venerdì 20 novembre 2020

Andar per erbe bioregionali...



Forse il mestiere più antico del mondo è con molta probabilità il raccoglitore/trice di erbe spontanee. Gli studiosi di Antropologia e di Etnobotanica datano a circa 20 mila anni fa la nascita dell’agricoltura, ma prima di quest’ultima e per diversi millenni l’uomo si è cibato principalmente di erbe spontanee, bacche, radici, semi, tuberi, ecc…, che trovava in una natura pressoché incontaminata. 

Con il tempo abbiamo dimenticato che le piante non sono solo quelle coltivate nell’orto e nei frutteti, abituati come siamo a trovarle aggiustate in bell’ordine, quasi fossero di plastica, sui banchi dei moderni supermercati. Ma sono anche e soprattutto quelle che crescono in modo spontaneo, cioè quelle selvatiche, meglio se raccolte in terreni meno inquinati. 

Rispetto alle generazioni dei nostri progenitori, che sapevano molto bene cosa voleva dire “andar per erbe”, stiamo perdendo questo inestimabile patrimonio di conoscenze naturali e culturali. Oggi riscoprire la ricchezza delle piante ci permette di riconquistare quel contatto con la natura assolutamente necessario per la salute della Terra e per il nostro benessere. Libro consigliato: Erbario di Barbanera.  

 Michele Meomartino  






Commento di Ferdinando Renzetti:

In  Calabria, alcune tribù nomadi in transizione,  mi hanno regalato una piantina di sempervivum, sul vaso di terracotta, con un pennarello nero, hanno scritto questa dedica:

X Ferdi il poeta

che viaggia senza meta

xchè sempre si ricordi

dei prati verdi

delle corse di una bambina

dell'enula, dell'inula

e della ditricchia profumatina

delle erbe odorose

del vero senso delle cose

naufrago sull'isola

una barca di legno

di tutto ciò che ancora è degno

un coniglio dal muso nero

un topo affranto

una foglia d'amaranto

poi davvero... che incanto




1 commento:

  1. Ciao Michele ....ma è verissimo, le erbe i fiori conservano tutte le loro qualità alla massima potenza quando sono allo stato selvatico e in luoghi più lontani possibili dalla cosiddetta civiltà. Lo ha appurato anche il dottor Bach con i suoi fiori che raccomanda di raccogliere solo fiori selvatici e in luoghi più incontaminati possibile...poi nutrimento e cura sono collegati indissolubilmente e perciò all'alimentazione è collegata la salute psicofisica dell'essere umano. Un abbraccio Michele, un saluto a tutti.

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