venerdì 31 luglio 2020

Il bioregionalismo ed il progetto di Domà Nunch in Insubria


"La strada dell'ecologia è una sola" (Saul Arpino)

Noi vogliamo far sì che sempre più persone aprano gli occhi sull'urgenza di salvaguardare la cultura e l’identità degli uomini, la natura e l’ambiente dalla cementificazione della terra e degli animi. In una parola, mettere il nostro ecosistema, ovvero la bioregione, il luogo del nostro essere cui non non dobbiamo più essere estranei, in posizione prioritaria. Ecco cos’è Domà Nunch: un progetto visionario, rivoluzionario: restituire a noi stessi la coscienza di esistere, la consapevolezza di potere e dovere decidere del proprio destino.

Domà Nunch non è un partito, perché rifiuta le regole della politica parlamentare e del consenso frutto del compromesso. Non propone un'ideologia, ma pratiche che intendono rappresentare più fedelmente possibile i valori e gli interessi della Comunità in cui viviamo. Domà Nunch promuove quindi una prospettiva bioregionalista, la quale non fa distinzione fra tutela dell’ambiente naturale e la cultura che in esso vive, ricordandone sempre l’interdipendenza. 


Gli ecologisti che si riconoscono in una identità bioregionale  rappresentano oggi la vitalità e la capacità innovativa di un popolo ingabbiato dalla ruggine delle istituzioni e dei loro servi: quelli che si arricchiscono facendo a pezzi le nostre campagne, o che trasformano i nostri figli e i nostri anziani in miseri e ignoranti consumatori. 

Tutto ciò che è generato dalla Terra è parte del suo Popolo, si tratti di uomini, animali o piante. Noi tutti siamo fratelli, la Nazione degli uomini come quella dei diversi animali e delle diverse piante, perché tutti partoriti dallo stesso utero, allattati dallo stesso latte. Tale è, dunque, il nostro pensiero.

Domà Nunch d'Insubria si rivolge a persone di ogni categoria: anche a coloro che non si ritrovano più nelle posizioni contraddittorie dei partiti, soprattutto per ciò che concerne i temi di difesa comunitaria e culturale, o delle grandi organizzazioni sedicenti ambientaliste. Domà Nunch rifiuta i compromessi e i giri di parole: denuncia l'impossibilità di uno "sviluppo sostenibile", termine coniato per distrarci dai gravissimi problemi di fondo del nostro territorio, per i quali il limite è già stato abbondantemente superato: la sovrappopolazione, l'opprimente pressione fiscale che ci obbliga a consumare sempre più le nostre risorse, il consumo del territorio agricolo e naturale, la ridicolizzazione del nostro passato e delle tradizioni, nonché l'inutilità di una scuola che non permette ai nostri ragazzi di amare la nostra storia e il nostro ambiente. 


Questi sono solo alcuni dei fattori che stanno determinando l’annichilimento e l'anestetizzazione della nostra gente, ormai abituata solo al brutto, al traffico, al lavoro.

Domà Nunch


Untitled
Movimento ecologista dell'Insubria - info@domanunch.org

Nessun commento:

Posta un commento