In un recente articolo comparso su Nature è testualmente riportato che per salvare la Terra dalla catastrofe ambientale abbiamo a disposizione solo 3 anni. L'articolo porta la firma di 6 prestigiosi ricercatori e conclude dettando le condizioni per il salvataggio che sono sostanzialmente il rispetto degli accordi presi da 196 nel Convegno di Parigi del 2015.
Lo stimolo principale alla firma di questi accordi è venuto dalla convinta accettazione, in passato spesso messa in discussione, che le attività antropiche possano indurre cambiamenti climatici. Ma se questo è avvenuto in peggio con innalzamento della temperatura, fusione dei ghiacci, abbattimento della diversità biologica perché non può avvenire in meglio in futuro?
L'articolo infatti si conclude con un po'di ottimismo e speranza: in fondo con l'economia che cresce ad un ritmo annuo del 3%,le emissioni di CO2 sono stabili ed addirittura diminuite in Cina. E poi ci sono i risultati attesi dall'applicazione di quegli accordi: calo del 3%delle emissioni, 2 mln. di barili di petrolio al giorno risparmiati con l'uso di veicoli elettrici, 27% di energia ottenuta da fonti rinnovabili entro il 2020, 260milioni di euro spesi nel mondo per centrali a energia rinnovabile.
Da queste applicazioni deriverebbe anche un impulso all'economia ed è forse questa l'arma migliore per contrastare la recente posizione contraria agli accordi di Parigi del Presidente Trump.
Accademia Kronos
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