Nascita, fidanzamenti, matrimoni, mietitura, vendemmia, feste dei Santi, pellegrinaggi, costituiscono antiche occasioni di svago che interrompono la quotidianità. Pastori e contadini trovano conforto a stenti e fatiche nel giorno di festa e nelle azioni rituali che servono per celebrarlo. La festa è un momento diverso da tutto il resto del tempo, atteso per un anno intero e per questo vissuto come si deve osservando regole usi e prescrizioni previsti per l’occasione. Elementi caratteristici della festa sono: l’abbigliamento, il cibo, il vino e la musica.
Essere ben vestiti è fondamentale, rende consapevoli del fatto che si sta per vivere un giorno speciale, infatti si usa dire: quand è fest lu cafon si rivest! Diffusa è infatti l’abitudine di arricchire l’abito con capi spesso dai colori vivaci confezionati proprio per l’occasione. Il rito della festa trova nel momento della condivisione del cibo il suo fine, diversi dai pasti quotidiani, sono vari e appetitosi serviti in porzioni eccezionali e preparati seguendo le ricette della tradizione.
Si beve il vino della terra, eccellente un po dovunque, per il quale si ha spesso una simpatia esagerata, è l’unico lusso che il contadino si può permettere e nei giorni di festa non se ne fa risparmio. Altro elemento costitutivo della festa è la musica che serve a separare il tempo ordinario da quello solenne suggellando l’inizio e la fine dei festeggiamenti.
Suonatori cantori e danzatori sono ancora protagonisti delle feste e queste rimangono le occasioni in cui è possibile ascoltare il suono degli strumenti musicali tradizionali. Sebbene ogni tradizione e ogni suo rituale abbia subito molteplici trasformazioni e cambiato significato nel tempo restano ancora oggi numerose feste cicliche, nel corso delle quali è possibile assistere ancora a eventi del tutto particolari.
Nà-bir Nu-bar
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