprio questo senso corale la caratteristica fondamentale di tali culture.

L'estetica dell'arte della cultura dominante spinge sempre l'individuo a creare nuove forme rappresentative che fanno fare il salto culturale qualitativo su cui tutti poi si adeguano. nella musica un boscaiolo taglia albero senza rispettare stagioni o altro un falegname sgrossa e prepara legnami il liutaio costruisce lo strumento il musicista scrive la melodia, l'orchestra la esegue nel luogo predisposto, il teatro, dove il pubblico alla fine del percorso di produzione la ascolta fruendola individualmente in quella forma riconosciuta come catarsi.

Ferdinando Renzetti

Nessun commento:

Posta un commento