...Uno storico ha provato a disegnare una carta che rispetti le reali superfici dei continenti e degli Stati, è il tedesco Arno Peters che vi è riuscito nel 1973. Lo fece, ovvio, anche per ragioni ideali. Peters aveva scritto libri interessanti. Nel 1952 ne aveva pubblicato uno dal titolo: Storia del mondo otticamente sincronica. Quello che lui voleva era recuperare, anche attraverso il rispetto delle dimensioni di ogni singolo Paese, la dignità di ogni popolo, la sua dimensione. Era, insomma, una logica anticoloniale, che dava al Sud del mondo la stessa importanza del Nord. Sapendo che ogni proiezione della sfera sul piano impone delle deformazioni, Peters si rese conto che l’esatta proporzione delle superfici andava a scapito dell’esattezza delle distanze. I continenti assumevano così una forma allungata…
Francesco Masala
Valore ideologico delle carte geografiche
“L‛ immagine eurocentrica del mondo si è dimostrata funzionale
anche allo sfruttamento del terzo mondo da parte
dei paesi industrializzati nell’epoca post-coloniale. La lotta
per sostituire la vecchia carta geografica si trasforma
così nella lotta contro l‛ideologia dello sfruttamento.” […]
“Ora dopo secoli di egocentrismo possiamo vedere
il nostro paese dal punto di vista del mondo
e non viceversa. Poiché si è sempre pensato che le
carte geografiche riproducessero la realtà in modo
obiettivo, scoprendone ora il valore ideologico, siamo esortati
a verificare tutta la nostra concezione del mondo”.
(Arno Peters)
Fonte: https://www.labottegadelbarbieri.org/arno-peters-un-altro-modo-di-guardare-il-mondo/
Nessun commento:
Posta un commento