domenica 31 luglio 2022

Il diritto ad un ambiente sano riconosciuto dall'Assemblea generale ONU...

 

Chères Défenseures, Chers Défenseurs du droit à un environnement sain, 

Nous sommes ravis de dire que les États membres de l'Assemblée générale des Nations Unies ont adopté la résolution reconnaissant notre droit à un environnement sain !

 

Cette reconnaissance signifie une plus grande responsabilité de la part des gouvernements afin de garantir que nous puissions vivre dans un monde avec un climat sûr et stable, un environnement non toxique, avec de l'air pur, un accès à l'eau potable et à un assainissement adéquat, des aliments sains et produits de manière durable ainsi qu’une biodiversité et des écosystèmes prospères.

 

C'est un accomplissement incroyable rendue possible grâce à votre soutien indéfectible. Merci pour vos efforts inlassables - par la collecte de plus de 1 350 approbations dans 75 pays répondant à notre appel mondial au partage de plus de 4 300 messages en ligne revendiquant un #EnvironnementSainPourTous.

 

Nous vous invitons à vous joindre à nous pour célébrer ce moment important! N'hésitez pas à utiliser des exemples de message et de vidéo que vous pouvez traduire et partager sur vos médias sociaux. 


 

MERVEILLEUSE NOUVELLE !

 L'Assemblée générale des @ONU vient d'adopter la résolution reconnaissant le droit à un #EnvironnementSainPourTous !

 Cela signale ce que nous espérons être le début d'une nouvelle ère dans la politique environnementale fondée sur les droits humains. 

 

#2

 Le temps est venu... après des décennies de demandes de la part de la société civile et des organisations des peuples autochtones, l'#AGNU a approuvé la résolution de reconnaître le droit à un environnement sain et durable !

Nous vous remercions d'avoir pris l'initiative d'assurer un #EnvironnementSainPourTous.

 

#3

Aujourd'hui l'#AGNU a universellement reconnu le droit à un #EnvironnementSainPourTous !

Les champions de ce mouvement - des enfants, des entreprises, des peuples autochtones, des institutions des droits de l'homme et des organisations de la société civile, des Nations Unies, etc. - expliquent pourquoi cette étape est si importante !

[vidéo]

 

Alors que nous honorons ce tournant, nous allons bientôt commencer à travailler pour renforcer la reconnaissance du droit à un environnement sain dans tous les pays du monde.


Alors que nous honorons ce tournant, nous allons bientôt commencer à travailler pour renforcer la reconnaissance du droit à un environnement sain dans tous les pays du monde.


Avec gratitude,

Coalition pour le droit à un environnement sain



Commento ricevuto via email da REnato G.:

"Mi vengono di getto alcune domande oramai quasi da agnostico ambientalista, ma non riesco ad esserlo anche dopo 40anni di queste “guerre”, che come tutte le guerre non pacificate portano solo devastazione e inquinamento.

La prima domanda è: cambierà qualcosa con questa risoluzione ONU?

Ben venga questa risoluzione ma per serviva che l'ONU la mettesse nero su bianco per riconoscere il diritto ad un ambiente sano, ad una maggiore responsabilità da parte dei governi nel garantire che possiamo vivere in un mondo con un clima sicuro e stabile, ad un ambiente non tossico, all’aria pulita, all'accesso all'acqua potabile e a servizi igienici adeguati, al cibo sano e prodotto in modo sostenibile, alla biodiversità e agli ecosistemi fiorenti.?
Con le guerre, quelle vere, in atto quale ambiente sano avremo, meglio ancora, avrà chi ci sarà ancora?

Ci rendiamo conto che tutto ciò che si è programmato mettere in atto per un "POSSIBILE AMBIENTE SANO” si potrà arrivare, se tutto va bene, ma tutto non sta andando bene, a non prima del 2030 … 2050? (beato, spero, chi ci sarà ancora)
Dalla metà degli anni ’80 ho battagliato per il riconoscimento del Ministero Ambiente (349/86) e per la legge quadro parchi (394/91).
Non erano anche quelle un diritto all’ambiente sano? Credo conosciate tutti il seguito di queste leggi e delle altre a carattere ambientale.
Quando frequentavo un certo ambiente, non ambientale affatto, si parlava di uniformare le leggi ambientali in un Codice Ambiente. Ad ora neanche la Corte Internazionale dell’Aia riconosce l’ECOCIDIO, ci stanno lavorando da almeno di più da qualche anno a questa parte. Io ho memoria che sono molti di più poiché, ricordo bene, che se ne è iniziato a parlare grazie a un consigliere della Corte di Cassazione, Amedeo Postiglione: parliamo del 1990, se non ricordo male

Quante risoluzioni ONU sono perseguite dagli stati membri, se non erro 193, e sono state adottate? Il TPNW per il quale stiamo battagliando?
Sul nucleare, e in Italia abbiamo votato due referendum dei quali non ricordo più il risultato, si parla di centrali a fusione (sono ignorante) quelle pulite. Che io sappia, per qualsiasi centrale nucleare, e di quelle a fusione giusto qualcuno ne sa qualcosa, Luigi Mosca mi pare lo abbia detto chiaramente, servono circa 25 anni perché possano entrare a regime. Questo è quanto conosco.

Nel riconoscimento viene riportato:
"Questo riconoscimento implica una maggiore responsabilità da parte dei governi nel garantire che possiamo vivere in un mondo con un clima sicuro e stabile, un ambiente non tossico, aria pulita, accesso all'acqua potabile e a servizi igienici adeguati, cibo sano e prodotto in modo sostenibile, biodiversità ed ecosistemi fiorenti…”
Sono andato a vedere, ma forse gli occhi mi hanno fatto cilecca, quali organizzazioni italiane hanno appoggiato, o anche diffuso, quest’appello
http://healthyenvironmentisaright.org/signataires/

Infatti l'appello risulta essere in quattro lingue, giustamente le più diffuse nel mondo. Chi non le conosce rimane ignorante (è un suo problema?). Tuttavia anche chi le conosce, e qui il pensiero va ai politici e ai governanti italiani, cosa ha fatto per diffondere? Chi dei tutti, ora in campagna elettorale, porta avanti la questione? I verdi? Non dimentico le presenze, negli anni trascorsi, in manifestazioni contro il Comune dell’ex portavoce dei verdi, milanese, che ora è Assessora/e del Comune di Milano e mi ricordo che il Comune di Milano è compartecipe organizzatore delle prossime olimpiadi invernali del 2026. Quello non è un diritto ad un ambiente sano.

Per ultimo ho un prurito alle mani anche se non centra nulla:
per favore mi offrite una memoria di qualcuno che stia parlando di un’Italia neutrale, in equilibrio con la possibile, ormai inevitabile, entrala della Svezia e della Norvegia nella NATO, in un MEDITERRANEO DI PACE dove l’Italia ne farebbe da equilibrio? Ma di cosa sto parlando!!!

Avrei ancora molto altro .. mi fermo qui già oltremodo lungo. Spero non mi consideriate NOQualcosaQualsiasicosa!
Perdonate questo sfogo ma non sono riuscito a trattenermi.

Con gratitudine a tutti per le lotte che portiamo avanti"
(Renato G.)


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