Mi vien da sorridere, si fa per dire, ogni qualvolta leggo o sento slogan sul tipo: “ Salviamo la Terra”, oppure “ Fermiamo l’uomo che sta distruggendo la Terra”. La Terra, il nostro pianeta, nella sua lunga storia di qualche miliardo di anni ha assistito a ben 5 estinzioni quasi totali di esseri viventi che ospitava, ma poi, dopo qualche secolo, ha rivisto fiorire la vita sulla sua superficie. Al nostro pianeta quindi poco interessa quello che fanno gli umani, lei resta sempre li immutabile. I prossimi slogan ecologisti, pertanto, dovrebbero essere del tipo: “Fermiamo l’uomo che distrugge la vita animale e vegetale sul nostro pianeta”.
Parlavamo delle cinque estinzioni di massa ed ora gli scienziati ci informano del pericolo reale che anche noi potremmo essere vittime di una fase irreversibile che potrebbe portarci alla sesta estinzione di massa. La differenza è che nelle precedenti estinzioni non c’era l’uomo e le cause erano eventi astronomici, climatici o vulcanici, oggi la causa è soprattutto l’uomo. Ma prima di addentrarci nella questione delle attuali estinzioni di animali e vegetali causate dall’uomo, facciamo un rapido esame sulle precedenti estinzioni di massa sulla Terra.
Ordoviciano-Siluriano
Circa 450 milioni di anni fa, tra il periodo Ordoviciano e Siluriano, si verificò una prima grande estinzione. Sono diverse le teorie sulle causa, ma la più accreditata al momento è che l’estinzione è stata causata da una glaciazione che ha portato alla morte molti pesci primitivi che abitavano le acque più calde come i trilobiti. Da quell’evento negativo per le forme di vita superficiali, sicuramente si sono salvati i primitivi pesci abituati a vivere nelle profondità marine dove l’acqua ha mantenuto una temperatura consona alla stessa vita. Ultimamente però sta prendendo piede un’altra teoria quella cosmica e cioè che l’esplosione di una supernova relativamente vicina al nostro sistema solare abbia bombardato la Terra con deleteri raggi gamma (Gamma-Ray Bursts). Anche in questo caso si sarebbero salvati creature marine abissali, protette dalla stessa superficie marina.
Evento Kellwasser
Circa 380 milioni di anni fa (Devoniano superiore), si è verificata un’altra estinzione non immediata come la prima ma avvenuta in maniera graduale, almeno in 2 milioni di anni. Gli scienziati teorizzano l’impatto di asteroidi che hanno oscurato il cielo per un lunghissimo periodo.
Permiano-Triassico
Conosciuto come Great Dying è un periodo in cui si registra l’ estinzione di massa più grande, ritenuta la più catastrofica per la vita sul pianeta (252 milioni di anni fa). Diverse sono in questo caso le teorie, anche in questo caso si parla dell’impatto con un grosso meteorite, teoria avvalorata dal ritrovamento di un vasto cratere in Antartide. Alcuni scienziati però pensano che sia più credibile una intensa e continua attività vulcanica che ha provocato un marcato effetto serra, con modificazione della stessa struttura atmosferica, in parole povere con la presenza di gas tossici, alcuni dei quali, come la CO2, hanno acidificato gli oceani. Si spiegherebbe così la perdita del 96% delle creature marine a differenza del 60% di quelle terrestri. Fu l'unica estinzione di massa documentata di insetti. Si è stimato che si estinsero quasi il 60% di tutte le famiglie e l'83% di tutti i generi. Poiché andò persa così tanta biodiversità, la ripresa della vita sulla Terra fu un processo molto più lungo - si ipotizzano 10 milioni di anni -rispetto ad altre estinzioni di massa. Questo evento è stato descritto come la "madre di tutte le estinzioni di massa". Tra gli animali estinti in questa fase catastrofica troviamo il Dinogorgon, una sorta di antenato dei dinosauri.
Triassico-Giurassico
Circa 203 milioni di anni fa, a causa di forti variazioni climatiche che hanno portato al surriscaldamento globale, si sono estinti il 76% degli esseri viventi. Durante questa estinzione la temperatura aumentò di oltre 6° C e nel contempo diminuì l’ossigeno nei mari, forse a causa alla liberazione di metano dal fondo degli oceani. Tuttavia nell’arco di “soli” 150 anni, proprio il calore ha eroso il 400% delle rocce disperdendo nell’aria biossido di carbonio e riportando alla normalità la temperatura. Durante questa estinzione scomparirono i terapsidi ed i bivalvi.
Cretaceo-Paleocene
È l’estinzione dei dinosauri insieme al 76% degli esseri viventi avvenuta 66 milioni di anni fa. La causa ormai accettata da tutti è stato l’impatto di un gigantesco un meteorite. La presenza considerevole di iridio, elemento poco presente sulla Terra, sarebbe una prova, ma ancora più schiacciante come prova il gigantesco cratere di oltre 10 Km di diametro scoperto nella Yucatan. Rispetto alle catastrofi precedente questa volta la Terra ci mise appena un secolo per far tornare la vita.
Filippo Mariani (A.K. Informa N. 34)
Post Scriptum:
Ci sarà una sesta estinzione di massa?
E’ da qualche anno che scienziati e studiosi nel campo specifico della biodiversità della Terra ci fanno notare che sono moltissimi gli animali e i vegetali che vanno estinguendosi rapidamente a discapito del futuro di tutto l’ecosistema planetario. Le cause, come abbiamo già detto all’inizio, sono molto probabilmente da attribuire all’operato scorretto dell’uomo nei confronti dell’ambiente.... - Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2017/10/estinzioni-di-massa-volte-ritornano-la.html
Sono d'accordo in parte con questa affermazione :
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I prossimi slogan ecologisti, pertanto, dovrebbero essere del tipo: “Fermiamo l’uomo che distrugge la vita animale e vegetale sul nostro pianeta”.
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Stiamo distruggendo anche l'opera della natura riguardo montagne, acqua, aria.
In senso lato, la vita è anche delle rocce, dell'acqua e dell'aria.
Io personalmente amo anche loro, e da loro dipendiamo.
Gianni Tiziano