IMPUGNATA LEGGE
REGIONALE DELLA LOMBARDIA
A seguito dell’esposto della LAC del
24 luglio, il Consiglio dei
ministri, nella riunione
del 15
settembre 2017, ha deliberato di impugnare alla Corte
Costituzionale la legge della Regione Lombardia n. 19 del 17 luglio
2017, recante
“Gestione faunistico-venatoria del cinghiale e recupero degli
ungulati feriti”,
in quanto alcune norme in materia di prelievo venatorio
violano la competenza
esclusiva dello Stato in materia di tutela dell’ambiente e
dell’ecosistema di
cui all’art. 117, secondo comma, lett. s), della Costituzione.
In
particolare il Governo ha rilevato che, in materia di gestione
della fauna e
controllo faunistico all’interno delle aree protette
regionali, i «prelievi
faunistici ed abbattimenti selettivi necessari per
ricomporre squilibri
ecologici» debbano avvenire «per iniziativa e sotto la
diretta responsabilità e
sorveglianza dell'organismo di gestione del parco e devono
essere attuati dal
personale da esso dipendente o da persone da esso
autorizzate».
È l’ente parco regionale il solo
titolare del controllo
faunistico nei parchi regionali, inclusa la specie cinghiale.
A maggior ragione
per i parchi nazionali con confini ricadenti nel territorio
lombardo, la
disposizione regionale invade competenze dell’ente parco
nazionale fissate con
legge statale (LAC
Liguria, 16 settembre).
TAR
SALVA LEPRI SARDE E PERNICI SARDE
L’assessore alla difesa dell’ambiente
della Regione Sardegna con
decreto n. 25/15746 del 21 luglio 2017 emanava il calendario
venatorio per il
2017-2018. Il Gruppo d’Intervento Giuridico ONLUS, assistito
dall’avvocato
Carlo Augusto Melis Costa, impugnava tale decreto al TAR della
Sardegna. Questo
con ordinanza n. 308 del 15 settembre 2017 ha sospeso il
calendario venatorio
nella parte in cui consente la caccia alla lepre sarda (Lepus capensis mediterraneus) ed alla pernice
sarda (Alectoris barbara).
Il calendario
sospeso permetteva infatti di abbattere, nonostante il parere
contrario
dell’ISPRA, un carniere potenziale di 71.974 lepri sarde e
143.948 pernici
sarde, due specie che sono considerate “tendenti alla
diminuzione”. L’udienza
per la discussione nel merito è stata fissata il 20 dicembre
2017, quando le
due giornate di caccia previste dal calendario venatorio a
queste due specie
(24 settembre e 1° ottobre) non potranno più essere svolte;
pertanto lepri e
pernici per quest’anno sono salve (LAC Liguria, 17 settembre).
Con decreto n. 51 del 7 agosto 2017
l’Assessorato Regionale
dell’Agricoltura, Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea
di Palermo emanava
il calendario venatorio per il 2017-2018 che autorizzava la
preapertura della
caccia il 2 settembre 2017. Le associazioni
Legambiente Sicilia, WWF e LIPU, difese dagli avvocati
Nicola Giudice e
Antonella Bonanno, ricorrevano al TAR chiedendo l’annullamento
del decreto,
previa sospensione. Con ordinanza n. 1138 del 15 settembre
2017, pubblicata il
18 settembre 2017, il TAR purtroppo respingeva la domanda di
sospensione.
Carlo Consiglio - (consiglio.carlo@tiscali.it)
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