giovedì 30 agosto 2018

"Cum grano salis" - Un racconto sulla preparazione del convegno "Ecologia, economia e moneta positiva" che si tiene a Treia il 22 settembre 2018


La natura è una specie di terapia per me. Io corro, da solo, con amici. Solitamente mentre corriamo possiamo affrontare pochi argomenti per volta. L’ossigeno che abbiamo in circolo serve ai muscoli e ne resta poco per il cervello. Ma con Pino Fammilume un giorno abbiamo iniziato a parlare di medicina (lui è medico) del colesterolo e di come alle volte la natura (anche umana) sopperisca a bisogni con intelligenza. Si è parlato della carenza di vitamina C nell’alimentazione a causa di alimenti del 75% più poveri di nutrienti rispetto agli anni 70. Mangiamo cibi peggiori e lo stress li rende ancora meno utili a rimpiazzare i nutrimenti essenziali per la nostra buona salute. Da lì Pino scherzando disse: -Immagina se il colesterolo non fosse altro che il cerotto per suturare le vene lacerate dalla mancanza di vitamina C?! 

Immagina se un giorno capissero che troppa colesterolo buono, leva quel cerotto, con la conseguenza di  morire ugualmente di malattie cardiache, proprio a causa del colesterolo buono!!! 

Oggi dopo 4 anni sembra che quel pensiero in carenza di ossigeno non sia del tutto folle… Parliamo di tutto correndo, di Arte di Natura di Economia… Poche parole dette con il cuore, perché perennemente affaticati, centelliniamo parole e concetti.

Un giorno mentre parlavamo della natura e del padre del biologico italiano, Gino Girolomoni e sua moglie Tullia Romani, e del miracolo della Urbino degli anni 70/90  in cui intellettuali “Spirituali” si sono riuniti intorno a quelle due figure per cercare un ritorno al nuovo Eden… quel giorno, dicevo, iniziammo un percorso differente. Parlammo della parola grano, per lungo tempo sinonimo di ricchezza, parlammo dell’economia  ma in un modo differente. Pino mi disse di conoscere Fabio Conditi di Moneta Positiva e che le sue conferenze, che già conoscevo, non avevano la volontà di creare divisioni al contrario di rivalutare l’economia e di ricondurla a ciò che è. Un chicco di grano produce 10,  20 volte ciò che getti in terra. A patto che tu sia rispettoso delle regole di madre Natura. Se non lo fai, la natura fa il suo corso, continua amorevole a darti ciò che può, ma poi tu  ti ammali per quelle carenze alimentari che lei non può sanare.
Ci sono regole che la moderna società sembra voler rimuovere, come 2+2 fa quattro. Le eccezioni sono poche ed hanno un prezzo.

"Ecologia, economia e moneta positiva" -  22 settembre 2018, ore 16.30 - Sala Multimediale, via Cavour 29 - Centro Storico di Treia

Tentiamo di organizzare un incontro a Treia; città che mi ha adottato da 18 anni. Mi ricorda un po' Urbino. Sono tutti gentilissimi, magari un po’  diffidenti, in linea con l’animo marchigiano (piegato e temprato dalla storia) ma hanno entusiasmo e curiosità. Quale luogo migliore per ascoltare?

Mi incaricai di fare il manifesto dell’evento e qui inizia un altro racconto. Io sono scenografo, come mia moglie, raccogliemmo le indicazioni di tutti i registi e iniziammo una ricerca ma il manifesto non veniva, la Musa mi ignorava. Parlavo con Fabio Conditi poi con Paolo D’Arpini… mi confrontavo con Pino. Niente!

Una notte sognai il mio sacco di grano marcito con larve e farfalle.  Chi mi conosce sa che io produco la mia farina con un grano antico biologico comprato da un altro illustre contadino Franco Verdicchio. Lui ha salvato poche manciate di  grano antichissimo dalla guerra in Siria. E’ un grano che potrebbe avere 4000 anni almeno. Mi disse che quel grano era talmente ricco da essere incredibilmente perfetto. Se l’osservi ogni chicco è differente. 

Che sia una stagione piovosa o secca lui produce sempre lo stesso quantitativo di grano. La perfezione ha migliaia di anni. Io uso un lievito madre che ha almeno 100 anni sono approdato a ciò dopo una lunga malattia che mi ha aiutato a vivere molto meglio. Immaginate che sofferenza vedere quel grano marcito.

Risvegliatomi dall’incubo tremavo. Cosa vorrà dire? Sono troppo avido ho accumulato più di quello di cui necessito?
Scesi in laboratorio e mi sincerai che il mio grano non fosse rovinato. Era tutto normale…..Ma cosa vuol dire allora?
Sotto la finestra in laboratorio abbiamo un lavello con accanto il piccolo mulino che macina la farina.  Un chicco di grano era caduto via dal mulino ed era nato nel lavello. Aveva germogliato...  Era il manifesto!


Buttai giù dei bozzetti e volevo scrivere ai miei registi ma non ero ancora pronto. Non volevo sentire né Paolo e né Fabio prima del dovuto; ma fui chiamato da Fabio. Gli raccontai la storia e con sorpresa lui mi disse che aveva esattamente riproposto l’idea di Economia Positiva…

Le due parentesi intorno al chicco che avevo fotografato, erano le mani che loro avevano usato. Poi questo significato per Moneta positiva rimase solo un simbolo e se perse traccia evidente. Il manifesto che più in la vedrete non è un granché, ma per me ha una bella storia da raccontare.

Durante  l’Equinozio autunnale, data scelta da Paolo, ci sarà questo convegno sulla natura della moneta, parafrasando Gino Girolomoni (ed Ildegarda di Bingen): I germogli sono già nati in autunno, anzi sono i germogli che fanno cadere le foglie e questa scoperta l’ho fatta a quarant’anni sorprendendomi non poco.

Speriamo che il 22/09/2018 noi tutti si sia in grado di rendere il giusto ringraziamento a Madre Natura, all’operosità e all’accoglienza di questa piccola grande cittadina ed a tutte le associazioni e persone che hanno reso possibile l’evento facendo nascere in noi nuovi germogli.

Spargete il verbo quindi! Accorrete numerosi!

Andrea Santini - info@isanti.biz


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