Il giorno 29 luglio 2018, presso il podere Malprevisto a Montombraro (MO), è stato organizzato un incontro di coordinamento bioregionale; hanno partecipato: Paolo d'Arpini responsabile bioregionale, Caterina Regazzi responsabile bioregionale, Pietro Rossi agricoltore di Roccamalatina (MO), Danusia artista ed erborista responsabile del progetto GeART di CaBortolani (BO), Lucrezia Allevatrice ovina di Ca' Bortolani (BO), Carlo Farneti dell'azienda agricola ca' Battistini di Valsamoggia (BO), Maria artista di Roccamalatina (Mo), Jacopo Bartali dell'azienda agricola le Salde di Montombraro, Lorenzo e Barbara erboristi di Montombraro (Mo), qualcun altro di cui non ricordo i nomi.
L'incontro è stato indetto in seguito alla decisione dell'associazione CampiAperti di Bologna di organizzarsi per bioregioni. Per poter chiarire le idee e le modalità del bioregionalismo Paolo ha spiegato il significato e ruolo della Rete Bioregionale Italiana, il cui scopo è riabitare attivamente il luogo che ci ospita; questo è da fare tramite l'agricoltura contadina e il coinvolgimento dei comuni, soprattutto per organizzare feste di condivisione che servano a sensibilizzare la gente.
Un altro intervento importante secondo Paolo è di coinvolgere le istituzioni nei concetti di bioregionalismo.
Ma di fondamentale importanza è sicuramente vivere il luogo che ci ospita per coinvolgere la gente che ci vive.
Il bioregionalismo dovrebbe promuovere una territorialità, in modo che il territorio si muova per portare il bioregionalismo alla città, per far sì che non sia la città a fagocitare le campagne circostanti (come sta succedendo a Milano, Roma..). Questa territorialità serve ad alimentare l'Identità locale per radicalizzarsi sul territorio.
Le tematiche affrontate in quella giornata sono:
- La necessità di prendere consapevolezza della propria bioregione difendendo la territorialità, e promuovendo la sensibilizzazione dei suoi abitanti.
- La necessità di integrarsi nel luogo e nella cultura che ci ospita.
- Chiarimento del concetto di Ecologia profonda com pratica attiva nel territorio bioregionale; Ecologia profonda come mutua collaborazione tra gli abitanti e il territorio che li ospita.
- spiegazione del Biodistretto MedioPanaro, un idea per dare più risalto ai produttori biologici della zona.
- l'importanza di esaminare i problemi locali uno ad uno per trovare le soluzioni.
Un estratto dal manifesto della rete bioregionale italiana:
La Rete è ispirata dall'idea di Bioregione, aree omogenee definite dall'interconnessione dei sistemi naturali e dalle comunità viventi che la abitano. Una Bioregione è un insieme di relazioni in cui gli umani sono chiamati a vivere e agire come parte delle comunità naturali che ne definiscono la vita. La Bioregione è un luogo geografico riconoscibile per le sue caratteristiche di suolo, di specie vegetali ed animali,di clima,oltre che per la cultura umana che da tempo immemorabile si è sviluppata in armonia con tutto questo.
Per Bioregionalismo si intende la volontà di ri-diventare nativi del proprio luogo, della propria Bioregione considerandola non più come un’entità da sfruttare, ma piuttosto come un insieme di esseri ed elementi viventi, piante, animali, monti, terra, acqua, di cui l’uomo ne è una parte. Possiamo fare tutte le scoperte possibili, usare la tecnica, la scienza, possiamo andare sulla luna e comunicare via satellite, ma alla base della nostra sopravvivenza fisica,psichica e spirituale vi sono questi alberi, queste erbe, questi animali, queste acque, questo suolo del luogo dove viviamo. L'evoluzione sociale e tecnologica è ecologicamente compatibile solo su "piccola scala", localmente, e se ancorata ad una visione olistica del sapere.
L'idea bioregionale consiste essenzialmente nel riprendere il proprio ruolo all'interno della più ampia comunità di viventi e nell'agire come parte e non a-parte di essa, correggendo i comportamenti indotti dall'affermarsi di un sistema economico e politico globale, che si è posto al di fuori delle leggi della natura e sta devastando,ad un tempo, la natura stessa e l'essere umano. Il bioregionalismo si rifà ai principi ecocentrici, riconoscendo che l'equilibrio ecologico esige una profonda trasformazione nella percezione che abbiamo come esseri umani riguardo al nostro ruolo nell'ecosistema planetario...
Questa consapevolezza non è qualcosa di completamente nuovo, ma affonda le sue radici negli antichi saperi popolari e nelle grandi tradizioni spirituali occidentali ed orientali.
In seguito alle decisioni prese in assemblea, ho rifatto le bioregioni, attenendomi ai bacini idrografici principali, e alle zone di pianura est e ovest di bologna.
questo è quello che si è deciso riguardo ai gruppi bioregionali:
Compiti:
- gestione visite
- accoglienza nuovi ingressi
- mutuo soccorso
- contatti per iniziative locali
- organizzazione mercati delocalizzati
Resoconto a cura di Barbara e Lorenzo Strulgador - strulgador@gmail.com
Articolo collegato: http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2018/04/agricoltura-bioregionale-contadina.html
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