giovedì 28 giugno 2018

Riciclaggio delle salme e sepoltura ed incenerimento ecologici - Le proposte della Rete Bioregionale Italiana


Risultati immagini per sepoltura ed incenerimento ecologici

Ricordo che anni addietro inviammo una petizione al Parlamento per chiedere  un provvedimento legislativo per la libertà di sepoltura e cremazione ecologica …
www.camera.it/_dati/leg13/lavori/stenografici/sed579/s020.htm – 4k –  Anche il quotidiano La Repubblica  diede risalto alla nostra richiesta, pubblicandola  il 5 dicembre 1995 (pag. 21).  Purtroppo la proposta  non passò per la solita opposizione ecclesiastica, che vuole mantenere il primato e l'esclusiva sullo smaltimento dei cadaveri, nel modo religiosamente consentito, ed anche  a causa dell'opposizione della lobby mortuaria che "vive" sulla "morte".

Nel frattempo, in minima parte accogliendo le nostre proposte,  è passata una legge, recepita parzialmente dalle Regioni, in cui si acconsente alla dispersioni delle ceneri residuate della cremazione. Intanto  anche la  chiesa ha  accettato che la cremazione possa effettuarsi ma non accetta la dispersione delle ceneri che debbono essere riposte in urne cinerarie cimiteriali. 

Comunque nella nostra petizione, oltre alla libertà di inumazione del defunto nella nuda terra nel proprio terreno o nel luogo prescelto (parchi, riserve, immersione in acque, esibizione su alture, etc.), facevamo specifica menzione alla possibilità di incenerimento con sistemi ecologici, in particolare con l'uso di specchi ustori, etc. Questo per evitare sprechi energetici ed inquinamento ambientale. 

Questa battaglia rientra nelle libertà espressive della morte. Libertà, che implicando una scelta laica anche per il post.mortem, sono di attualità e di grande valore sociale, soprattutto per sottrarre il cadavere alle “speculazioni mortuarie” sia religiose che civili.  Ma  ancora non si vedono risultati concreti, anzi abbiamo riscontrato una ritrosia permanente a trattare questo tema. Ci rendiamo conto che gli interessi smossi dalla morte sono tanti ma questo voluto silenzio, su un argomento che tocca i sentimenti (e le saccocce) di buona parte della popolazione, appare una forma di evidente censura. Nella laicità dello Stato è necessaria una normativa più liberale e democratica sulla gestione mortuaria. Non è giusto che la gerenza del cadavere pesi quanto una esosa tassa di ’successione’ (anche in forma di ricatto sociale): pompe funebri, cerimonie religiose, bare, tombe e loculi a prezzi stratosferici, una vera e propria imposta sul decesso. 

In termini estremamente pratici la Rete Bioregionale Italiana continua  a portare avanti la battaglia della libertà di esprimere un commiato laico, della libertà di cremazione e dispersione delle ceneri e della libertà di astenersi dall’accanimento terapeutico. 

In tal senso, recentemente avevamo anche proposto che le salme potessero venire utilizzate allo scopo di recuperare sostanze utili, sia per la produzione energetica che per il riciclaggio organico, in modo da evitare lo spreco attuale, in cui i corpi vengo chiusi in cassette stagne e la natura non può avvantaggiarsi delle sostanze residue... Come avviene ad esempio nel caso di recupero di carcasse animali per produzione energetica e di fertilizzanti.

Paolo D'Arpini 

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Commento di Vincenzo Zamboni: 
"I cadaveri sono oggetti completamente inutili, depreco la loro conservazione, che a mio avviso rasenta la psciopatologia, ritengo che andrebbero tutti bruciati e le loro ceneri disperse al vento, disapprovo i cimiteri, e penso che chi vuole lasciare un ricordo di sè farebbe bene a scrivere diari e cronache da trasmettere ai posteri, invece che una tomba.
Ma sono in controtendenza con il comune sentire di un mondo che ai cadaveri dedica molto tempo ed energia.
Sicché è accaduto che il governo di Mosca abbia trasmesso all'Italia le salme di un centinaio di soldati italiani, rimaste in Russia fin dalla seconda guerra mondiale.
Un bel gesto.
Che non avrebbe attirato la mia attenzione se Giorgia Meloni fosse stata zitta, magari occupando il tempo a studiare la storia, in modo da evitare di dire scemenze in pubblico.
Perché la giorgina nazionale ha voluto celebrare il rientro della salme glorificando i soldati che difesero la patria, e qualcuno dovrebbe spiegarle una buona volta che quei poveretti non hanno difeso nessuna patria, visto che sono stati mandati ad aggredire la patria di qualcun altro, invadendo l'Unione Sovietica (che non ci aveva mai fatto niente di male, e, in particolare, non ci aveva mai aggrediti), e collaborando con ciò alla invasione nazista, che ha costretto i russi a difendersi al prezzo di 26 milioni di morti (per capirci, è come se l'Italia di oggi venisse dimezzata).
Visto che giorgina è rappresentante della Nazione, in quanto tale eletta dal popolo sovrano, sarebbe meglio che la storia della Nazione la studiasse e la conoscesse.
In modo da evitare brutte figure a sé ed all'Italia che per incarico si trova a rappresentare." (
Vincenzo Zamboni)

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Commento di Daniele Bricchi: “Trovo molto interessante che si parli di questo tabù della gestione delle salme, del business che lo circonda, dell'impatto ambientale, della possibilità di libertà di scelta e di poter scegliere il riciclaggio differenziato invece che discarica e inceneritore ecc.  Trovo privo di senso il rinchiudere i corpi delle persone in scatole di metallo da depositare in quelle colate di cemento sempre in espansione chiamate cimiteri o il bruciarle. In India ti bruciano lo stesso giorno in cui sei stato trovato morto, il che significa che una parte di queste persone muore per effetto del fuoco in quanto la morte apparente e momentanea è un fatto conosciuto da tempo, non a caso in molti paesi non è consentita la sepoltura se non dopo un certo tempo. Si sprecano risorse e si interrompe un ciclo naturale. Il legno più stagionato e più secco, quando brucia inquina pure lui, figuriamoci del materiale cosi colmo di umidità...oltre al carburante che serve per incenerirlo. Da vivi combiniamo guai e da morti vogliano tenerci il vizio. La fertilità del suolo, che va sempre riducendosi, dipende anche dalle cellule morte di animali e insetti, dei loro escrementi e dai loro cadaveri che si decompongono e rimettono nel suolo le varie sostanze nutritive. Ci sono una infinità di posti dove sarebbe bene piantare un albero. Per mettere a dimora una pianta bisogna pur fare una bella buca e prima di richiuderla si può mettere il defunto. (se fatta la buca non c'è nessun defunto da depositare basta aspettare e prima o poi qualcuno si fa avanti) Così abbiamo fatto con la placenta quando è nato mio figlio...sotto un nocciolo. Così vedrei la mia sepoltura, senza bara, ma avvolto in un telo biodegradabile, come un lenzuolo di cotone e senza scarpe, col pigiama. Se vado a riposare...non a camminare, perché dovrei stare vestito e con le scarpe?” (Daniele Bricchi)

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