C’è un libro interessante che s’intitola “L’industria della carità” che mi sembra molto pertinente: di tutti questi soldi i poveri contadini non hanno ricavato niente. Gli argomenti di questo libro sono vecchi come mio nonno e sarebbe più utile indagare come le lobby finanziano e hanno finanziato alcune associazioni ambientalistiche che appartengono ad aree politiche diverse, le lobby le gestiscono e le finanziano a secondo di come fa comodo loro e dove e come soffia il vento...
Tempo fa ho letto (non ricordo dove) che le lobby prima hanno inquinato e adesso stanno facendo scoprire i danni che hanno fatto all'ambiente perché lucrano nuovamente pure sulla bonifica dei siti da loro stessi inquinati. Il segreto di Pulcinella sembra che prima di qualche scomodo "delatore" nessuno sapesse niente della Terra dei Fuochi di Augusta dell ilva di Taranto e dell'acqua di Bussi inquinata o delle navi cariche di veleni affondate nel Mediterraneo. Anzi, a proposito di navi, una leggenda metropolitana riferisce che quando è stata affondata la Jolly Rosso in Calabria, vicino Cetraro, quella notte tutta la costa era presidiata dalle forze dell'ordine. Ora sui giornali e in televisione è un pullulare di programmi di indagini giornalistiche, tipo report, che riferiscono di luoghi di fatti e storie di inquinamento anche se ormai non se ne viene mai a capo niente.
D'altra parte se le maggiori industrie nazionali sono legate alla meccanica all'asfalto, al cemento e ai trasporti, ovvio che sia accaduto tutto questo, certamente menti più illuminate avrebbero già organizzato come fatto in altre nazioni un sistema più moderno di stoccaggio dei rifiuti tossici e non solo mandandoli in Africa o seppellendoli nelle campagne o nascondendoli sotto lo zerbino di casa.
Uno stato sensibile avrebbe organizzato già da tempo un servizio di recupero e compostaggio di tutta la spazzatura domestica guadagnando allo stesso modo se non anche di più di oggi che li mandano con i camion in giro per l'Italia da un posto all altro. anche stupidi per esempio in Abruzzo hanno inquinato le falde acquifere del tirino e hanno fatto i pozzi a valle del sito inquinato e non a monte, in una delle regioni più ricche di acqua di tutta europa ci hanno fatto bere acqua inquinata per cinquantanni come poi se nessuno avesse mai saputo niente e mai fatto dei controlli adeguati.
Si parla addirittura di spazzatura bruciata negli alti forni dei cementifici o di rifiuti anche tossici trasformati in mattoni assieme all argilla o addirittura triturati e dati ai contadini da spargere per le campagne. d altra parte basta pensare ai fanghi dei depuratori adoperati come concime nella pianura padana o anche al salento dove da decenni e decenni i contadini anche consapevolmente adoperano prodotti che chiamano "medicine" o "siccatuttu", in dialetto, per non far crescere l'erba sotto gli ulivi o ai cartelli su vigneti o alberi di frutta: attenzione frutta trattata con prodotti fitosanitari...
Ferdinando Renzetti
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