sabato 11 agosto 2018

L'uomo naturale... secondo Osho


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Le conseguenze della vita moderna e la possibilità di recuperare la naturale espressione dell’uomo.

Nell’età contemporanea, l’uomo ha perso la connessione con la natura e le qualità innate dell’energia maschile e femminile attraverso cui arricchire ed espandere gli orizzonti esistenziali.
L’uomo moderno ha perso i benefici derivanti dalla naturale fratellanza tra gli uomini.
Un incontro tra gli uomini può essere l’occasione per portare consapevolezza sui vecchi pregiudizi e permettere la transizione dalla competizione alla collaborazione, dall’isolamento all’amicizia, dal ripiegamento su se stessi alla condivisione, dalla chiusura al fluire e alla creatività, dalla solitudine alla pienezza e, infine, alla meditazione.


La nostra esperienza nei gruppi sull’espressione dell’energia.  
Negli anni, lavorando nei nostri workshop con centinaia di persone in paesi diversi e perseguendo il nostro personale processo di trasformazione interiore per diventare… uomini, ci siamo resi conto che l’espressione e la concezione di cosa realmente significhi intraprendere un percorso di crescita in questa direzione, sono spesso distorte e profondamente condizionate.
Ciò che abbiamo osservato negli uomini che hanno preso parte ai nostri workshop, è la mancanza di radicamento; si trattava, spesso, di uomini completamente disconnessi dalle proprie emozioni, persi nelle dinamiche di relazione con le donne o in una competizione infinita con gli altri uomini. Solitamente isolati, depressi, stressati e totalmente immersi nella loro mente e nelle aspettative create dalla società. 
In alcuni casi ci siamo imbattuti in un altro tipo di uomo, troppo legato alla madre e caratterizzato dal fatto di avere con lei un “legame fusionale negativo”.
In questo caso, l’uomo manifesta la propria energia in maniera più pacata, a volte in modo molto immaturo: l’eterno Peter Pan. Si tratta di un uomo più emotivo, sognatore. È delicato, romantico, ha paura dell’intensità dell’energia maschile, è sensibile e introverso. Di fatto, o non è in contatto con la sua mascolinità o è in conflitto inconscio con essa.
Tanto per cominciare, è importante riconoscere e accettare che siamo chi siamo, in questo momento. E che ci troviamo in un processo di scoperta del potenziale nascosto di cui siamo tutti portatori.
Possiamo essere grati del fatto che, adesso, abbiamo l’opportunità di osservare la nostra vita e affrontare un processo di trasformazione basato su auto-esplorazione e alchimia interiore.
Abbiamo anche osservato che nella terapia di gruppo dove, secondo la visione di Osho, l’obiettivo è eliminare gli ostacoli alla meditazione, la qualità straordinaria che un gruppo di uomini è in grado di manifestare diventa molto chiara, così come le opportunità di agevolare l’auto-esplorazione e scendere in profondità nel rilassamento.
Il sostegno primordiale che gli uomini sono in grado di offrirsi a vicenda, nel tentativo di riconnettersi alla loro energia e alla spontanea espressione di sé, è una forza della natura di impareggiabile bellezza.

Un nuovo approccio
Seguendo la visione di Osho dell’Uomo Nuovo e integrando anche concetti di Gustav Jung, Wilhelm Reich, Peter Levine e di scuole come lo Sciamanesimo, il Developmental Trauma, lo Psicodramma, il Dialogo Transomatico, il Respiro e altre terapie orientate al corpo, abbiamo creato un sistema in cui, nell’ambiente protetto di un workshop residenziale, gli uomini hanno l’opportunità di riscoprire l’espressione naturale dell’energia maschile...

Fonte: Osho Times n. 249

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